Piancastagnaio: dimissioni vicesindaco Enio Rossi; Gruppo Consiliare Progetto Comune,”chiediamo che lui ci dica  se le sue dimissioni sono dettate dal desiderio di affermare la sua dignità e libertà di uomo”

Dal gruppo consiliare “Progetto Comune” di Piancastagnaio riceviamo e pubblichiamo

“Questa mattina  è finalmente arrivata la notizia che, da mesi, continuava a circolare in maniera sempre più frequente: le dimissioni del Vicesindaco di Piancastagnaio Enio Rossi, amministratore da sette anni con pesanti deleghe quali Lavori Pubblici e Bilancio. Infatti, nelle sedute di giunta degli ultimi sei mesi abbiamo letto l’assenza, in moltissime occasioni, dell’allora Vicesindaco. Le motivazioni, stando al corpo dell’articolo, sono da ricondursi a “forti contrasti e incomprensioni con il Sindaco” e di questo certo non ci stupiamo considerata la dialettica spesso irrazionale e brutale di chi siede fra i banchi della maggioranza, ma di fronte ad eventi come questo non bastano frasi e giustificazioni generiche che nulla spiegano. Di quali dissidi stiamo parlando? Quali sono gli elementi alla base di questa decisione? Si tratta di problemi politici che investono il modo stesso di pensare il rapporto tra cittadini e Amministrazione? Enio Rossi condivide le critiche, almeno alcune, che noi di Progetto Comune abbiamo rivolto al modo di operare della giunta? Chiediamo a Enio Rossi che almeno lui la dica la verità una buona volta, se le sue dimissioni sono dettate, come speriamo, dal desiderio di affermare la sua dignità e libertà di uomo. La sua responsabilità è prima di tutto verso i cittadini e non verso un Sindaco. La Maggioranza (o almeno quello che rimane di essa) come intende organizzare deleghe di peso come quelle portate avanti da Enio Rossi? Che ne sarà della gestione di opere di grosse dimensioni, come il teleriscaldamento che ha già accumulato due anni di ritardo? Tutti questi ritardi c’entrano qualcosa con le dimissioni? Ci sono numerosi lavori pubblici in fase embrionale con un indebitamento stimato, come da approvazione DUP, che si avvicina ai 6 milioni di euro alla data della scadenza del prossimo mandato (2024). E non basta! Si intende rilanciare ancora! Da mesi affermiamo e anche oggi ripetiamo: attenzione a mettere troppa carne al fuoco, anche in relazione alle esigenze dei nostri cittadini, perché poi si brucia tutto. Non basta guardare all’oggi solo perché qualcuno che poi se ne andrà possa far bella figura, ma dobbiamo tutti avere a cuore anche quello che si lascia per il futuro, a prescindere da chi si troverà a gestire e amministrare risorse pubbliche. Capiamo la difficoltà della decisione, ne apprezziamo il coraggio ma ribadiamo che era questa l’ora. Enio Rossi ha intuito il “pericolo” all’orizzonte? Ci sono altri capaci di pensarlo nell’attuale Maggioranza, o di quel che resta di essa? “