Toscana : Stati generali della salute; Petrucci (Fdi), “Enrico Rossi è sempre convinto che in Toscana medici e infermieri siano troppi?. Le cose non succedono mai per caso. In Commissione Sanità ho chiesto conto all’ex Governatore delle scelte attuate dalla Regione negli ultimi 20 anni, scelte che i cittadini stanno pagando”

Enrico Rossi è sempre convinto, come sosteneva nel 2015, che in Toscana medici e infermieri siano troppi? La realtà dei fatti ha dimostrato che erano pochi allora e, a maggior ragione, sono pochissimi adesso. Le cose non succedono mai per caso. E ancora, Rossi è sempre convinto delle scelte fatte in 20 anni investendo solo in megalopoli ospedaliere nei capoluoghi cittadini e svuotando di servizi i territori e i presidi ospedalieri periferici?”. E’ quanto il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci, ha chiesto oggi in Commissione Sanità all’ex Governatore Enrico Rossi, ascoltato assieme agli ex Presidenti Vannino Chiti e Claudio Martini.  “Rossi si è rifiutato di rispondere concretamente, accusandomi di ricercare attimi di notorietà. Non si è assunto la responsabilità di quanto sta accadendo alla sanità Toscana, ormai al collasso. Tutto questo non fa che ribadire la distanza siderale tra la classe dirigente del Pd e le vere esigenze dei cittadini -ha sottolineato Petrucci– . La Toscana è riuscita a reggere l’impatto della pandemia grazie agli ospedali di periferia mentre proprio i grandi ospedali cittadini sono stati i primi ad andare in crisi. La Regione governata da Rossi ha investito miliardi di euro su pochi ospedali svuotando il resto del territorio”.  “E perché la Regione non è stata in grado, negli anni, di fare una norma per regolamentare l’istituzione delle Case della Salute? Sono un’ottima risposta alle domande di sanità dei territori ma non sono regolate, ne nasce una a pochi chilometri dall’altra e poi ci sono intere aree geografiche senza una sola Casa della Salute, mancano criteri oggettivi per regolare tali strutture -ha spiegato Petrucci– .Il rapporto con la sanità privata, poi, è stato gestito con un approccio ideologico che ha fatto male a tutti: alla sanità pubblica, ma soprattutto ai cittadini toscani. Se oggi un cittadino ha bisogno di una visita urgente, ed il servizio pubblico gli fissa un appuntamento fra un anno, sapete cosa fa? Se ha i soldi si rivolge alla sanità privata altrimenti non si cura in attesa dell’appuntamento fissato fra un anno”.