Piancastagnaio: il 24 e il 25 agosto doppio incontro a “Rocca Libri” con Massimo Seriacopi e Salvatore Malizia

Un noto “dantista” come Massimo Seriacopi e lo psichiatra e psicoterapeuta Salvatore Malizia saranno protagonisti di due incontri nell’ambito di Rocca Libri, rispettivamente il 24 e il 25 agosto, al Convento di San Bartolomeo di Piancastagnaio. Questa antica struttura è il luogo ideale per parlare (ore 18, ingresso libero) di Ghino di Tacco con Massimo Seriacopi. Il docente universitario fiorentino terrà una lectio magistralis dal titolo eloquente: “Le braccia fiere di Ghino di Tacco nel mondo feroce di Dante”. L’appuntamento, organizzato dall’Assessorato alla cultura del Comune di Piancastagnaio è per le ore 18 del 24 agosto, nella storica struttura, ora aperta all’accoglienza e all’ospitalità di eventi pubblici (ingresso libero).  Massimo Seriacopi, la cui presenza è ormai abituale a Piancastagnaio, è docente di Lettere, vicedirettore della rivista “Letteratura Italiana Antica”, dottore di ricerca in Filologia dantesca e membro del Consiglio direttivo del Museo Casa di Dante di Firenze. È inoltre socio della Società Dantesca Italiana, autore di numerosi articoli danteschi su riviste italiane e internazionali, oltre che di numerosi volumi di studi danteschi e di edizioni critiche di commenti inediti. Oltre ad essere un “dantista” è a sua volta poeta. In questa veste ha vinto concorsi di poesia ad Assisi, Empoli e Firenze. Per chi lo desidera, c’è la possibilità di prenotare una cena a prezzo fisso, sempre al Convento San Bartolomeo (prenotazioni al 388 937 8801).Salvatore Malizia, romano, autore di apprezzati saggi sulla psicoanalisi e l’assessore alla cultura Roberta Sancasciani saranno protagonisti dell’incontro (ore 17,30) di venerdì 25, dedicato alla psicologia del profondo, con letture del gruppo culturale Angelo Ferrazzani. Si parlerà della scoperta dell’inconscio avvenuta con Freud e, a 120 anni di distanza, sui diversi modelli della mente improntati alle teorie psicanalitiche e su come l’istinto predatorio non sia mai cessato, con tutte le conseguenze nefaste, causa di nuove forme di sofferenza mentale, e non ultimo, di minaccia al futuro dell’ecumene.