Castiglion Fiorentino: tanti  messaggi emersi dal workshop Fiume e vegetazione, verso un rapporto ideale, organizzato dal Consorzio 2 Alto Valdarno

 Tanti e importanti i messaggi emersi dal workshop Fiume e vegetazione, verso un rapporto ideale, organizzato dal Consorzio 2 Alto Valdarno in collaborazione con Civis Chiana – il Contratto di fiume del Canale Maestro della Chiana. Intervenendo all’iniziativa, che si è  tenuta presso il Palazzo Comunale di Castiglion Fiorentino, Serena Stefani (Presidente CB2) ha dichiarato che è “fondamentale coniugare   le necessità di manutenzione dei corsi d’acqua con il rispetto dell’ambiente che, nel nostro comprensorio, è ancora ricco e diversificato, tanto da comprendere specie considerate rare o importanti indicatori biologici. Come dimostra il salone delle biodiversità, mostra collaterale al convegno.Il Consorzio 2 Alto Valdarno ritiene strategico adottare tecniche di manutenzione differenti in base alle differenti caratteristiche dei corsi d’acqua. Determinante è favorire la sostenibilità ambientale, estendendo l’esperienza positiva del Contratto di Fiume”. Nel dibattito è intervenuto anche il Ten. Col. Claudio Donati dei Carabinieri Forestali che ha ricordato come in due anni siano stati effettuati 90 controlli: 18 volti al contrasto di prelievi abusivi di acque superficiali e sotterranee e occupazioni abusive del corso d’acqua, 38 per il controllo delle concessioni rilasciate dal Demanio Idrico,  34 per la verifica delle autorizzazioni rilasciate ai sensi del regio decreto 523/1904. Complessivamente sono state individuate 13 irregolarità. Di queste 6 si sono tradotte in notizie di reato.Anche per l’Assessore del Comune di Castiglion Fiorentino Francesca Sebastiani “la  biodiversità e la sostenibilità sono due elementi fondamentali per il funzionamento dell’ecosistema. Da una parte, quindi, bisogna mantenere un’elevata biodiversità destinando luoghi e aree di particolare pregio all’istituzione di riserve, parchi o oasi garantendo, in questo modo, la conservazione e valorizzando tutte le attività sostenibili correlate. Tra queste, appunto, quella indispensabile dell’uomo che non abbandonando il territorio lo mantiene sotto controllo idrogeologico.  Mantenere e preservare, quindi, attraverso azioni sostenibili”.

IL SALONE DELLA BIODIVERSITA’

Ululone, Scazzone, Fischione…. Ma anche Grande Perla, Sagittaria, Unio, Barbo Tiberino…. Specie quasi azzerate dall’avanzata degli inquinanti, dall’antropizzazione sfrenata, a volte anche dall’attività stessa di bonifica….. Specie che, insieme ad altre,  ancora sopravvivono in alcune aree del capoluogo e in molti ambienti fluviali delle vallate che compongono il comprensorio del Consorzio 2 Alto Valdarno.Ci sono specie come il Barbo Tiberino che si trovano da Nord a Sud del territorio, altre, come lo Scazzone e la Grande Perla, concentrate solo in alcune aree. Lo dimostrano studi recenti, curati da enti diversi (ministero, comuni, ente parco, Università):i risultati messi a confronto e integrati raccontano che i 54 comuni inseriti nel perimetro consortile del CB2 sono un autentico scrigno ricco di differenze, da difendere e tutelare. Le “rarità” biologiche sono state esposte e illustrate  nella mostra collaterale allestita in contemporanea al workshop.