Grosseto: Spiderman al Misericordia per la gioia dei piccoli pazienti

“Vedere comparire il sorriso sul volto dei piccoli pazienti è un dono impagabile per me che so cosa significa la malattia da bambini”. Con queste parole mosse dalla profonda commozione Matteo Giulietti racconta il motivo della sua decisione di vestirsi da Spiderman, uno dei celebri personaggi della Marvel, e andare a trovare i bambini in cura in ospedale, come questa mattina ha fatto in Pediatria, in pronto soccorso pediatrico e agli ambulatori pediatrici dell’ospedale Misericordia. Matteo, classe 1978, di Grosseto, circa tre anni fa ha scelto di dedicare parte del suo tempo a regalare momenti di divertimento e leggerezza ai pazienti pediatrici, in particolare a coloro che sono ricoverati e quindi trascorrono più tempo nell’ambiente ospedaliero che sebbene curato e reso accogliente, può comunque creare disorientamento in un bambino. Così si è presentato indossando la tipica tuta reticolata rossa e blu del personaggio del fumetti, munito anche di mascherina FFP2, tra lo stupore e le risate dei piccoli che lo hanno accolto con grande entusiasmo, insieme ai genitori presenti e al personale dell’area pediatrica. I piccoli infatti hanno spalancato la bocca non credendo ai loro occhi quando hanno visto Spiderman in carne e ossa davanti a loro e subito hanno iniziato a interagire, stringendogli la mano e facendogli mille domande. “Da piccolo ho sofferto per parecchi anni di epilessia e più volte sono stato ricoverato per le cure del caso fino all’adolescenza, quando per fortuna sono guarito. Conosco ciò che questi bambini provano perchè l’ho vissuto in prima persona e anche io in quei giorni di degenza avrei tanto voluto vedere apparire un super eroe che riuscisse a farmi sorridere e dimenticare per un attimo dove fossi e soprattutto perchè – riporta Giulietti – La paura per la lontananza dai genitori, dalla propria casa, dai quotidiani punti di riferimento che scandiscono l’infanzia, quel senso quasi di abbandono per l’incapacità di comprendere realmente la necessità del ricovero, sono tutte sensazioni negative che restano in mente se non mitigate da un evento che irrompe portando allegria e spensieratezza. Per questo a fianco dell’insostituibile lavoro di cura e accudimento, fatto dai sanitari, medici, infermieri, oss, ecc., voglio dare il mio contributo, mosso dall’esperienza personale. E’ un semplice gesto che a me costa poco ma so che per loro può fare la differenza. Ringrazio la direzione di presidio e il direttore della Pediatria, dottoressa Susanna Falorni, per avermi dato questa opportunità”.“Un grazie sincero al signor Giulietti che ha allietato la presenza dei nostri pazienti mentre aspettavano di essere visitati o in reparto – afferma la dottoressa Falorni –  Senza dubbio il ricovero da bambino lo ha motivato nel perseguire la sua idea, ma credo altresì che la generosità di cuore che dimostra, fiorisca nelle anime buone come la sua. Grazie ancora da parte di tutti gli operatori della Pediatria, della direzione e dei bambini che ha reso felici”.