Cetona: Fratelli d’Italia celebra il “Giorno del ricordo” con una sedia vuota per sottolineare polemicamente l’assenza del sindaco Cottini. L’on. Michelotti (Fdi), “grave che ci sia ancora questa divisione. Bisogna costruire una memoria comune”. Niccolucci ,”forma di razzismo ideologico”. Maccarone, “il ricordo non può essere infoibato”. Savelli ,”i martiri non hanno colore politico”

Di Leonardo Mattioli

La notizia, in gergo giornalistico, è stata la sedia lasciata vuota per sottolineare polemicamente l’assenza del sindaco di Cetona Roberto Cottini alla celebrazione del “Giorno del Ricordo”, promossa dal circolo di Fratelli d’Italia per rammentare il disposto della legge del 30 marzo 2004 che l’ha istituita riconoscendone il valore per rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime gettate nelle foibe ( tra i 5 e i 10 mila) e dell’esodo di decina di  migliaia di istriani,fiumani e dalmati (tra i 250 ai 350  mila) dalle loro terre nel secondo dopoguerra. Celebrazione che si è svolta nella sala della chiesa sconsacrata SS Annunziata del piccolo borgo toscano e che è stata promossa da Antonello Niccolucci , presidente del Circolo Fdi e consigliere comunale di minoranza, dopo che il consiglio comunale , a maggioranza del centrosinistra, aveva bocciato una sua mozione presentata proprio per fare accogliere dall’istituzione locale l’iniziativa e dopo che il sindaco , invitato a presenziare, aveva declinato la richiesta precisando di non poter essere ‘accostato’ alla celebrazione con il simbolo di un partito come quello di Fdi. Per tutto questo Niccolucci, con la precisione del suo essere anche un avvocato, ha organizzato il “Giorno del Ricordo” chiamando a parteciparvi i massimi esponenti del partito di Giorgia Meloni sul territorio a partire dall’on. Francesco Michelloti che è anche coordinatore provinciale, da Gianfranco Maccarone che oltre ad essere consigliere comunale a Montepulciano è anche capogruppo della minoranza di centrodestra all’Unione dei comuni della Valdichiana senese e da Mattia Savelli che è capogruppo della minoranza a Sinalunga (tra l’altro unico comune dell’area a celebrare il 10 febbraio grazie proprio a Savelli) e presidente del “Comitato 10 Febbraio”. In sala, tra gli altri, anche Enrico Tucci coordinatore di Fdi nel comune di Siena. Accanto ai relatori la sedia lasciata appositamente vuota destinata al primo cittadino e dove poi è stata messa una piccola bandiera italiana  a segnalare che i sindaci passano ma le istituzioni restano. Tornando alla celebrazione, cominciata con un minuto di silenzio non solo per le vittime buttate nelle foibe  ma anche per quelle colpite dal sisma in Turchia e in Siria e con l’Inno di Fratelli d’Italia, Niccolucci ha ricordato le tappe che hanno portato a questa iniziativa promossa dal suo partito. “La maggioranza di centrosinistra – ha  fatto presente – non ha avuto la sensibilità che ha avuto per la ‘Giornata della memoria’ del 26 febbraio nonostante la legge del 2004 firmata dal presidente Sergio Mattarella. E’ stata una forma di razzismo ideologico.  Quando ho presentato la mozione il capogruppo di centrosinistra mi ha chiesto di ritirarla per provare a condividerla ma io ho rifiutato, perché il ritardo rispetto alla preparazione dell’iniziativa, e il mio atto  è stato respinto. Sono anche molto amareggiato perchè il sindaco ha votato contro, da lui  mi sarei aspettato almeno una astensione. La sedia vuota rappresenta perciò l’assodante non presenza del primo cittadino. E’ una vergogna per Cetona che è rimasto l’ultimo feudo sovietico . Le foibe- ha concluso – non sono una invenzione dei fascisti come dice qualcuno a sinistra”. Poi l’on. Michelotti ha ribadito “il doppio dramma delle foibe non solo per la pulizia etnica nei confronti degli italiani ma anche per il fatto che per troppi anni questa tragedia è stata volutamente sottaciuta”. Per Michelloti “è grave che ci sia ancora questa divisione. Siamo in una fase postideologica. Bisogna lavorare per arrivare a un memoria comune anche a Cetona”.  Quindi Maccarone ha insistito più volte  sul fatto che “il ‘ricordo’ non può essere infoibato. Capisco l’imbarazzo del sindaco Cottini rispetto alla legge e spero che per il futuro anche  su questo territorio si cambi . Ricordo di aver presentato una mozione a Montepulciano per inviare il Gonfalone del comune a Siena dove si celebra il ricordo di  Norma Cossetto, una delle infoibate, e che ebbe una medaglia d’oro al valor civile , mozione bocciata con la scusa che non c’erano dipendenti disponibili a portare il Labaro”. Infine per Savelli “ si tratta certamente di una giornata scomoda per molti abitanti di questo territorio ma i martiri non hanno colore politico. Ricordo che nelle foibe furono gettate dai comunisti ‘titini’  persone anche non fasciste ma solo perché italiane”.