Montepulciano: inaugurata mostra ‘Da Palizzi a Severini’, 70 opere della cultura figurativa italiana dall’Unità al secondo dopoguerra. Al Museo Civico Pinacoteca Crociani inaugurata l’esposizione con opere della raccolta Bologna Bonsignori che raccontano i pittori italiani tra Ottocento e Novecento
Dopo il successo dell’esposizione “Futuristi. Avanguardia italiana”, con oltre 6000 ingressi in pochi mesi, il Museo Civico Pinacoteca Crociani di Montepulciano ospita una nuova mostra, anch’essa incentrata sul tema del collezionismo. Questa mattina è stato tagliato il nastro alla mostra ‘Da Palizzi a Severini. Pittori italiani tra Ottocento e Novecento nella raccolta Bologna Buonsignori’, esposizione promossa e realizzata dalla Società di Esecutori di Pie Disposizioni e dal Comune di Montepulciano, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto, Arezzo e con Opera Laboratori. La fortunata esposizione, dopo essere stata ospitata a Palazzo Piccolomini di Pienza dal 17 aprile al 29 ottobre 2023, rimarrà aperta fino al 23 giugno 2024. “Si tratta di un’esposizione sorprendente e molto ricca, che ci consente di ammirare il lavoro di tanti artisti – da Severini a Palizzi, da Pascucci a Balestrieri, per citarne alcuni – che, attraversando fasi e stili anche diversi tra loro, rappresentano un patrimonio artistico significativo della pittura italiana a cavallo tra ‘800 e ‘900. Con questa mostra continuiamo ad investire in un’offerta culturale di Montepulciano sempre aggiornata e di qualità, che vede nel Museo Civico Pinacoteca Crociani uno dei centri culturali di riferimento della nostra città”, è il commento del Sindaco Michele Angiolini e dell’assessore alla cultura Lucia Musso.Le 70 opere sposte provengono dalla galleria pittorica della raccolta Bologna Buonsignori, donata alla Società di Esecutori di Pie Disposizioni da Luigi e Leopoldo Bologna Buonsignori. Sono presenti, tra gli altri, quadri di Gino Severini, Filippo Palizzi, Lionello Balestrieri, Angiolo Tommasi, Giuseppe Stuart, Giuseppe Viner, Aleardo Paolucci, Paride Pascucci. La mostra, attraverso settanta opere, fra pitture a olio, disegni e stampe, ripercorre uno spaccato della cultura figurativa italiana dall’Unità al secondo dopoguerra, e permette di conoscere le scelte collezionistiche dell’avvocato Bologna volte soprattutto a testimoniare l’attività di pittori operanti nelle terre a lui familiari della Val d’Orcia e della bassa Maremma, senza tuttavia trascurare l’arte nazionale. Presenti al taglio del nastro gli assessori del Comune di Montepulciano Lucia Musso (cultura), Beniamino Barbi (bilancio) e Monja Salvadori (attività produttive), il direttore del Museo Roberto Longi, curatore della mostra assieme alla prof.ssa Laura Martini e a Silvestra Bietoletti (quest’ultima assente), nonché il Rettore della Società di Esecutori di Pie Disposizioni, Biagio Lo Monaco, la storica dell’arte Ilaria Bichi Ruspoli, la presidente della ProLoco locale, Franca Salerno. Non ha potuto partecipare all’inaugurazione il Sindaco Michele Angiolini, per lievi motivi di salute. La mostra fa parte degli eventi che sostengono “Valdichiana 2026”, la candidatura della Valdichiana Senese a Capitale italiana della cultura 2026.