Grosseto: siccità;consegnati i lavori per realizzare  un invaso all’interno del canale diversivo in loc. Cernaia

Gli invasi, piccoli laghi artificiali per accumulare acqua, sono tra gli strumenti cruciali per la lotta al cambiamento climatico. Il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud vede ora vicina la realizzazione di un progetto fondamentale per l’irrigazione e per la sicurezza idraulica in Maremma. Sono stati infatti consegnati i lavori per realizzare un invaso all’interno del canale diversivo in località Cernaia, nel comune di Grosseto, all’associazione temporanea di impresa Del Debbio spa-Massai: le ditte sono all’opera e il cantiere è già attivo. L’intervento da 7,7 milioni, interamente finanziato dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, rappresenta una priorità nel piano di opere pensate da Cb6.Con un impianto di pompaggio dedicato saranno accumulati circa 512mila metri cubi di volumi d’acqua dal sistema di acque basse dal bacino dell’impianto idrovoro di Cernaia nel canale diversivo, grazie al ripristino dell’argine esistente e alla realizzazione delle nuove arginature di chiusura dell’invaso. “Con il nuovo lago – afferma Fabio Bellacchi, presidente del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud – andremo ad accumulare acqua contrastando il cuneo salino che in questa zona è ancora presente, favorendo l’irrigazione collettiva. Contemporaneamente l’installazione di due nuove pompe nella vasca di Cernaia permetterà di supportare l’idrovora principale nei periodi di pioggia. L’acqua sarà smaltita in maggiore quantità e non più scaricata a valle, ma nel lago, con evidenti effetti di mitigazione del rischio idraulico per tutta l’area”. Un’area molto ampia, peraltro, che sarà più irrigata e più sicura. “Con questo intervento andiamo a supportare in maniera importante le aziende agricole presenti in una zona di circa 546 ettari – aggiunge Bellacchi – la siccità rende sempre più frequente il ricorso all’irrigazione di soccorso con prelievi di acque sotterranee e il futuro, anche del nostro territorio, non può che passare da un progetto come questo, che peraltro ci permette di recuperare un impianto abbandonato”. “I lavori sono già iniziati – conclude il presidente di Cb6 – e ci aspettiamo che possano essere conclusi in un anno. Al netto dei problemi legati al meteo o all’approvvigionamento dei materiali, due criticità con le quali purtroppo siamo ormai abituati a convivere, la conclusione è prevista nel secondo semestre del 2024”.