Cortona: dal 19 agosto  al 3 settembre la 61° edizione di ‘Cortanantiquaria’. Inaugurazione venerdì 18 agosto ore 17.30 con oltre 20 espositori

Edizione sessantuno per Cortonantiquaria: apre il 19 agosto al Centro Convegni Sant’Agostino la prestigiosa manifestazione che integra storia, documento, arte e artigianato, con opere provenienti dall’Italia e dal mondo, a testimoniare la molteplicità di gusti, scuole, mode e percorsi creativi. Promossa dal Comune di Cortona e da Cortona Sviluppo, la manifestazione giunta alla sessantunesima edizione, diretta da molti anni da Furio Velona, offre ai visitatori un percorso ricchissimo fra complementi di arredo e oggetti quotidiani che presentano preziosità e curiosità. Oltre 20 gli espositori per l’edizione 2023. Fra le opere presenti, un dipinto della scuola di Giacinto Brandi raffigurante la predica di San Giovanni; una piccola scultura in terracotta policroma del XVIII secolo, della scuola napoletana, raffigurante una Madonna con Bambino; un cassettone fiorentino delle botteghe Granducali in radica di noce intarsiato alla maniera olandese. Un leggio da coro laccato ci fa rivivere le atmosfere della Spagna seicentesca, mentre nella seicentesca Messina ci riporta una scultura con fanciullo che cavalca un tritone. Il viaggio continua nel Caucaso con un antico tappeto con motivo ad alberi. Questi alcuni degli highlights fra le molte opere e oggetti presenti.  Una collaterale tutta dedicata all’Ottocento con la mostra dedicata ai macchiaioli  ‘Livorno. L’eredità della pittura macchiaiola da Ulvi Liegi a Oscar Ghiglia’ , a cura di Simona Bartolena, con organizzazione, allestimento e ideazione percorso espositivo: Armando Fettolini / Ponte43, in collaborazione con Leogalleries, Monza. La mostra si concentra su un particolare momento della storia dell’arte italiana dell’Ottocento: la più tarda fase evolutiva della pittura di macchia, quando, negli ultimi decenni del secolo, l’eredità dei vecchi macchiaioli si trasforma e trova una nuova identità nelle ricerche di alcuni giovani pittori, cresciuti nella venerazione dei maestri ma intenzionati a modificarne radicalmente le istanze e i modi. In questo periodo la città di Livorno assume un ruolo di primo piano nella scena culturale toscana. Meta turistica, ma anche sede di un importante In mostra opere di Guglielmo Micheli, Ulvi Liegi, LLelwelyn Lloyd, Giovanni Bartolena, Mario Puccini, Plinio Nomellini, Gino Romiti, Renato Natali, Oscar Ghiglia.  Come ogni anno integra la manifestazione un programma di iniziative collaterali, fra cui il Premio Cortonantiquaria, conferito a una personalità legata alla città, particolarmente degna di nota.  Anche in questa edizione – dichiara il sindaco di Cortona, Luciano MeoniCortonantiquaria propone un’offerta di grande prestigio, grazie ad una selezione di espositori di qualità e ad una mostra collaterale che saprà creare ulteriore interesse. Grazie al livello della proposta culturale, come avvenuto lo scorso anno in occasione del sessantesimo anniversario, la Mostra nazionale di arte e antiquariato trova nuova linfa e contribuisce alla crescita economica del territorio. L’Assessore alla Cultura del Comune di Cortona, Francesco Attesti, sottolinea il ruolo centrale della città che intrisa di storia e meraviglia, creatività e scambio culturale, ogni anno propone il meglio dell’antica arte del fare nelle sue varie declinazioni artistiche, per conservare il bello e tramandarlo, averne cura. Commenta Furio Velona, direttore artistico di Cortonantiquaria: la mostra di quest’anno vuole essere un viaggio, dalla Spagna al Caucaso, nell’anno in cui le riaperture portano le persone a voler ancora partire e scoprire luoghi e città. Noi faremo un viaggio fra le epoche, oltre che fra le aree geografiche. Manufatti, sculture, tappeti, dipinti, tutto testimonierà questa nuova apertura che guarda al futuro attraverso la conoscenza e l’apprezzamento per il passato e le sue arti.Fabio Procacci, direttore di Cortona Sviluppo, invita a uno sguardo ampio sulla modernità: Cortonantiquaria sposa il moderno con una collaterale dedicata ai macchiaioli, non solo per rendere esplicito quanto tutto ci sia contemporaneo, nel momento in cui ammiriamo il passato e il presente insieme, ma anche per mantenere un filo, un continuum fra i tempi e le epoche.