Chiusi: incendio edificio che ospita azienda che produce per i più grandi brand mondiali della moda; sindaco Sonnini, “danno enorme per azienda , per i più di 30 dipendenti che ci lavorano e per tutta la comunità”

“Un danno enorme sia per l’azienda stessa che ne paga le conseguenze, sia per i più di 30 dipendenti che ci lavorano che per tutta la nostra comunità”, così il sindaco di Chiusi Gianluca Sonnini a proposito dell’incendio che la scorsa notte  si è sviluppato nell’edificio di una delle più importanti realtà produttive che hanno sede ed operano nel  Comune. Una azienda, che produce per i più grandi brand mondiali della moda e che è un’eccellenza riconosciuta in ambito nazionale ed europeo e da lavoro nella cittadina a più di trenta dipendenti. I Vigili del Fuoco del comando di Siena intervenuti da subito, nonostante le alte temperature sviluppatesi, hanno fatto di tutto per cercare di contenere le fiamme che stavano avvolgendo la struttura, evitando in questo modo che si verificassero danni a persone e agli immobili circostanti. Ai primi uomini e mezzi provenienti dal distaccamento di Montepulciano e Montalcino si sono successivamente uniti anche quelli provenienti da Cortona oltre che ai funzionari che hanno coordinato l’intervento arrivati dal comando di Firenze. Nella mattinata di oggi gli uomini dei Vigili del Fuoco sono stati  impegnati nel  tenere sotto controllo eventuali focolai ancora attivi. “ Un’azienda fiore all’occhiello nel proprio settore che ha sede a Chiusi – ha annunciato Sonnini – avrà da parte della nostra Amministrazione tutta la vicinanza ed il supporto necessari per sopperire a questo momento di estrema difficoltà, ma che speriamo e ne siamo convinti possa ripartire ancora più forte e determinata di prima”. L’Amministrazione Comunale presente sin da subito sul luogo dell’incidente è in contatto diretto sia con il Comando dei vigili del Fuoco che con Arpat e USL e non essendo presenti nella struttura parti in ethernit, l’incendio pur grave dal punto di vista economico per chi l’ha subito, non è stato ritenuto rilevante per gli aspetti di salute pubblica.