Gusto, arte e lavoro: trinomio vincente per la città di Orvieto

Sullo sfondo il Rinascimento, con l’attualità dell’incontro tra le bellezze e la produzione enogastronomica locale e molto più che un semplice sguardo proiettato al futuro delle nuove generazioni, soprattutto quello lavorativo. Non era facile unire tutti questi elementi, ma la seconda edizione del progetto “Orvieto città del gusto, dell’arte e del lavoro”, ha decisamente centrato l’obiettivo. Merito di una manifestazione ricca di appuntamenti di spessore, articolatisi dal 24 settembre al 3 ottobre scorsi, e all’insegna della convivialità, capace di far vivere pienamente il territorio nelle molte declinazioni storiche, culturali, artistiche. agricole e produttive cementatesi nel tempo. Con sullo sfondo due personaggi come i celebri pittori Pietro Perugino e Luca Signorelli, le cui celebrazioni per i 500 anni della morte (che si protrarranno per tutto il 2023) hanno proprio preso il via nell’ambito dell’iniziativa, fortemente voluta da Dominga, Marta ed Enrica Cotarella e supportata dal Gal Trasimeno-Orvietano, dalla medesima Fondazione Cotarella e dal Consorzio turistico territoriale “Way of Life Orvieto”.E l’investimento per creare nuove sinergie e valorizzare il territorio dell’Umbria in tutte le sue forme e sfaccettature ha dato i suoi frutti esaltando il momento clou di questa edizione rappresentato dal primo weekend di ottobre che ha visto Orvieto invasa da visitatori sia per le proposte legate alla cucina, al cibo, al vino e all’olio tipici del comprensorio soprattutto grazie alla partecipatissima “Passeggiata con gusto”, sia grazie ai tre workshop dedicati, rispettivamente, al rapporto tra cibo e salute, all’importanza della formazione (nello specifico nel settore della ristorazione) e alle problematiche legate ai disturbi alimentari. In particolare nel corso dell’incontro “A tavola con la scienza: la salute dell’uomo passa anche dal legame con la natura e i suoi prodotti”, moderato da Francesca Romana Barberini, il concetto di dieta sana e sostenibile è stato esplorato come principio ispiratore di un approccio all’alimentazione per comprendere la reale consapevolezza delle scelte alimentari che vengono fatte ogni giorno a tavola.Un convegno che ha accesso i riflettori su un prodotto agricolo di qualità come è il vino ma anche su tutto quello che ruota intorno ad esso nella convinzione che il settore agroalimentare è senza dubbio il punto di forza per l’Italia e che oggi più che mai valorizzare le eccellenze è un dovere. A suggellare il tutto una degustazione di presidi Slow Food del territorio presso i Giardini dell’Opera del Duomo curata da Alessandra Cannistrà, fiduciario Slowfood Orvieto.Non meno rilevanti gli argomenti trattati durante l’incontro sul tema “Giovani, formazione ed enogastronomia come leve per lo sviluppo dei nostri territori”, che ha visto esponenti della ristorazione, della formazione e del turismo confrontarsi sulle nuove opportunità lavorative per i ragazzi anche attraverso il Master in Turismo sostenibile, organizzato da Luiss Business School in collaborazione con l’Accademia di alta formazione Intrecci, che inizierà il 24 ottobre prossimo e che avrà proprio l’obiettivo di formare i futuri Manager del Territorio.Nell’ultima giornata della manifestazione, poi, Orvieto si è colorata di lilla colore simbolo della lotta all’anoressia, alla bulimia e agli altri disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. L’occasione l’ha fornita il workshop “Alimentarsi di vita: il rapporto con l’ambiente, con la natura e con il cibo”, tenutosi presso il Palazzo del Popolo. Un viaggio a più voci, condivisioni e sfumature di vita che ha saputo regalare al pubblico presente molti spunti su cui riflettere sotto la conduzione del “narratore gastronomico”Paolo Vizzari. Il lilla, ovviamente, è stato anche il colore di sottofondo delle “Passeggiata con gusto”, tour enogastronomici che nelle cinque tappe previste (Fortezza dell’Albornoz, Palazzo del Capitano del Popolo, Chiesa di Sant’Agostino, Palazzo Coelli e Palazzo Clementini) hanno condotto i visitatori a piacevoli degustazioni e a un viaggio tra le mostre mercato dei prodotti tipici del territorio.