Grosseto : la Sp 64 “del Cipressino” diventa regionale. Giani: “Svolta storica per il territorio”. Consiglieri regionali De Robertis e Ceccarelli (PD), “con la regionalizzazione della strada del Cipressino si apra una riflessione sulla riclassificazione delle strade”

Diventano regionali la strada del Cipressino che collega il territorio dell’Amiata alla Due Mari tramite lo svincolo di Paganico nord, e un tratto della Sp26 di Arcidosso.In tutto 31, 31 chilometri di tracciato (circa 26, 95 chilometri del Cipressino e 4,095 km della Sp26). La nuova classificazione è stata presentata stamani dal presidente della Regione Eugenio Giani insieme all’assessore alle infrastrutture e mobilità Stefano Baccelli, al presidente della provincia di Grosseto Francesco Limatola e ai sindaci dell’area. Presente anche l’assessore Leonardo Marras.La giunta di palazzo Strozzi Sacrati ha già dato il via libera all’operazione, ma occorre ancora il passaggio della delibera in Consiglio regionale, mentre la quarta commissione ha già deliberato ieri. “Questa strada ha un’importanza regionale – ha spiegato il presidente Giani- , è il collegamento che dal versante dalla E78 arriva ad Arcidosso e costituisce l’asse di collegamento che vogliamo adeguare perché diventi più veloce, più sicura e avvicini l’Amiata grossetana e senese a tutta la Toscana. Quando il progetto che abbiamo impostato sarà completato, e che ha 65milioni di euro supportati dal Fondo di sviluppo e coesione, il Cipressino cambierà volto. Con la nostra direzione regionale, pensiamo ad un progetto complessivo in cui si allarga la strada, si risistemano i ponti e quindi l’arrivo ad Arcidosso sarà più veloce e sicuro. Facciamo un servizio all’Amiata, e  ci aspettiamo altre risorse per poter sviluppare questa strada  e in futuro poter arrivare fino alla Cassia, sul versante più a est, collegando quindi le due valli  e dare quindi all’Amiata quelle infrastrutture che meritano”.La SP 64 del Cipressino si sviluppa interamente nel territorio della Provincia di Grosseto e funge da collegamento del territorio del Monte Amiata con la strada statale SS n. 223 – E 78 Due Mari tramite lo svincolo di Paganico Nord. Il tracciato attraversa i Comuni di Civitella Paganico, Cinigiano, Arcidosso e Castel del Piano ma assicura il collegamento con i territori limitrofi tra cui la Val d’Orcia e il versante senese dell’Amiata. Attraverso la rete viaria provinciale esistente, infatti, è possibile raggiungere i Comuni di Montalcino, Castiglione d’Orcia, Seggiano, Roccalbegna, Santa Fiora, Roccastrada, Campagnatico, Murlo e Monticiano. La strada termina nel centro abitato di Castel del Piano all’interno del complesso degli insediamenti dell’area amiatina che comprende appunto un bacino di sfruttamento per la produzione di energia geotermica. Nel dettaglio il passaggio alla Regione Toscana va dalla bretella di collegamento tra lo svincolo di Paganico Nord della SS223 e la SP64 in corrispondenza del km 1+225 ed il tratto della SP 64 compreso tra la Km 1+225 e la Km 27+405 in corrispondenza con il bivio di Arcidosso, per una lunghezza di 26,18 Km. Oltre a questo tratto della SP 64 è previsto il passaggio a Regione Toscana della SP 26 dal Km 0+000 al Km 4+095 per una lunghezza di di 4,095 Km.  “L’impegno preso dal Presidente della Regione per la strada provinciale del Cipressino, nell’area dell’Amiata è un grande impegno che la Regione si assume, acquisendo la gestione della strada, per consentire un collegamento più veloce ed efficace tra l’area montana e la grande viabilità. Un segno di grande attenzione verso le aree montane che ora dovrà essere declinato sull’ambito regionale”. Questo il commento della Presidente della commissione infrastrutture Lucia De Robertis, che nei giorni scorsi ha approvato  la proposta della Giunta, e del capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli. “Il tema della migliore gestione del sistema stradale in Toscana è aperto ormai da molti anni, con una accelerazione avuta in coincidenza con la riforma che ha riguardato le province e che ha visto prima scomparire e poi comunque ridursi pesantemente le risorse trasferite dallo Stato alle province. La scelta fatta dalla Regione, acquisendo la gestione della strada provinciale del Cipressino, apre la riflessione sul tema complessivo della riclassificazione delle strade del reticolo provinciale e comunale nelle aree montane, alla quale dovranno essere chiamate a partecipare Upi e Anci e successivamente i comuni e le province interessate”.