Il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese approva ordine del giorno urgente per adottare misure per il risparmio energetico a livello locale e chiedere al Governo nuovi interventi contro il “caro energia” per sostenere famiglie, associazioni, aziende, piccole e medie imprese per evitare una “tempesta sociale”. Il Consiglio chiede che a livello locale vengano promosse le “Comunità energetiche rinnovabili”, individuazione aree pubbliche per collocare pannelli fotovoltaici e incentivare i Comuni e la stessa Unione dei Comuni alla “sobrietà energetica”

 Il Consiglio dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno urgente, sia per richiedere al Governo nuovi interventi in campo energetico, a sostegno di famiglie, associazioni, aziende, piccole e medie imprese, per annullare il caro bollette, sia per agire a livello locale promuovendo le “Comunità Energetiche Rinnovabili”, anche attraverso l’individuazione di aree pubbliche da destinare alla collocazione dei pannelli fotovoltaici e incentivare i Comuni alla “sobrietà energetica”, attraverso il consumo razionale delle risorse energetiche. Questi, in sintesi, i punti focali approvati, dopo un lungo dibattito, dal Consiglio dell’Unione  con l’approvazione di un Ordine del Giorno urgente, presentato da Diego Guerri, Capogruppo consiliare di maggioranza “Visione d’insieme Valdichiana” ed emendato dal Gruppo consiliare di minoranza “Alleanza Per La Valdichiana”. Le misure urgenti che il Consiglio dell’Unione chiede di adottare con urgenza dopo che i rincari nel settore delle materie prime e delle principali fonti primarie di approvvigionamento energetico (petrolio e gas), stanno incidendo con l’aumento dei prezzi di tutti i beni di prima necessità e delle bollette di gas ed energia elettrica. Il Consiglio dell’Unione ha dato mandato alla Giunta e al Presidente per chiedere al Governo nuovi interventi immediati per annullare il “caro bollette”, con l’adozione di meccanismi economici diretti e indiretti, per tutelare le fasce deboli (dalle famiglie alle associazioni, compreso le piccole e medie imprese) e propone che a livello nazionale il Governo si adoperi per la riduzione strutturale dell’Iva sull’energia elettrica (come già fatto sulle forniture di gas, passata dal 10% al 5%). Inoltre, chiede di promuovere ed incentivare le “Comunità Energetiche Rinnovabili” – una forma d’azione collettiva e collaborativa per la transizione energetica, ovvero un nucleo di realtà che scelgono di alimentare le proprie utenze con “energia pulita”, autoprodotta e condivisa -, come strategia per la tutela dell’ambiente e per risparmiare economicamente, in un’ottica di comunità solidale e di promuovere l’attivazione di ulteriori sostegni alle famiglie in difficoltà per fa fronte al pagamento delle bollette rincarate, anche attraverso la costituzione di fondi specifici. Chiede, inoltre, di sostenere una campagna di informazione e di sostegno ai cittadini, per la presentazione delle domande per accedere ai Bonus previsti dal Governo e di promuovere politiche a livello nazionale finalizzate a combattere gli sprechi energetici, a cominciare dagli edifici della Pubblica Amministrazione. A livello locale il Consiglio impegna la Giunta ed il Presidente dell’Unione ad attivarsi con urgenza: al fine di aprire (e pubblicizzare nel territorio dell’Unione dei Comuni) punti informativi sul funzionamento delle “Comunità energetiche rinnovabili” (che provvedano anche alla contestuale assistenza per la costituzione delle stesse comunità), sollecitando anche i singoli Comuni; per individuare, in accordo con i Comuni dell’Unione, aree pubbliche sulle quali le “Comunità energetiche rinnovabili” – possibilmente partecipate dagli stessi Comuni – possano collocare pannelli fotovoltaici. Infine, ad incentivare i Comuni, che fanno parte dell’Unione, ad adottare misure finalizzate al consumo razionale delle risorse energetiche, all’eliminazione degli sprechi e all’ottimizzazione della gestione delle risorse energetiche anche alla stessa Unione, insomma a perseguire la “sobrietà energetica”.