Chianciano: elezioni amministrative; il Partito Comunistra ha pubblicato gli 11 punti del programma politico

 Dal Partito Comunista di Chianciano Terme che porta  Nicola Bettollini  candidato sindaco riceviamo e pubblichiamo il programma politico in undici punti 

1)Terme di Chianciano 

Siamo convinti che per amministrare qualunque città o paese sia necessario capire cosa serva per assicurare ai cittadini piena occupazione ed alle aziende che vi operano lavoro e prosperità. A Chianciano tutto ciò può avvenire solo ripristinando le cure termali all’interno del servizio sanitario nazionale con l’avvallo del periodo di malattia riconosciuto dall’Inps. D’altronde una delle ragioni per votare comunista è proprio quella di lottare per ottenere una sanità completamente gratuita. Curarsi è un diritto di ogni cittadino e la malattia del Fegato e delle vie Biliari, deve essere quindi tutelata come le altre. Proporremo ogni forma di lotta anche in sinergia con tutte le altre stazioni termali, con i lavoratori, con le associazioni di categoria locali e non, per ottenere il ripristino della cura. Dobbiamo voltare pagina, NON SERVE UN CAMBIAMENTO, SERVE UNA RIVOLUZIONE! Una rivoluzione delle coscienze, ce la possiamo fare ad invertire la rotta, nulla è irreversibile. Instituiremo una lotta contro le case farmaceutiche che tanto hanno spinto fino a relegare l’acqua termale per curare i fegatosi in un angolo. SI PREFERISCE spendere milioni di euro in medicinali, invece che sfruttare la risorsa termale, gratuita e  benefica per tutti, come a Chianciano, come a Montecatini, come nelle altre città termali. Le piscine Theia e le Terme Sensoriali devono essere un supporto alla cura idropinica e non la risorsa principale, non servono a far ripartire la nostra economia. Cercheremo la collaborazione di tutte le realtà termali regionali e nazionali per poter proporre la nostra idea e cioè assicurare ad ogni cittadino la possibilità del periodo di malattia per potersi curare negli stabilimenti termali pubblici, confrontandosi con regione e governo. Instituiremo anche comitati di sviluppo, controllo e verifica costituiti dai lavoratori termali che dovranno essere il fulcro del nostro progetto, collaboreranno in primis con l’amministrazione comunale per costruire le basi del ricostruzione termale, essendone loro stessi gli artefici e non solo degli ingranaggi. Ci avveleremo della collaborazione del Partito a livello nazionale che farà da megafono e supporto.Proporremo anche scioperi e manifestazioni per scuotere l’opinione pubblica, solo lottando potremo farci sentire. Solo ritenendo l’acqua termale risorsa primaria per la città, potremo risollevarci, il resto sono solo palliativi, difatti le Piscine Theia e le Terme Sensoriali garantiscono (e non sempre), un numero di presenze alberghiere molto ridotto, rispetto a quelle riferite al periodo della cura idropinica. Non ci sono altre soluzioni, non esistono miracoli ma solo il lavoro e la lotta per far comprendere, in primis ai Chiancianesi che l’acqua termale è l’unica risorsa che può dare stabilità e benessere sociale alla città. Costituiremo un ufficio comunale appositamente per le Terme, ove tutti i cittadini, associazioni di categorie, lavoratrici, lavoratori potranno recarsi per proporre idee e collaborare con l’amministrazione che provvederà comunque a coinvolgere tutta la città tramite iniziative, dibattiti sull’avanzamento del nostro progetto.

2) Piano di ripubblicizzazione dei servizi pubblici

Un servizio che serve a tutti deve essere pubblico. Per quasi un decennio i vincoli sul bilancio degli enti locali previsti prima dal patto di stabilità, poi dal pareggio di bilancio, hanno limitato la possibilità di spesa dei governi locali anche in presenza di bilancio attivo. Una politica imposta dall’Unione Europea che ha strozzato i comuni e che per molto tempo ha reso impossibile finanziare adeguatamente la copertura dei servizi pubblici e di garantire l’effettività dei diritti sociali ai cittadini.L’obiettivo non dichiarato di questi provvedimenti era chiaramente quello di incrementare le misure di privatizzazione delle società a partecipazione comunale e quindi di privatizzare progressivamente i servizi pubblici, a discapito della garanzia effettiva dei diritti sociali.Attraverso la Legge di Bilancio 2019 il Governo ha di fatto eliminato i vincoli di bilancio per gli enti locali, abolendo anche le sanzioni in caso di mancato rispetto della prescrizione di chiudere i bilanci con “saldo non negativo”. È stata quindi ripristinata la possibilità per i comuni di utilizzare l’avanzo di amministrazione (cioè l’utile di bilancio), bloccato fin dal 2013 con l’’introduzione del Patto di Stabilità. I Comuni potranno tornare a investire in politiche per il territorio tutte le risorse presenti in bilancio.L’amministrazione guidata dal Partito Comunista utilizzerà la maggiore capacità di spesa derivante da questo provvedimento per riportare progressivamente sotto la gestione diretta del Comune tutti i servizi essenziali (ove siano privati e una gestione veramente equa e per tutti ove siano comunali), dagli asili nido alle scuole dell’infanzia, dai servizi mensa e di refezione scolastica ai servizi per gli anziani. Le politiche di privatizzazione dei servizi essenziali operate a partire dagli anni ’90 tanto dalle destre quanto dal Partito Democratico hanno infatti dimostrato quanto la concessione di importanti servizi di interesse pubblico a soggetti privati sia totalmente contraria agli interessi dei cittadini.Affermiamo, al contrario, l’assoluta superiorità del sistema pubblico di gestione dei servizi, in ogni ambito, rispetto alla logica dell’esternalizzazione e della privatizzazione.Un servizio pubblico gestito in maniera rigorosa ed efficiente, pragmatica e trasparente avrebbe l’unico scopo di fornire ai cittadini un servizio di qualità elevata, equo, meno costoso e più attento alle loro reali esigenze. Questo perché tutto l’utile di esercizio verrebbe reinvestito nel servizio stesso, migliorandone qualità ed efficienza, anziché –come oggi avviene– arricchire i presidenti di imprese private travestite da cooperative.Deve essere spezzato il meccanismo che permette che ci siano “dirigenti” strapagati di cooperative fasulle che attraverso gli appalti per la gestione di mense scolastiche, servizi per l’infanzia e per la terza età, gestione dell’immigrazione, incassano ingenti flussi di denaro pubblico, e poi abbattono la qualità del servizio ai cittadini ed i diritti sociali dei cosiddetti “soci”, che in realtà sono lavoratori sfruttati e sottopagati.In altre parole deve essere abbattuto alle fondamenta il sistema di potere e di consenso instaurato dal Partito Democratico e dai suoi alleati nei comuni della nostra regione come in larga parte del paese.Il Partito Comunista amministrerà il Comune di Chianciano Terme attraverso un Piano di ripristino della gestione collettiva dei servizi con il quale saranno progressivamente riportati sotto la gestione diretta del Comune tutti i servizi di interesse collettivo.A sostegno del Piano di ripubblicizzazione dei servizi il Partito Comunista si impegna a colmare la carenza di organico alle dipendenze del Comune, al momento totalmente insufficiente, attraverso un programma di assunzioni tramite procedure concorsuali.Riportare in mano pubblica i principali servizi significa anche, per un’amministrazione pubblica, assumere piena responsabilità di fronte ai cittadini ed ai lavoratori rispetto alla loro corretta gestione.Saranno costituiti a questo scopo dei Comitati di Controllo formati da lavoratori e cittadini che esprimano un giudizio qualitativo sulle condizioni di lavoro e sui servizi effettivamente garantiti.Assumiamo inoltre l’impegno di lottare, in tutte le sedi opportune ed in ogni occasione, per l’effettiva attuazione degli esiti del Referendum sulla ripubblicizzazione dell’acqua svoltosi nel 2011 ed ancora inapplicato a causa -ancora una volta- delle relazioni del Partito Democratico con le “Spa padroni delle acque”, ma anche delle false promesse dell’attuale governo, che dopo mesi di propaganda sul tema, sembra averlo già espunto dall’agenda politica, “dimenticando” di mettere in pratica la lotta ai potenti, compresi i potenti dell’acqua, a lungo promessa ai propri elettori.

3) Piano per il lavoro, i diritti e lotta alla precarietà

Il Partito Comunista pone al centro del suo programma amministrativo la tutela del lavoro e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, tanto nel settore pubblico, per quanto concerne la diretta dipendenza dal Comune, tanto nel settore privato (partecipate, società appaltatrici). Promuoviamo la regolamentazione del sistema di appalti, contrastiamo il lavoro nero, il ricorso alla precarietà, ci opponiamo alle discriminazioni salariali e ad ogni altra forma di attacco alle tutele dei lavoratori e delle lavoratrici.Ci impegnamo ad impedire il ricorso a nuove forme di contratti precari nella pubblica amministrazione, ad avviare una politica di internalizzazione dei lavoratori che svolgono servizi di competenza comunale oggi assunti attraverso cooperative, associazioni, società terze mediante il ricorso ad esternalizzazioni ed appalti.Bloccare il massiccio ricorso alle esternalizzazioni dei servizi significa tutelare i lavoratori, impedire forme di discriminazione, ricorso alla precarietà, diminuzione di salari e diritti.Il Partito Comunista intende invertire il processo di progressiva sostituzione di attività che dovrebbero essere svolte da lavoratori, ma che invece sono spesso garantite dal volontariato. La partecipazione volontaria dei cittadini deve essere un ausilio, ma non può determinare la sostituzione di lavoratori di professione, sia per la garanzia della qualità dei servizi, che per evitare l’ennesimo strumento funzionale alla riduzione di organici.Vogliamo che le attività svolte per il Comune in qualità di servizio civile vengano remunerate in compensazione dal Comune per garantire l’equivalente di un salario corrispondente realmente alle ore di servizio/lavoro svolte, che normalmente sono pari a quelle dei dipendenti assunti.Per quanto concerne il residuo sistema di appalti a soggetti terzi, al netto della politica di internalizzazione, il Partito Comunista chiederà il rispetto delle clausole sociali per la tutela del lavoro, aggiungendo come criterio nell’assegnazione degli appalti la valutazione delle condizioni salariali e dei diritti dei lavoratori assunti.Il Partito Comunista vuole dar vita ad un governo locale che si ponga decisamente dalla parte dei lavoratori. Intende utilizzare concretamente le istituzioni comunali come presidio di difesa del lavoro.Ci impegneremo quindi ad effettuare controlli capillari attraverso l’invio di ispettori per il contrasto del lavoro nero, delle forme di caporalato e dello sfruttamento di manodopera immigrata a basso costo, pratiche che incrementano i profitti privati a danno dei lavoratori italiani ed immigrati, generando un meccanismo di concorrenza al ribasso che costituisce la vera causa delle tensioni sociali che stiamo vivendo.L’Amministrazione Comunale si farà inoltre promotrice di un’inchiesta sulle condizioni di lavoro nel Comune e della costituzione di un “tavolo comunale per il lavoro”. Il tavolo dovrà occuparsi delle  condizioni generali di lavoro nel nostro Comune, della razionalizzazione e della flessibilità degli orari -in particolare per le lavoratrici- per permettere una migliore gestione dei dei tempi vita-lavoro, della parità salariale uomo/donna, dell’utilizzo degli straordinari, della stabilizzazione dei precari, dell’assorbimento della disoccupazione. Lo farà chiedendo la partecipazione e la collaborazione dei cittadini, sindacati e rappresentanti delle imprese del territorio.In tema di disoccupazione riteniamo fondamentale la costituzione di un servizio comunale dedicato esclusivamente all’assistenza dei lavoratori ed al collocamento dei cittadini in cerca di occupazione presso le aziende del territorio, vista l’assoluta inefficienza dei Centri per l’impiego e l’incapacità di del Governo di mettere in campo proposte credibili. 

4.)Piano per l’economia locale: industria, artigianato, commercio, turismo.

Intendiamo mettere in campo politiche di difesa e di sostegno delle piccole imprese del Comune utilizzando tutti gli strumenti in mano all’amministrazione comunale in tema di agevolazioni fiscali, politiche di promozione a livello nazionale ed internazionale, concordando con le associazioni di settore misure specifiche in questa direzione.In base alla nostra analisi dell’economia e del tessuto produttivo del nostro Comune riteniamo che il settore turistico-ricettivosia fondamentale per la tenuta e lo sviluppo dell’economia locale, con potenziali benefici per il commercio e le attività legate alle produzioni enogastronomiche.Ci faremo promotori di un ritorno all’organizzazione pubblica riferita alla promozione del terrritorio Chianciano Terme – Valdichiana, che sviluppi e realizzi progetti per valorizzare lo stesso, le sue attività turistiche con le Terme in primis, le sue strutture ricettive ed i suoi prodotti a livello nazionale ed internazionale.Unendo le forze di tutte le realtà che operano nel settore turistico sarà possibile elevare la capacità di comunicazione e di promozione delle attività del nostro Comune ben più di quanto ogni azienda, da sola, sarebbe capace di fare anche attraverso investimenti ingenti.Uniti in un progetto per la promozione delle risorse del territorio e di tutte le sue attività ricettive riusciremmo ad aumentare esponenzialmente la visibilità e il numero delle presenze del nostro Comune, con un effetto positivo per la crescita delle attività economiche e delle strutture ricettive, delle possibilità occupazionali per i nostri giovani, sempre più specializzati nel terzo settore, nel commercio, nel turismo e nell’enogastronomia. 

  1. Piano per la salvaguardia dell’ambiente e la salute pubblica

Con questo programma di consiliatura il Partito Comunista assume l’impegno di impedire qualsiasi installazione di impianti per il trattamento dei rifiuti sul territorio comunale attraverso iniziative di privati ed al di fuori della programmazione pubblica del ciclo di gestione dei rifiuti.Ogni iniziativa relativa alla gestione dei rifiuti dovrà dipendere dalle istituzioni pubbliche e dovrà svolgersi all’interno della programmazione pubblica, comunale o sovracomunale.Trattandosi di un tema molto importante e di grande interesse per la nostra popolazione, il Partito Comunista si impegna ad intensificare i controlli sulla qualità dell’aria e dell’acqua e sulla presenza di campi elettromagnetici sul territorio comunale, anche utilizzando risorse del bilancio per incaricare società terze ed indipendenti dai poteri regionali.Il Partito Comunista si impegna ad istituire un Comitato permanente per la salvaguardia dell’ambiente e la salute pubblica, composto dall’assessore all’ambiente, da rappresentanti degli operatori del sistema sanitario, da rappresentanti dei lavoratori, dell’imprenditoria locale e da rappresentanti dei cittadini, con lo scopo di controllare l’operato delle istituzioni sul tema e di avere funzione di controllo da parte dei cittadini sulle condizioni ambientali del nostro territorio e funzioni propositive sulle iniziative da mettere in campo per il miglioramento delle condizioni ambientali ed il superamento dei problemi della nostra comunità.La salvaguardia dell’ambiente è necessariamente legata alla salute ed al benessere dei cittadini ed è strettamente collegata ai modi di produzione delle imprese così come alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti.Per il Partito Comunista è strategico che il ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti torni saldamente in mani pubbliche. Ci opponiamo alla progressiva privatizzazione del settore operata attraverso la creazione di società miste con il progressivo ingresso di investitori privati, perché sappiamo che la gestione pubblica comporta introiti per le casse degli enti locali e garantisce maggiori tutele per i cittadini, in una visione nella quale il servizio pubblico svolga anche la funzione di calmiere dei prezzi per le famiglie, in particolare per quelle in maggiori difficoltà economiche.È necessario riprendere con forza il lavoro in favore dell’aumento progressivo del riciclo e el contrasto alla gestione tradizionale del ciclo dei rifiuti.Adotteremo inoltre uno sconto fiscale del 30% sulla tariffa dei rifiuti per le famiglie che, volontariamente, vogliano essere parti attive del progetto “Famiglie Rifiuti Zero” adottando pratiche di vita che portino ad una riduzione sostanziale della produzione dei rifiuti privilegiando, ad esempio, l’acquisto di alimenti che utilizzino gli imballaggi in maniera responsabile.Questo percorso richiede anche un intervento culturale profondo, da attuarsi attraverso percorsi di educazione ambientale da progettare insieme alle nostre scuole sui temi del consumo responsabile, della salvaguardia delle risorse naturali, degli stili di vita compatibili con la conservazione delle risorse.

6) Piano per la Sanità ed i Servizi Sociali 

Da oltre 20 anni i governi di ogni colore, dal centrosinistra al centrodestra, indeboliscono la sanità pubblica con continui tagli e riduzioni del personale. Dal 2009 ad oggi il personale sanitario è stato ridotto di oltre 45.000 unità.La Sanità della nostra regione, che per decenni è stata un esempio di sanità pubblica ed universale per tutto il paese, ha ormai raggiunto livelli di disservizio gravissimi.Anche in Toscana i continui tagli al personale ed agli investimenti hanno ripercussioni gravi sulle liste di attesa, che spesso durano mesi anche per diagnosi non rinviabili e spingono i cittadini a svolgere esami diagnostici a pagamento, sui Pronto Soccorso che non riescono a smaltire l’affluenza, costringendo i cittadini ad attese lunghissime, sui presidi sanitari territoriali che vengono progressivamente smantellati.L’obiettivo è chiaro: smantellare la Sanità Pubblica e favorire l’iniziativa privata. Dalla sanità come diritto universale alla logica del profitto.I cittadini, costretti a liste di attesa lunghissime finiscono, forzatamente, a doversi rivolgere a centri medici privati per ottenere, a pagamento, prestazioni mediche che fanno parte dei loro diritti. Nei nostri comuni la cosiddetta “razionalizzazione” ha lasciato intere comunità prive di presidi di pronto soccorso e spesso senza ambulatori medici di base, mentre i centri medici privati si sono moltiplicati.Lavoreremo per recuperare all’Amministrazione Comunale un ruolo importante di indirizzo e di controllo in tema di sanità pubblica.Lotteremo per la difesa dei presidi sanitari pubblici ed in favore di un modello di sanità diffusa per la prevenzione ed i piccoli interventi, più presente sul territorio, per assicurare ad anziani e famiglie un sistema sanitario migliore ed una migliore qualità della vita. 

7) Piano per l’integrazione e la gestione dell’immigrazione 

In questo momento l’Italia è presente con propri contingenti militari in oltre 40 luoghi di guerra. Il nostro paese, in aperta violazione dello spirito dell’articolo 11 della Costituzione Repubblicana, è compartecipe delle missioni imperialistiche degli Usa e di altri stati dell’Unione Europea, in primo luogo la Francia, in stati sovrani nel continente africano ed in Medio Oriente.Tutti i partiti che si sono succeduti al governo in questi anni hanno continuato a finanziare missioni militari all’estero e a sostenere le mire imperialistiche dell’occidente. I flussi migratori verso l’Europa, di cui l’Italia rappresenta il primo porto d’arrivo, sono la conseguenza di queste politiche e non cesseranno fino a che le guerre imperialistiche non saranno finite.Il nostro Comune dovrà essere un comune di pace e rifiutare la guerra e lo sfruttamento delle risorse degli altri popoli. Una posizione politica che andrà ribadita anche attraverso la forza delle istituzioni comunali in tutte le sedi possibili.Il PD ed i suoi alleati della cosiddetta “sinistra”, in questi anni hanno condotto una politica del tutto fallimentare in tema di immigrazione, tanto da rendere quasi credibile la narrazione del “buonismo” promossa dalla Lega.Ma la risposta della Lega non risolve i problemi, anzi.Noi pensiamo che non abbia senso chiamare “buonisti” quelli del PD, e non abbia senso chiamare “razzisti” quelli della Lega. Noi pensiamo che abbia senso trovare soluzioni concrete ai problemi quotidiani. Oggi il razzismo è presente, con estrema evidenza, nel tessuto sociale del nostro paese. Ed è un fenomeno che va combattuto con forza.Ma il razzismo non si combatte con i metodi ingenui della sinistra da salotto, né si risolve il problema della gestione dei flussi migratori con la politica delle ruspe, buona solo per la propaganda, ma incapace di dare una soluzione vera ai problemi.Da un lato, chi abbatte baracche con le ruspe mettendosi in posa per i giornalisti, chi chiude i porti a persone che rischiano la vita, senza avere nessun programma per una vera risoluzione dei problemi, è nostro nemico.Dall’altro chi giustifica l’accattonaggio, chi giustifica situazioni in cui i bambini non abbiano accesso all’istruzione e siano per esempio costretti all’elemosina, chi accetta che donne e uomini vivano ai margini della società tenendo il posto nei parcheggi degli ospedali e dei supermercati o vendendo merci contraffatte per arricchire organizzazioni criminali, non ha nulla a che fare con la vera sinistra. Non ha nulla a che fare con i comunisti.Un vero governo locale di sinistra gestisce l’immigrazione lavorando per garantire a tutti la possibilità di avere un lavoro, un salario dignitoso, una casa, l’accesso all’istruzione, lecure sanitarie, i servizi sociali, i luoghi di aggregazione.Le persone che vivono nel nostro Comune devono essere poste in condizione di avere un’esistenza dignitosa e l’accesso ai diritti allo stesso modo. Tutti devono potersi sentire parte attiva della nostra comunità. INTERESSANTE RIFLETTERE SULL’INTEGRAZIONE tra / DEGLI ITALIANI.Perché questo accada è necessario impedire la competizione al ribasso tra i lavoratori e lavorare in primo luogo per l’uguaglianza economica e dei diritti sociali, lottando insieme contro lavoro nero, precario e sottopagato.Solo in questo modo eviteremo che i cittadini più in difficoltà, italiani o immigrati, giovani o meno giovani, donne o uomini, siano gettati nella criminalità in assenza di prospettive.Ma una vera politica di sinistra in tema di immigrazione deve anche esigere il rispetto dei doveri e delle regole comuni.Il nostro Piano per la gestione dell’immigrazione nel Comune di Chianciano Terme prevede che la gestione dei richiedenti asilo venga gestita dal Comune in forma diretta o indiretta (attraverso una controllata, completamente in mano pubblica).Lavoreremo affinché il modello di accoglienza sia posto completamente sotto la direzione dell’istituzione comunale in modo da garantire in primo luogo la necessaria trasparenza della gestione dei finanziamenti nei confronti dei cittadini.Utilizzeremo i fondi statali per creare posti di lavoro, con contratti sicuri e formazione professionale, costruendo una gestione dei richiedenti asilo umana, trasparente, professionale e capace, fatta da persone che “ci mettono la faccia”, e utilizzando le risorse economiche in modo che non vadano ad arricchire i soliti noti.Nel nostro Comune abbiamo ragazze e ragazzi appassionati, pieni di interessi e di capacità.Non vogliamo che debbano andarsene all’estero a cercare la propria realizzazione e poi affidare a cooperative, interessate solo al profitto, la gestione delle nostre strutture. Vogliamo che il loro talento e le loro capacità siano valorizzati davvero. Costruiremo un’amministrazione comunale che sia al servizio di tutto questo.Anche in questo ambito l’amministrazione promuoverà un Comitato di Controllo formato da lavoratori, cittadini ed associazioni rappresentative del mondo dell’immigrazione che esprimano un giudizio qualitativo sulla gestione del servizio e sulle condizioni dei lavoratori.

8) Piano di riqualificazione urbanistica

Chianciano Terme non ha bisogno di nuovi edifici quanto di incentivare il recupero degli immobili esistenti e di ampliare gli spazi verdi nelle frazioni del Comune. Adotteremo una strategia “volumi zero” per non consumare ulteriore suolo, e punteremo ad uno sviluppo urbanistico fortemente incentrato sulla sostenibilità e sul recupero degli immobili esistenti.Per ciò che riguarda il settore delle opere pubbliche il sistema di assegnazione degli appalti sarà organizzato con lo scopo di escludere quelle società che si siano rese inadempienti per opere precedenti, applicare penali per ritardi sulle consegne dei lavori; impedire la proliferazione di varianti che rappresentano uno strumento utilizzato dalle società edili per innalzare i costi delle opere e quindi i propri guadagni; impegnare le società che hanno partecipazioni nei consorzi e nelle società vincitrici degli appalti a fidejussioni, contratti di garanzia da parte di terzi, per evitare il ricorso all’istituto del fallimento come pratica per aggirare impegni economici e responsabilità derivanti da inadempimento o cattivo adempimento; impedire la possibilità di subappalto.Con la nuova Legge di bilancio 2019 sarà inoltre possibile l’assegnazione diretta (cioè senza gara) di lavori pubblici fino all’importo di 150.000 euro. Utilizzeremo questa occasione per sostenere le imprese del territorio.In ogni caso, le imprese affidatarie dei lavori pubblici sul territorio, sia tramite affidamento diretto che tramite gara, dovranno garantire precisi requisiti in termini di sicurezza e di diritti del lavoro per i propri dipendenti.

9) Piano per la scuola, la cultura e lo sport popolare 

Lotteremo per interventi urgenti, laddove necessari, in materia di ediliza scolastica e diritto allo studio, per la gratuità dei trasporti scolastici per studenti e disoccupati.L’investimento nella cultura, rappresenta un punto essenziale nel programma del Partito Comunista. Per la cultura è necessario mettere a disposizione risorse e spazi, contro la speculazione e la sottomissione alle logiche del profitto.Per un Comune il settore cultura è spesso “a saldo negativo”.In ambito culturale il Partito Comunista porterà a termine, nell’arco della legislatura, tre progetti in altrettante aree di intervento:Il Teatro Comunuale, recentemente riorganizzato dovrà aumentare i proprio ruolo di catalizzatore culturale e diventare anche un luogo dedicato alle arti musicali e alle arti visive, con corsi collettivi o a domanda individuale, la cui organizzazione sarà gestita dai nostri concittadini esperti nel settore con il necessario supporto da parte dell’amministrazione comunale.Aumenteremo il lavoro della biblioteca comunale, recentemente ristrutturata negli spazi. Al suo interno le nostre ragazze ed i nostri ragazzi devono poter trovare i giusti spazi, in una struttura tranquilla e curata, per svolgere i propri studi.Una struttura nella quale i cittadini del Comune di Montopoli, di tutte le età, possano sentirsi a proprio agio. Dove i bambini possano leggere fiabe e i ragazzi possano leggere i primi romanzi della vita, dove gli universitari possano trovare la tranquillità per scrivere la loro tesi di laurea e i nostri cittadini più anziani possano trovare il luogo ideale nel quale leggere o fare ricerca storica. Per questo dedicheremo una cura particolare alla fruibilità dell’archivio storico comunale attraverso un lavoro di riorganizzazione e catalogazione.Immaginiamo la biblioteca comunale come un luogo in cui le generazioni si incontrano, si conoscono e si confrontano.L’altro ambito fondamentale di intervento della prossima legislatura è quello dello sport popolare.Nella società che immaginiamo lo sport popolare rappresenta, insieme al percorso scolastico, il luogo nel quale i nostri bambini imparano la solidarietà, la condivisione, l’impegno collettivo verso un obiettivo condiviso.Appoggeremo e daremo sostegno alle famiglie che vorranno avviare i propri figli alle discipline sportive, Il Partito Comunista, lavorerà al fianco delle società sportive locali per implementare la partecipazione allo sport, tramite i nostri impianti polisportivi, rendendoli fruibili ad un prezzo equo o gratuito (per gli aventi diritto) contribuendo così alla crescita sociale ed alla salvaguardia degli sport popolari.Allo stesso tempo ci impegnamo a garantire gli spazi necessari agli sport oggi considerati “minori” ed a costruire sul territorio del comune spazi popolari a loro dedicati. Proporremo la nascita della Consulta per lo Sport, formata da addetti ai lavori e cittadinanza. In collaborazione con l’amministrazione comunale, dovrà svolgere un ruolo fondamentale di proposta, per progettare un piano delle opere da realizzarsi, secondo una scala di priorità, per lo sviluppo di tutti gli sport popolari nel nostro Comune.

10.)Piano per l’associazionismo e la partecipazione democratica

La partecipazione dei cittadini e dei lavoratori alle scelte politiche che li riguardano è fondamentale per la crescita degli individui e della società nel suo complesso.Il disinteresse da parte dei cittadini di verso quasi tutte le forme di partecipazione alla vita del proprio Paese e della propria comunità è un fenomeno in atto ormai da molti anni e tuttavia ancora in crescita. Si tratta di un processo innescato da molti fattori, ma in primo luogo dai fenomeni di corruzione che hanno coinvolto i maggiori partiti del sistema politico, nella Prima come nella Seconda Repubblica, da Forza Italia alla Lega fino al Partito Democratico.
La reazione dei cittadini, nel lungo periodo, si è mostrata in tutta la sua forza: da un lato l’astensionismo ed il rifiuto della partecipazione, anche solo nella forma del voto; dall’altro l’ampio consenso al Movimento 5 Stelle, che poneva la lotta alla corruzione e la moralità pubblica al centro della propria proposta, ma che ha mostrato rapidamente la propria inadeguatezza a governare il Paese.La nostra azione di governo locale sarà improntata sulla massima trasparenza e su percorsi di partecipazione reale da parte dei cittadini alle scelte e sui temi più rilevanti per la nostra comunità.Le amministrazioni comunali precedenti hanno fatto ben poco in questo senso, limitandosi ad organizzare le elezioni delle consulte territoriali, per poi lasciare allo spontaneismo l’effettiva partecipazione e l’informazione dei cittadini.Se esiste la volontà di invertire la tendenza all’allontanamento dalla partecipazione alla politica e all’amministrazione è necessario in primo luogo costruire un modo di governare che sia esempio di moralità e di trasparenza.In secondo luogo è necessario creare luoghi e percorsi di partecipazione reale, organizzata, continua.I cittadini partecipano alla vita della comunità in modo individuale, ma più spesso attraverso l’associazionismo culturale, sportivo, solidaristico. Il mondo delle associazioni è fondamentale per la coesione di una comunità e per la crescita dei cittadini di tutte le età.Per questo riteniamo fondamentale che un’Amministrazione Comunale sostenga costantemente le iniziative delle associazioni sul territorio.Sempre più spesso però le associazioni trovano un ostacolo insormontabile nella capacità di autofinanziare la propria attività. Negli anni, le leggi di volta in volta entrate in vigore, hanno reso praticamente impossibile per la maggior parte delle associazioni organizzare iniziative di autofinanziamento in luoghi pubblici, perché l’organizzazione di un evento richiede un investimento iniziale importante per il rispetto delle normative sulla sicurezza e sull’igiene. Ovviamente questo da un lato tutela le stesse associazioni ed i cittadini che partecipano alle varie iniziative, ma dall’altro blocca lo sviluppo e la tenuta dell’associazionismo democratico.

11)Diritto all’abitare. 

La crisi strutturale del sistema che ha portato impoverimento generalizzato e disoccupazione anche nel nostro territorio, insieme alle normative che hanno liberalizzato gli affitti, hanno prodotto una situazione di richiesta di alloggi a prezzi popolari che non può essere contenuta dai provvedimenti fino ad ora adottati.Il Partito Comunista fa proprie le rivendicazioni più avanzate del movimento di lotta per la casa.La nostra città necessita di alloggi da destinare alle categorie di popolazione più deboli mentre siamo in presenza di immobili, principalmente privati, che sono vuoti o disabitati; sappiamo che ci sono più case vuote che persone in emergenza abitativa.Un progetto pianificato per gli alloggi popolari con obiettivi a lungo termine avrebbe anche il fine di contrastare concretamente le speculazioni dei gruppi immobiliari e delle grandi società edili. Per fare ciò i comunisti propongono alcune misure che possono essere adottate anche nell’immediato:

  • blocco degli sfratti;
  • pagamento dell’IMU e aumento delle addizionali comunali sugli immobili invenduti per le grandi

società edilizie, al fine di rendere economicamente non conveniente il mantenimento di immobili

sfitti, diminuire sensibilmente il prezzo degli appartamenti invenduti, facilitare l’accesso alla casa da parte dei lavoratori e delle loro famiglie e contrastare la speculazione edilizia;

  • censimento e mappatura degli immobili vuoti del Comune, dello Stato, dei privati e delle

associazioni religiose. Impegno alla negoziazione con lo Stato e la Regione sui beni del patrimonio

disponibili ed oggi in possibile dismissione, per riconversione in edilizia popolare e per evitare

l’ennesimo favore alla speculazione edilizia;

  • ricorso alle procedure di esproprio per pubblica utilità, di cui all’art.43 della Costituzione, di

immobili invenduti nelle mani di grandi società immobiliari e finanziarie, con acquisizione e

rifunzionalizzazione degli edifici vuoti da destinare ad alloggi popolari, privilegiando gli immobili

che si trovano in centro e nelle aree più densamente abitate e successiva assegnazione ai cittadini

in graduatoria;

  • incentivazione e sostegno dei progetti di autorecupero (vedi ad es. legge regionale 140/2007) per

favorire nuove forme di abitare la città contemporanea e cooperazione tra le persone;

  • manutenzione e rifunzionalizzazione degli alloggi di proprietà comunale e dell’Acer, esenzione

degli immobili Acer al pagamento dell’IMU e conversione delle quote in ristrutturazione degli

immobili.

Il tema dell’abitare è collegato alla riqualificazione dei quartieri esistenti (come già richiamato nel

5 capitolo 2) e per fare ciò il Partito Comunista intende:

  • agevolare mediante la politica fiscale comunale le opere di riqualificazione degli edifici, con

particolare attenzione per il decoro urbano e per le ristrutturazioni che consentano risparmio

energetico;

  • finanziare progetti di riqualificazione individuati attraverso processi di partecipazione popolare,

con l’ausilio dei comitati di quartiere dei cittadini, di residenti, valorizzando le specifiche

competenze dei cittadini residenti (architetti,ingegneri…);

  • studiare con le associazioni di categoria degli esercenti commerciali misure per valorizzare il

contributo e la partecipazione nelle opere di riqualificazione di strade;

  • progetti di recupero delle aree post industriali con assegnazione degli spazi per finalità sociali, di

tutela dell’artigianato e della piccola produzione cittadina, conversione in aree attrezzate per

finalità culturali sui territorio;