Lucignano e Marciano della Chiana : l’Orchestra Multietnica di Arezzo in concerto per gli studenti al Teatro Rosini di Lucignano, nel segno della Festa della Toscana 2023 con il progetto “Culture contro la paura – da Barbiana a oggi per una scuola inclusiva”

La Stagione Teatrale 2024 del Teatro Rosini si arricchisce quest’anno delle lezioni-concerto dell’Orchestra Multietnica di Arezzo dedicate agli studenti di Lucignano e Marciano della Chiana dell’Istituto Comprensivo “Rita Levi-Montalcini”. Gli eventi, dal titolo “Culture contro la paura – da Barbiana a oggi per una scuola inclusiva”, si svolgeranno nelle mattine del 20 e 21 febbraio nell’ambito della Festa della Toscana 2023 “‘I Care’, la Toscana dei valori umani e della lotta alle disuguaglianze a 100 anni dalla nascita di don Milani”. Una preziosa occasione d’incontro e di conoscenza, per gli studenti e i docenti dell’Istituto, attraverso il linguaggio universale della musica voluto da Comune di Lucignano, Officine della Cultura e I.C. “Rita Levi-Montalcini”. Nel 1967 “Lettera a una professoressa”, il testo scritto da don Lorenzo Milani insieme ai suoi alunni della scuola di Barbiana, rivoluzionò il mondo dell’istruzione italiana, mettendo per la prima volta al centro le idee e il punto di vista degli studenti a cui finalmente veniva data parola. Il testo spiegava i principi di Barbiana e al tempo stesso costituiva un atto d’accusa nei confronti della scuola tradizionale, definita “un ospedale che cura i sani e respinge i malati”, in quanto non si impegnava a recuperare e aiutare i ragazzi in difficoltà, mentre valorizzava quelli che già avevano un retroterra familiare positivo. I principi della scuola di Don Lorenzo Milani erano quelli di una scuola inclusiva che si occupasse di integrare e dare maggiori opportunità ai figli delle classi sociali più deboli.  Oggi, a cento anni della nascita di Don Milani, le classi sociali più deboli, i “diversi”, sono i figli delle famiglie di origine straniera, che trovano una prima difficoltà nella lingua e nell’essere in qualche modo considerati un “freno” per il raggiungimento degli obiettivi di rendimento della classe. Si assiste così alla nascita di classi o intere scuole evitate dalle famiglie autoctone, che diventano una sorta di ghetto frequentato solo da figli di immigrati o immigrati 2G. L’Orchestra Multietnica di Arezzo, formata da musicisti che giungono da 14 diversi paesi, persegue da diciassette anni l’obiettivo di trasmettere, attraverso il linguaggio universale della musica, il valore della diversità culturale vista come un’occasione di arricchimento reciproco. Lo fa attraverso i propri concerti, ma anche attraverso interventi presso le scuole di ogni ordine e grado, dove promuove laboratori e lezioni concerto finalizzati alla valorizzazione della diversità culturale, alla promozione dei principi di accoglienza e di integrazione, nonché alla riscoperta del valore delle proprie culture d’origine, per gli studenti figli di famiglie di immigrati o di seconda generazione.