Castiglione del Lago: domani 11 giugno ultimo giorno del Temporary Cinema di Palazzo della Corgna con  “Rapito” di Marco Bellocchio

Domani domenica 11 giugno è l’ultimo giorno di programmazione del Temporary Cinema di Palazzo della Corgna prima di inaugurare la stagione di Roccacinema venerdì 23 giugno. E questo ultimo giorno coincide con il primo giorno di “Cinema in Festa” iniziativa è promossa dal Ministero della Cultura con la collaborazione del “David di Donatello Accademia del Cinema Italiano”. Lagodarte comunica che offrirà al pubblico la visione di “Rapito” di Marco Bellocchio a soli 3,50 euro ma solo per gli spettacoli domenicali delle 18:30 e 21:15. Il film è in programmazione anche oggi alle 21:15 e domani sabato 10 alle 18:30 e 21:15 ma al prezzo consueto di 5 euro.“Cinema in Festa” è il progetto lanciato nel 2022 e che andrà avanti fino al 2026: ogni anno, a giugno e a settembre, per 5 giorni dalla domenica al giovedì, il biglietto costerà soltanto 3,50 euro per tutti i film. Ispirato alla “Fête du Cinéma” francese, il progetto è nato dalla collaborazione tra distributori e cinema per garantire agli spettatori italiani una stagione cinematografica lunga dodici mesi. La prima edizione di settembre 2022 ha totalizzato 1,150 milioni di spettatori e quest’anno l’iniziativa si inserisce nell’ambito di “Cinema Revolution – Che spettacolo l’Estate”, la campagna sostenuta dal Ministero della Cultura che trasforma l’estate 2023 in una stagione straordinaria di film e promozioni.
Rapito” di Marco Bellocchio, con Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino), Leonardo Maltese (Edgardo ragazzo), Filippo Timi e Fabrizio Gifuni è un film drammatico (125 min.) prodotto da “Ad Vitam Distribution” e distribuito da “01 Distribution”; completano il cast Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi, Aurora Camatti, Paolo Calabresi, Bruno Cariello, Renato Sarti, Fabrizio Contri, Federica Fracassi.
Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, i soldati della Gendarmeria Pontificia di papa Pio IX (Paolo Pierobon) irrompono nella casa della famiglia Mortara: sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica, ritenuto in punto di morte, a sei mesi, il bambino era stato segretamente battezzato. Secondo le rigide regole della legge papale, il sacramento ricevuto dal neonato gli impone un’educazione cattolica poiché la legge è inappellabile: deve ricevere un’educazione cattolica.
Nonostante le disperate richieste della sua famiglia per riaverlo indietro, il pontefice si oppone e Edgardo cresce nella fede cattolica. La battaglia dei coniugi Mortara (Barbara Ronchi e Fausto Russo Alesi) riceve un riscontro importante nella comunità ebraica e assume ben presto una dimensione politica. Il papa non accetta di restituire il bambino. Mentre Edgardo cresce nella fede cattolica, il potere temporale della Chiesa volge al tramonto e le truppe sabaude conquistano Roma. Sullo sfondo di un’epoca in cui la Chiesa sta perdendo parte del suo potere è la storia di una famiglia che sta lottando per ricongiungersi. La drammatica vicenda contribuì a creare nell’opinione pubblica italiana, europea e americana l’immagine di uno Stato Pontificio anacronistico e irrispettoso dei diritti umani nell’età del liberalismo e del razionalismo, contro cui sarebbe stato opportuno che i Savoia intervenissero militarmente.