Il personaggio del mese di aprile 2019: Asia Chirdo e Katia Lysy, due valenti imprenditrici che hanno dato vita a Sarteano al locale “DopoTeatro” proprio di fronte al Teatro degli Arrischianti che le ha ispirate. Non hanno mai discusso, le accomuna il senso della qualità e l’amore per il bello, un senso estetico spiccato come traspare dal locale. Il prodotto più proposto e più richiesto al momento è il tradizionale ‘Bico’
Di Francesca Andruzzi
Se vi trovate a Sarteano, che siate Sarteanesi, semplici residenti o turisti in cerca di tradizione, il “DopoTeatro”, di Asia Chirdo e Katia Lysy (in ordine alfabetico, come si usa dire nella migliore tradizione teatrale), diventa un appuntamento al quale non si può mancare. Questo delizioso locale, finemente ristrutturato e arredato, ricco di profumi dei prodotti della migliore tradizione tosco-umbra (per ora) e, soprattutto dei cinquanta vini sapientemente selezionati, inaugurato da pochi giorni, nasce dalla fantasia delle nostre protagoniste del mese di aprile, che, pur essendo in due, sono talmente legate tra loro da apparire come due corpi e un’anima. La prima, sosia dell’attrice Julie Andrews, è una manager con il culto del buon cibo e del buon vino, specializzata nell’allestimento della ristorazione. La seconda, discendente dei Marchesi Origo, molto noti nella zona della Val d’Orcia e nel senese, scrittrice e cultrice della vena artistica familiare, nella quale, oltre al sangue blu, scorrono note musicali di alto livello. Queste due donne, dalla classe indiscutibile e dalla bellezza innegabile, sono non solo grandi amiche, ma anche due valenti imprenditrici, che gestiscono, già da qualche anno, un noto ristorante e che hanno deciso di fare il bis (sempre come nella migliore tradizione teatrale). Le incontriamo proprio all’interno del “DopoTeatro”, affollato come ogni sera, da quando ha aperto i battenti sulla piazza principale di Sarteano, proprio davanti il noto Teatro degli Arrischianti, dalla secolare tradizione, che ha fornito loro lo spunto per questa nuova intrapresa.
D.: Perché avete scelto Sarteano per la vostra seconda avventura imprenditoriale?
Asia Chirdo: Dopo la felice collaborazione con il “Dopo Lavoro La Foce”, che mi ha consentito di divenire socia di Katia, avevamo in mento di aprire un altro locale, un po’ diverso dal solito ristorante. Io cercavo una casa a Sarteano, perché da sempre ne sono innamorata. E mentre esaminavo abitazioni, mi sono imbattuta nel locale per il progetto che avevamo in mente con Katia, proprio sulla piazza principale, di fronte al Teatro degli Arrischianti. Cosa chiedere di più? Genius loci perfetto per un locale che volevamo chiamare “DopoTeatro”.
Katia Lysy: E’ il caso di dire…galeotto fu il Teatro! Mio fratello è un musicista e ha suonato molte volte in questo bel Teatro di antica tradizione. E poi sono fermamente convinta che cultura ed economia camminino di pari passo.
D.: Qual è il segreto per lavorare insieme in armonia?
Katia Lysy: Mantenere le rispettive competenze su due binari paralleli che, tuttavia, ogni tanto conoscano uno scambio. Tutto risale a molti anni fa, quando con la mia famiglia abbiamo deciso di fare impresa nell’ambito della ristorazione, ma senza possedere quel know how che, invece, è proprio di Asia e che lo ha messo a disposizione senza riserve. La nostra è una ottima interazione, dove ognuna mantiene i propri compiti, senza invadere il campo specifico dell’altra, ma sempre con il giusto confronto.
D.: Cosa vi accomuna e cosa vi differenzia?
Asia Chirdo: il senso della qualità e l’amore per il bello, un senso estetico spiccato, ecco cosa abbiamo in comune.
Katia Lysy: Asia è più dinamica e pragmatica. Sia chiaro, anch’io sono piuttosto concreta, ma non per natura, direi più per scelta, per necessità. Io sono una scrittrice, figlia d’arte. Nel mese di maggio verrà presentato al Salone del Libro di Torino “Guerra in Val d’Orcia”, l’opera più famosa di mia nonna. Un’artista come me aveva certo necessità della concretezza naturale di Asia.
D.: Ma allora, chi è il braccio e chi la mente?
(Insieme): Non sarebbe esatto dare una definizione dell’una o dell’altra in questi termini. Lavoriamo per uno scopo comune, ma su piani differenti.
D.: Che paese è Sarteano? Se doveste descriverlo a chi non lo conosce…
Asia Chirdo: C’è l’atmosfera di un paese ancora…vissuto. Rispetto ad altri comuni vicini, più turistici, si percepisce maggiormente autentico, residenziale. Nel nostro ristorante lavorano molte persone di Sarteano. E poi qui si respira un’aria trasversale. Ci sono molti romani e persone di diverse nazionalità che hanno fissato qui la residenza, attratti dalla magia di un paese ancora a misura d’uomo. In una parola, bellissimo, ma anche accogliente.
Katia Lysy: Ecco, accogliente è la caratteristica che è stata determinante per le nostre scelte. Sa che tutti i commercianti ci hanno fatto dei bellissimi regali per festeggiare il nostro avvento? Anche quelli che potrebbero essere considerati concorrenti.
D.: Come pensate all’estate che avanza, lavorativamente intendo…
(Insieme): Speriamo che arrivi presto il permesso per i tavoli all’esterno. Stiamo lavorando per organizzare eventi, anche a sfondo culturale. La notte è giovane nel periodo più caldo dell’anno, ma faremo di tutto per coniugare l’offerta di una ristorazione estiva, di massimo godimento per gli avventori, con il rispetto per il riposo dei residenti.
D.: Ma su qualcosa avrete pur discusso…o siete sempre così in sintonia?
(Insieme): (sorridono) E’ la verità, non abbiamo discusso una sola volta! Come abbiamo detto prima, i nostri ruoli sono definiti.
Katia Lysy: Ci fidiamo l’una dell’altra e ci affidiamo l’una all’altra sulle scelte che riguardano i rispettivi settori di competenza. Essere amiche è anche questo. Anzi, soprattutto questo.
D.: C’è qualcuno a Sarteano che volete ringraziare in modo particolare?
Katia Lysy: Parlo anche a nome di Asia. Il Sindaco, Francesco Landi e tutta l’Amministrazione comunale. Tutti presenti e partecipi delle nostre fatiche.E quando il Primo cittadino si mostra entusiasta davanti all’iniziativa privata, questo è un segnale estremamente positivo per chi fa impresa.
D.: Tra i prodotti tipici che offrite, qual è il più richiesto?
Asia Chirdo: Sicuramente il “bico”, che presentiamo in ben sei varietà. Caratteristico della tradizione umbra, importato in Toscana e simbolo del “DopoLavoro La Foce”. Ma non dico di più, altrimenti togliamo la curiosità a chi avrà la bontà di venire ad assaggiarlo. Ma vogliamo portare l’Italia al “DopoTeatro”, con i prodotti tipici di tutte le regioni, senza tralasciare, naturalmente, i vini, il nostro fiore all’occhiello.
D.: L’ultima domanda, lo sa bene chi segue questa rubrica, stimola la fantasia…un noto regista decide di girare la scena più importante di un film proprio nel vostro locale. Chi sarà questo misterioso personaggio?
Asia Chirdo: Io vorrei fosse Luca Guadagnino. Sono rimasta affascinata da Chiamami col tuo nome…
Katia Lysy: Io preferirei Quentin Tarantino…non se lo aspettava? Che dirle… anch’io ho la mia parte …rock!