Castiglion Fiorentino: settimana santa; si rinnova il rito delle processioni

Dopo le processioni religiose a Cozzano, la Via Crucis,  e Montecchio Vesponi, la Processione della Madonna Addolorata, da domani si rinnovano le tradizioni popolari che hanno come location il centro storico. Il martedì santo, 4 aprile, la processione si muove dalla Chiesa di San Francesco portando la statua di “Gesù nell’orto degli Ulivi” coordinata dalla Compagnia di San Antonio vestita di bianco.  Il mercoledì santo la seconda esce dalla Chiesa di San Francesco con la statua di “Gesù legato alla colonna” recata dai confratelli della “Bona Morte” vestiti da cappe nere. La processione del venerdì santo inizia dalla Collegiata e la Compagnia del Gesù, vestita con le cappe blu, porta la statua del “Cristo Morto” insieme a quella della “Madonna addolorata” sorretta dalle “Pie Donne” Dopo i giorni delle tenebre, il sabato santo è il giorno della gioia. A mezzanotte, al canto del Gloria, si spalanca il portone della Collegiata e la statua di Cristo Risorto entra nella Chiesa portata di corsa fino all’altare maggiore accompagnata da squilli di trombe e scoppio di castagnole. La “Volata”… ed è Pasqua a Castiglion Fiorentino. Quest’anno dopo la statua del “Gesù legato alla Colonna” riprodotta grazie all’impegno della Confraternita di Misericordia, anche la Venerabile Compagnia di Sant’Antonio, ha riprodotto fedelmente la statua del “Gesù catturato nell’orto” che da secolare tradizione viene portata in processione la sera del martedì Santo.  E quest’anno per l’occasione, presso l’auditorium de “le Santucce” sarà visitabile un dipinto, olio su tela, raffigurante “La Crocifissione”, di Michelangelo Tizzi datato 1616, che nei prossimo giorni verrà restaurato grazie all’iniziativa “Art-Bonus”. A Castiglion Fiorentino le processioni della Settimana Santa sono una profonda tradizione religiosa. In notturna si snodano per le vie del Paese suscitando suggestione e stupore. Sono animate dalla partecipazione delle varie “Compagnie” che vestono le tradizionali cappe e con la “buffa” sul viso, portano grandi Croci e pregevoli simulacri lignei che rappresentano la Passione di Nostro Signore. Le processioni si legano alla tradizione locale delle Confraternite, particolarmente viva a Castiglion Fiorentino nel Basso Medioevo. I confratelli si occupavano prevalentemente della distribuzione delle elemosine, della sepoltura dei morti, della visita agli ammalati e di altre opere di misericordia. A questo spirito è legata l’esistenza di molti piccoli “Spedali” in seguito riuniti in un unico grande ospedale dentro le mura, in Piazza S. Agostino. Nel XIV secolo si insediarono nel paese i Padri Agostiniani che dettero un notevole impulso alla vita religiosa locale organizzando processioni cui partecipavano le Confraternite con le loro cappe. Oggi come ieri i cortei seguono lo stesso percorso, muovono dalle Chiese che conservano le sacre immagini, per poi ritornarvi dopo aver fatto l’intero giro del Paese a passo lento e alla luce delle torce.