Lucignano: chiusura di stagione al Teatro Rosini all’insegna del tutto esaurito
Si è chiusa con quattro serate sold out la stagione teatrale 2024 del Teatro Rosini di Lucignano. Quattro eventiche hanno richiamato l’attenzione di un pubblico entusiasta in cui la Stand Up Comedy ha abbracciato la cucina tipica Toscana. Merito degli artisti in cartellone – Ivano Bisi, Matteo Fallica, Francesco Fanucchi e Chiara Becchimanzi -, attenti, ironici, coraggiosi e mai banali nella lettura del quotidiano, ma anche della scelta artistica di Officine della Cultura, curatrice della stagione, insieme all’amministrazione di Lucignano. Luca Roccia Baldini, direttore artistico, racconta il presente guardando al futuro: «Abbiamo scommesso su questi giovani artisti, sul loro racconto autentico e privo di inibizioni, conoscendone le tante qualità attoriali e umane ma assistere al passa parola e al crescente richiamo della stagione, tanto che gli ultimi due eventi sono andati sold out in pochi giorni, è qualcosa che va oltre le nostre aspettative. E che ci fa credere ad una strada che forse può raccontare ancora molto del nostro rapporto con il mondo e che dunque continueremo ad approfondire». Sullo stesso avviso Roberta Casini, Sindaco di Lucignano, che aggiunge: «Il Teatro Rosini è un luogo centrale per Lucignano e la costante presenza di pubblico di questa stagione è il segno di una scommessa vinta, di una scelta innovativa che ha saputo intercettare le aspettative del pubblico con ottimi risultati. Ringrazio a questo proposito Officine della Cultura ma anche i ristoratori che hanno contribuito alla realizzazione delle serate: l’Agriturismo Cepina, il Ristorante La Rocca Gourmet e il Bar Bistrot Fuoriporta». Si è chiusa la stagione ma il Teatro Rosini non va in ferie. Da qui a maggio sarà infatti luogo d’incontro, di scoperta e di dialogo per i tanti studenti del territorio, invitati alla visione degli spettacoli proposti dalla rassegna Z Generation meets Theatre. Quindi passerà la mano all’ingresso della bella stagione, nell’alternanza tra il chiuso e l’aperto senza rinunciare al teatro, alla musica e all’ormai consolidato rapporto con l’assaggio enogastronomico, vanto all’occhiello del territorio.