Chiusi: il sindaco Gianluca Sonnini , da quando si è insediato poco più di un anno fa, non si è mai fermato un attimo. A parte i problemi di ordinaria amministrazione ha affrontato anche quelli che , una volta risolti, avranno un impatto positivo sulla comunità con l’adduzione di acqua al Lago di Chiusi , dando nuova vita all’ex ospedale come ‘Casa della comunità Hub’’, l’efficientamento energetico del Teatro Mascagni, l’adeguamento dell’Estraforum o il rilancio dell’area della Fornace ora abbandonata da trasformare in un grande campus scolastico all’avanguardia, con edifici a zero impatto ambientale. Lo abbiamo intervistato

Di Leonardo Mattioli

E’ passato poco più di un anno dall’elezione a Sindaco e , certamente, i problemi non sono mancati a Gianluca Sonnini che sta guidando Chiusi con un modo di fare molto felpato , sicuramente diverso da quello dei suoi ultimi predecessori, e attento a tutte le sfumature per ricercare in un confronto le sintesi più ampie nonostante le articolazioni di distinguo della sua maggioranza di centrosinistra che non sono mancate nell’ultimo periodo. Sonnini, esponente di punta da sempre del Pd  non solo locale, da quando si è seduto sulla poltrona del primo cittadino si è rimboccato la maniche e, con una giunta molto efficiente, ha affrontato i problemi  cominciando da quelli più urgenti della comunità senza tralasciare quelli che gli sono ‘piombati’ improvvisamente addosso. Ne parliamo con lui

D: Sindaco la sua Amministrazione si è trovata da subito a che fare anche con questioni delicate, tema di questi ultimi giorni la risoluzione della controversia su la Villetta

R: Dieci giorni fa siamo rientrati in possesso delle chiavi e ci siamo da subito adoperati per mettere in condizione gli istituti scolastici di poter utilizzare quanto prima l’Auditorium. Stiamo definendo con la Provincia di Siena il disciplinare di gestione che prevede l’utilizzo esclusivo da parte degli Istituti Scolastici e la possibilità al di fuori dell’orario di lezione, della fruizione da parte della nostra comunità, ad uso di associazioni e gruppi di cittadini che ne facciano richiesta.  Quello che secondo me è mancato in questa vicenda è stato il dialogo che avrebbe potuto portare ad una situazione alternativa evitando che si arrivasse ad un inutile scontro fra istituzioni. D’ora in poi a prevalere dovrà essere il senso di comunità perché gli spazi pubblici devono essere a disposizione di tutti, studenti, associazioni e cittadini. Un grande rammarico resta per aver perso la possibilità di ospitare nel nostro comune una realtà formativa di alto livello come quella del Make Campus. Sono comunque contento che siano rimasti in Valdichiana e mi auguro per il futuro che ci possano essere altre opportunità anche con la nostra Amministrazione.

D: Oltre alle situazioni pregresse che la sua Amministrazione si è trovata a dover portare avanti, quali sono i progetti a breve e medio periodo ai quali state lavorando?

R: Appena insediati ci siamo trovati nell’esigenza di riallacciare e riconsolidare i rapporti con gli altri comuni dell’Unione nell’ottica di poter tornare ad essere parte attiva nei tavoli di lavoro condiviso con le altre amministrazioni sui progetti che riguardano il territorio della Valdichiana. Allo stesso tempo ci siamo trovati ad affrontare situazioni importanti di dissesto idrogeologico, in via Longobardi e in via delle Fontanelle. Problematiche che dovrebbero essere risolte in via definitiva grazie agli ultimi lavori eseguiti. Sempre in tema di tutela ai cittadini, dalla prossima settimana partiranno importanti lavori di manutenzione straordinaria in via del Goluzzo che collega Rione Carducci con la zona di Boncia Bassa ed il taglio delle piante pericolose, soprattutto i pini marittimi a Chiusi Città, a cui seguirà una doverosa ripiantumazione programmata di nuove piante. Stiamo anche monitorando giornalmente i lavori che Terna spa sta realizzando per ripristinare il muro caduto a causa della frana verificatasi a ottobre, e che si stanno avviando alla conclusione con la conseguente riapertura al traffico veicolare e pedonale.  Oltre ai lavori di ordinaria e straordinaria ‘manutenzione’ che ci impegnano giornalmente stiamo portando avanti due grandi progetti finanziati con fondi PNRR. Il nostro comune è infatti risultato assegnatario di due finanziamenti, uno per l’efficientamento energetico del Teatro Mascagni per un importodi 323 mila euro(cantiere in corso) e l’altro destinato all’adeguamento a 2 mila posti con i relativi servizi dell’Estraforum per un importo complessivo di 1 milione di euro. Tema sensibile, quello dell’Estraforum, per gli investimenti già sostenuti, ma i lavori per l’efficientamento degli impianti, la tribuna aggiuntiva, i nuovi servizi e i nuovi parcheggi, daranno una risposta definitiva a questa struttura che permetterà una migliore programmazione per la San Giobbe Basket militante in serie A2 e al contempo consegnerà alla cittadinanza uno spazio polifunzionale destinato ad ospitare anche altri grandi eventi.  Sempre in ambito di progettualità finanziata con bandi pubblici, il nostro comune è stato anche beneficiario di un finanziamento da parte di Regione Toscana per la valorizzazione dei CCN e degli spazi urbani per un investimento complessivo di euro 250.000 che permetterà, nel 2023, di rinnovare e rendere le zone commerciali più accoglienti e fruibili grazie all’acquisto di nuovo arredo urbano e alla collocazione di nuova segnaletica turistica anche interattiva. Il progetto comprende anche l’installazione dei dispositivi necessari alla regolamentazione della ZTL in centro storico. Per dare risposte in ambito sociale, a Chiusi Scalo stiamo cercando di portare a termine il progetto per l’apertura di uno nuovo spazio pubblico, qualcosa che non c’è, uno luogo polifunzionale, situato in zona centrale, idoneo per iniziative culturali e pensato come luogo di aggregazione giovanile. Rimanendo sul sociale stiamo lavorando alla composizione dell’Albo e alla costituzione della Consulta delle Associazioni che ci consentirà di tenere ancora più unite tra di loro le associazioni del terzo settore rafforzando allo stesso tempo il rapporto sinergico con l’Amministrazione comunale. Sul fronte della sanità stiamo seguendo la nuova vita dell’ex Ospedale.La USL grazie al PNRR ristrutturerà l’edificio, per realizzare la CASA DELLA COMUNITA’ HUB, una struttura in cui opereranno Medici di Medicina Generale, medici specialistici, infermieri di comunità e che potrà ospitare anche assistenti sociali. La struttura avrà una presenza medica h24, 7 giorni su 7 anche attraverso l’integrazione della Continuità Assistenziale. I lavori dovrebbero partire a giugno e durare per tre anni. Durante questo periodo (stiamo aspettando la comunicazione ufficiale da parte della Società della Salute) i Medici di Medicina Generale resteranno nei locali non sottoposti a ristrutturazione, mentre i servizi amministrativi e gli studi specialistici saranno trasferiti presso un’altra struttura adeguata e facilmente raggiungibile situata sempre nel Comune di Chiusi. I servizi saranno quindi garantiti come lo sono ora. Spostandoci in ambito culturale un passo importante è stato quello di ripristinare, dopo molti anni, la Commissione Archeologica comunale che rinasce oggi come organo consultivo il cui compito sarà quello di dare un efficace supporto agli enti preposti alla ricerca, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico e storico artistico del territorio comunale. All’interno del comitato tecnico-scientifico, oltre ai funzionari ministeriali attivi nel nostro territorio e i rappresentanti degli istituti e delle associazioni locali del settore, saranno quindi chiamati a collaborare studiosi e ricercatori di fama nazionale ed internazionale, che in questi giorni hanno ricevuto la lettera di nomina da parte del Sindaco.

D: In un’ottica di programmazione a lungo termine, quali progettuali di sviluppo per Chiusi ha in mente ?

R: Come Sindaco e come Amministrazione ci spetta di portare avanti idee e progettualità che offrano sviluppo e crescita al nostro Comune. Abbiamo risposte importanti da dare dal punto di vista sia ambientale che economico. La collaborazione con il Politecnico di Milano permetterà la realizzazione di uno studio strategico approfondito per il recupero e la valorizzazione del lago, che ci verrà consegnato entro l’anno e che sarà fondamentale per progettazione degli interventi in grado di prevenire e contrastare il fenomeno dell’interramento di cui il nostro lago soffre. Entro la fine di febbraio saremo nelle condizioni di incaricare uno studio professionale specializzato che inizi a lavorare da subito alla progettazione che ci consentirà di procedere alla ricerca di finanziamenti per poter intervenire quanto prima. E’ una lotta contro il tempo e non possiamo arretrare nemmeno di un centimetro. Sempre nel corso di quest’anno partiranno anche i lavori per l’adduzione dell’acqua dal bacino idrico del Montedoglio. Ritengo il nostro ‘Chiaro’ una risorsa fondamentale dal punto di vista paesaggistico, turistico, ittico e faunistico che deve essere in tutti i modi tutelato. Restando in tema ambientale, ci stiamo occupando da un lato di ripristinare alcuni degli impianti fotovoltaici su proprietà comunale ad oggi non funzionanti a causa di una questione legale che abbiamo il dovere morale di risolvere quanto prima, inoltre stiamo mettendo grande impegno per realizzare la Comunità Energetica Rinnovabile comunale, per dare seguito all’incontro con gli imprenditori ed al convegno al Teatro Mascagni dello scorso dicembre. Una comunità energetica può essere ad oggi un modo per dare gli stessi diritti sociali a tutti i cittadini, tutelando allo stesso tempo l’ambiente in cui viviamo, l’interesse del tessuto imprenditoriale e la presenza sul nostro comune di un potenziale partner come Acea potrebbe rappresentare una grande opportunità. Le CER si riconnettono ad un’idea di sviluppo sostenibile utile a creare le condizioni per invertire la tendenza allo spopolamento delle aree interne che si legano direttamente anche all’impegno di difesa dei servizi esistenti come quello messo in atto nei confronti della nostra stazione ferroviaria. Impegno, questo, preso con i cittadini anche in occasione consiglio comunale aperto che si è svolto a Chiusi e che ha portato il contributo anche di tutti i sindaci dei territori interessati.

D: Fortezza e Fornace, due temi caldi ancora senza soluzione?

R: La Fortezza è un punto attrattivo e di grande potenzialità di Chiusi e sarebbe bello poter contribuire a valorizzarla mettendo il parco a disposizione della città, per turisti e cittadini, un accordo con la proprietà sarebbe auspicabile e magari nel tempo anche realizzabile.  Discorso diverso per la Fornace.La proprietà se vuole è nelle condizioni di poter intervenire, ma ci sono evidenti difficoltà per un intervento risolutivo. Al momento abbiamo un immobile in completo stato di abbandono, in una posizione centrale, e a questa situazione purtroppo, tutti noi ci stiamo abituando. Forse la soluzione potrebbe essere un intervento pubblico, estremamente oneroso, ma si tratterebbe di un intervento che cambierebbe veramente il volto della nostra città. Perché non pensare ad una funzione pubblica di quell’area, ad esempio alla realizzazione di un grande campus scolastico all’avanguardia, con edifici a zero impatto ambientale, con spazi polivalenti riservati ad attività scolastiche come ad esempio biblioteca, auditorium, sala per la musica, un centro di documentazione sulla storia dello scalo .Ma non solo, campi da gioco, aree verdi, piste pedonali e ciclabili che possano anche riallacciarsi al vicino percorso della Bonifica. In più con la realizzazione di un’ampia area di parcheggio che possa essere di supporto anche ai viaggiatori diretti alla stazione. Qualora si dovessero creare le condizioni per la realizzazione di un progetto del genere, che sarebbe un’occasione unica, avremmo l’opportunità di ragionare su una nuova destinazione pubblica degli immobili scolastici esistenti (primaria dello Scalo, media e infanzia a Chiusi Città)per un intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana complessiva.