Chiusi: la cittadina divisa tra colpevolisti e innocentisti sulla figura di Simone Peppicelli entrato nell’occhio del ciclone delle notizie che lo vedrebbero coinvolto in una vicenda con una minorenne nel suo locale di Città della Pieve

Simone Peppicelli a Chiusi è da sempre molto conosciuto. E’ quello che si definisce un “personaggio” che non ha mai fatto nulla per  evitare di attirare l’attenzione su di sé . Anzi. Chiamato da molti il “Peppo”o “il matto” ma con un alone simpaticamente positivo. Un po’ il “vitellone” felliniano della città di Porsenna. Simone ha 53 anni e la faccia da eterno guascone. Insomma un personaggio un po’ sopra le righe ma niente di più: ecco perché per molti chiusini che lo conoscono bene è difficile ora immaginarlo con uno stupratore. E’ vero che ha avuto un passato giovanile un pò “burrascoso” ma ha avuto  alle spalle una famiglia perbene legata al mondo dell’edilizia. Da giovane è stato un assiduo frequentare di discoteche e concerti negli anni ottanta e poi studioso di filosofia e antropologia all’università. Quindi il lavoro nel settore dell’edilizia sulla scia del padre e dal 2017 la titolarità e la gestione di una discoteca a Città della Pieve, in località Le Cardete. Un club underground con parecchie centinaia di iscritti dedicato alla musica elettronica, frequentato da giovanissimi e anche adulti. Si sostiene che nel suo locale girasse un pò troppo alcol e forse anche droga. Ma sono voci tutte da dimostrare.  I commenti raccolti, tutti di persone che sono ovviamente volute rimanere anonime, non sono propriamente negativi.”In discoteca – ricorda un quarantenne -faceva il simpaticone un pò con tutte le ragazze, era risaputo. Era il titolare, faceva il ganzo, offriva da bere. Fin qui per me nulla di strano. Avviene così quasi dappertutto. Però se ha approfittato di una ragazza ubriaca merita di stare dentro”. In effetti gli investigatori , il condizionale è d’obbligo, sarebbero anche a conoscenza di messaggini di Simone, inviati tramite whatsapp e messenger, a ragazzine di 15, 16 anni della zona che venivano invitate a frequentare il club o a uscire con lui. Ci sono poi altre voci, tutte da confermare, sulla ragazza che ha denunciato gli abusi. Pare fosse una habitué del club e che con Peppicelli si conoscesse bene. “I genitori sono persone perbene, gran lavoratori, che – dice una signora avanti con gli anni -hanno sempre fatto sacrifici per questo figliolo. La mamma aiutava anche a preparare tramezzini per il locale. Davvero una brutta storia. Spero per Simone che possa dimostrare la sua innocenza”.