Perugia: in Umbria scatta “AGRI.SAFE”, il progetto di Confagricoltura e Inail per promuovere  la sicurezza sul lavoro in agricoltura,uno dei settori a maggior rischio infortunistico. Gli ultimi dati, relativi al 2023, evidenziano un fenomeno in crescita. Quasi 4 mila infortuni nel quinquennio 2018-22

Presentato  a Perugia l’avvio della collaborazione regionale tra Confagricoltura e Inail mirata a promuovere salute e sicurezza sul lavoro in agricoltura. L’agricoltura rappresenta storicamente uno dei settori trainanti dell’economia regionale e purtroppo uno di quelli a maggior rischio infortunistico sul lavoro. Nel quinquennio 2018-2022 a livello regionale si sono verificati in complesso quasi 4.000 infortuni sul lavoro di cui 11 mortali e ben 1.227 malattie professionali e andando ad analizzare i primi dati del 2023 possiamo constatare come il fenomeno sia in preoccupante crescita. Partendo da questo assunto, attraverso il progetto “Agri.Safe” Inail e Confagricoltura hanno siglato lo scorso 14 dicembre un accordo regionale per migliorare i livelli di sicurezza nel lavoro del settore dove l’evoluzione della tecnologia ha indubbiamente contribuito all’attenuazione dei rischi lavorativi ma considerata la gravità degli accadimenti infortunistici l’attenzione deve restare sempre alta. La collaborazione ha visto l’avvio della fase operativa che prevede nel corso del 2024 la realizzazione dei seguenti interventi a carattere prevenzionale:

  • individuazione dei nuovi rischi lavorativi legati all’utilizzo di macchine ed attrezzature 4.0.;
  • valutazione, gestione del rischio da lavoro insito nell’utilizzo di macchine digitalizzate e attrezzature con finalità 4.0.;
  • sviluppo e rilascio di istruzioni operative e modelli di pratica efficaci, per il corretto uso di macchine/attrezzi in agricoltura 4.0., fruibili in modo diretto, veloce, innovativo, sicuro, tramite i più diffusi moderni device.

Secondo Fabio Rossi, presidente Confagricoltura Umbria, “l’utilizzo di macchinari e attrezzature in agricoltura 4.0 è vero che migliorano i livelli di sicurezza nel lavoro ma è necessario tenere presente che i dipendenti sono per la maggioranza stranieri”. “É importante quindi la formazione – conclude Rossi – considerando che molti lavoratori, oltre a non avere coscienza della normativa sulla sicurezza necessitano anche di formazione linguistica. Al fine di mettere a regime gli adempimenti relativi alla formazione sulla sicurezza abbiamo così realizzato una App che potrà essere utilizzata dai datori di lavoro per monitorare i dipendenti della propria azienda”.