Monterchi : mozione consigliere regionale Veneri (Fdi), “la Regione si confronti con il Governo per mantenere la Madonna del Parto nel museo di Monterchi.  La Giunta toscana si ponga come mediatrice tra le parti per individuare ogni soluzione praticabile che salvaguardi l’opera, l’amministrazione comunale e la comunità di Monterchi”

La Regione si confronti con il Governo per mantenere la Madonna del Parto nel museo di Monterchi. La Giunta toscana si ponga come mediatrice tra le parti per individuare ogni soluzione praticabile che salvaguardi l’opera, l’amministrazione comunale e la comunità di Monterchi”. Lo chiede, con una mozione, il Consigliere  regionale di Fratelli d’Italia, Gabriele Veneri, componente della Commissione Cultura. “L’antico borgo medievale di Monterchi è meta di grande attrazione turistica, e l’amministrazione comunale di Monterchi si è adoperata e ha investito risorse per tutelare la conservazione della Madonna del Parto, accrescerne la visibilità, costruire un museo nell’ex scuola di Via Reglia in grado di ospitare il capolavoro e accogliere adeguatamente i flussi turistici provenienti da tutto il mondo -sottolinea Veneri– Senza dimenticare che della Chiesa di Santa Maria Momentana originale non resta niente, poiché è stata distrutta e ricostruita due volte in 3 secoli. Tale Chiesa, ad oggi circondata da un cimitero, non è una collocazione idonea per un’opera d’arte di così grande rilievo come la Madonna del Parto. Inoltre, la presenza di un museo, nel centro del paese e contenente un capolavoro di tale prestigio, ha dato a Monterchi un valore culturale importantissimo, così da richiamare numerosi turisti e dare notevole impulso all’indotto economico. Il museo, che custodisce l’affresco, ha permesso l’inserimento di Monterchi nei percorsi culturali dedicati a Piero della Francesca tra Sansepolcro ed Arezzo. Non secondario, poi, l’attaccamento della comunità al museo che rappresenta un simbolo culturale insostituibile per il territorio. Pochi mesi fa il Comune di Monterchi ha dotato l’opera di una nuova illuminazione. Lo spostamento costituirebbe un inutile spreco dì denaro pubblico e, sicuramente, avverrebbe in un periodo non breve durante il quale gli appassionati dì arte ed i turisti non potrebbero visitare l’opera, visti i tempi biblici con cui le decisioni vengono attuate in Italia”. “La diatriba in merito alla collocazione dell’affresco di Piero della Francesca va avanti da circa 30 anni, danneggiando tutti gli attori coinvolti ed in particolare l’amministrazione comunale di Monterchi e la comunità che vi abita. E’ necessario stabilire velocemente e definitivamente la collocazione della Madonna del Parto, una collocazione che sia idonea ed opportuna ad accogliere un’opera così di rilievo e valore culturale, e che sia capace di attrarre e ospitare i flussi turistici che ne conseguono” fa notare Veneri.  “La battaglia legale sulla collocazione dell’affresco, si innescò in seguito al restauro conservativo eseguito nel ‘92, in occasione del 500esimo anniversario della morte di Piero della Francesca. L’opera fu spostata per permettere il delicato intervento e da allora rimase in via della Reglia nelle ex scuole. A quel punto iniziarono una serie di procedimenti legali. Si aprì anche il contenzioso con il Ministero che spingeva per lo spostamento. Nel dicembre del 2015 il Comune di Monterchi fece ricorso nei confronti di due provvedimenti del Ministero dei beni culturali. Il Tar della Toscana ha rigettato il ricorso contro l’ipotesi di inscindibilità dell’opera con la cappella, ed il Consiglio di Stato ha confermato il parere del Tar secondo cui la Madonna del Parto va ricollocata negli spazi originali, ovvero nella chiesa di Santa Maria Momentana. Attualmente l’opera si trova ancora nella ex scuola elementare di via della Reglia, in un piccolo museo a lei dedicato”.