Arezzo: Premio Letterario Tagete a Santino Gallorini, Gianlorenzo Casini, Maria Laura Ghinassi e Giovanni Galli.  Premio Etruria a Evaristo Seghetta e Maricla Di Dio. Ventiquattro i premiati nella Cerimonia in Sala dei Grandi

L’Associazione Scrittori Aretini Tagete ha celebrato i venticinque anni del Premio Letterario Tagete con un doppio appuntamento in Sala dei Grandi per la Cerimonia di Premiazione. Svelata finalmente, alla presenza di un numeroso pubblico e alle spalle del celebre affresco con i grandi aretini,la classifica finale del XXV Premio Letterario Tagete e del 3^Premio Letterario Nazionale Etruria. La manifestazione è stata aperta dai saluti dei rappresentanti delle istituzioni che hanno patrocinato l’evento, siglato anche dal logo concesso dalla Fondazione “Guido d’Arezzo”. Tra le numerosissime opere giunte per entrambi i bandi di Concorso,premiati ventiquattro autori sia aretini che giunti da ogni parte d’Italia. Questa la classifica finale del Premio Tagete proclamata, con la lettura delle approfondite motivazioni, dal Presidente di Giuria Prof. Ivo Biagianti, docente universitario: Narrativa edita 1^ Premio al romanzo poliziesco L’erborista di Camaldoli, di Gianlorenzo Casini e Maria Laura Ghinassi (madre e figlio ormai affiatata coppia narrativa); 2^ Premio a Valeria Checconi, Via degli oleandri; segnalazione a Stefania Calesini, Fiabe per principesse e principi curiosi. Poesia Edita: segnalazione a Simonetta Conti per Albescenze; Saggistica Edita:1^ Premio a Santino Gallorini – Enzo Gradassi, Una lira per tre vite; 2° Premio a Massimo Gallorini, La Chimera com’era. Il mito svelato ,  3° Premio ad Anna Bartolini, Il quartiere di Saione; Segnalazione: Gianluca Dioni (a cura di), Christian Wolff. Istituzioni del diritto di natura e delle genti. Per le opere Inedite (Giudice Unico lo scrittore Paolo Ruffilli): 1^ Premio Giuseppe Pugliese per il racconto Ma noi chi, 2^ premio Daniela Rossi per il racconto Il sorriso ci rende migliori,3^ premio Donatella Caneschi per il racconto Opposte sinergie; 1^ premio Stefania Calesini per la poesia Sull’orlo di un paese sconosciuto. La preziosa statuetta del mitico Dio etrusco, creata dallo scultore castiglionese Lucio Minigrilli è andata al 1^ classificato delle tre sezioni Tagete, mentre pregevoli targhe e pergamene sono andate a tutti gli altri finalisti. Una statuetta speciale Opera Omnia ha premiato il Prof. Giovanni Galli, studioso di storia aretina e autore di saggi relativi in particolare al Novecento. Il romanzo L’erborista di Camaldoli parteciperà di diritto al V Premio Letterario Toscana, gareggiando con i primi classificati nei premi di ogni provincia toscana, in base alla collaborazione istituita dal 2019 dall’Associazione Tagete con il contest letterario toscano che elegge il ‘Libro dell’Anno’.  Ha fatto seguito la Classifica finale del 2^ Premio Letterario Nazionale Etruria,che, come ha sottolineato la Presidente Patrizia Fazzi, “ha fatto di Arezzo e dell’Associazione Tagete la sede e il punto di un premio letterario nazionale che prima ad Arezzo non esisteva,arricchendo il panorama culturale del territorio e promuovendone la conoscenza in ambito più vasto. Arezzo, patria di tanti illustri scrittori e uomini di cultura, tra cui Mecenate, Guittone d’Arezzo, Francesco Petrarca, Giorgio Vasari, Pietro Aretino, Francesco Redi, i cui ritratti campeggiano affrescati alle nostre spalle, meritava un Premio Nazionale di alto livello, per di più intitolato alla origine etrusca della città”. La Presidente ha rivolto quindi un appello agli enti pubblici e privati perché sostengano i due premi. Ecco la classifica finale Etruria:1° premio: Maricla Di Dio Morgano, Il vecchio delle Madonie2° premio: Mara Oneta, Il diario di Fritz;3° premio:Luca Casadei, Il caso Mathias ora, Segnalazioni di merito a Pierangelo Colombo, Hirpu, il cacciatore,Tiziano Luce, Medicina 3. Lotta al Sars-Cov 2, Barbara Sodi, Mus. Per la Sez. Poesia 1^ Premio a Evaristo Seghetta Andreoli, Il geranio sopra la cantina, 2^ Premio Anna Elisa De Gregorio,L’ombra e il davanzale,3^Rodolfo Vettorello, La memoria e i suoi versi, Segnalazioni a Francesca Maria Federici, Non era mia intenzione, Maura Nofri,Finestre spalancate e Mauro Pacella, Paesaggi di Liguria e altre poesie.Tutti i libri premiati sono stati esposti in un tavolo davanti al pubblico. I primi classificati della due sezioni del Premio Etruria hanno ricevuto la somma di 500.00 e una pregevole targa gli altri finalisti. Di grande impatto, come lo scorso anno, l’intervento di Paolo Ruffilli (1949), ospite d’onore e Presidente della Sezione ‘Poesia edita’. Scrittore multiforme e traduttore, autore di numerose opere di poesia, narrativa, saggistica, a loro volta tradotte in oltre dieci lingue e pluripremiate in ambito nazionale ed oltre, ha incantato il pubblico tratteggiando la figura e l’opera di Italo Calvino, a cui, nel centenario della nascita, era stato dedicato il Premio Tagete. La sua è stata una mini ‘Lectio magistralis’ sull’intellettuale, di cui ha messo in evidenza l’attenzione per la dimensione visionaria della fiaba, l’acuta produzione saggistica, l’intenso lavoro di cura editoriale svolto per l’illustre casa editrice Einaudi e la fortuna delle opere nel pubblico giovanile.