Piancastagnaio: teleriscaldamento ; è sempre polemica . Le imprese interrogano il Comune sul loro mancato coinvolgimento. Sindaco Vagaggini: “Portare il calore ai cittadini dopo 30 anni è un dovere morale e istituzionale”. Per il primo cittadino occorre verificare i prezzi di allaccio

Di Marco Conti

Man mano che a Piancastagnaio si avvicina l’attivazione del servizio di teleriscaldamento da fonte geotermica (Lotto 1), sembra che il calore dell’impianto cominci già a salire per la temperatura degli animi cittadini ancor prima di raggiungere le abitazioni. Un paragone che, con voluta ironia, misura in qualche maniera una discussione dagli aspetti “popolari”, probabilmente inaspettata, proprio alla vigilia di una data attesa da decenni, in un artigianale che, alcuni anni fa, ha visto sul territorio alcune zone, industriali, agricole e abitative essere servite dal teleriscaldamento come quelle de “La Rota” e di Casa del Corto. Le 24 ore di cronaca locale su questa importante opera, raccontano, attraverso lettere reciproche rese note anche alla cittadinanza, un “botta e risposta” tra alcuni professionisti e aziende di Piancastagnaio (una ventina) possibili fornitrici di beni e servizi per l’importante opera e lo stesso Comune amiatino. Motivo? La contestazione da parte dei privati suddetti, firmatari di una lettera inviata al Comune e per conoscenza anche al Presidente di GES (società di gestione della rete di teleriscaldamento ndr), di non essere “stati contattati dall’Amministrazione Comunale per la richiesta di preventivi” relativi alle opere di allaccio dei potenziali utenti alla rete di teleriscaldamento. Contestazione che nasce e si sviluppa in queste ultime settimane, più o meno dalla metà di dicembre, quando il Comune, attraverso volantini e manifesti   informava i cittadini che, “in accordo con GES ”, di aver stimato un prezzo indicativo di allaccio tra i 1.200/1.400 Euro per un’abitazione “standard” di 100 mq e distante dalla rete primaria di 10 metri. A questi, va aggiunto l’importo per la sottostazione di scambio ( fornita da GES) pari a 1.500 Euro mentre, per la pratica relativa allo sconto in fattura del 50%, il costo del professionista asseveratore, è indicato in circa 1.000 Euro.il Comune sottolinea come gli utenti interessati a continuare a “comunque liberi di procedere” rivolgendosi alle “imprese/professionisti che ritengono più opportuni non essendo in alcun modo vincolante il rivolgersi alle imprese individuate da GES e ai relativi prezzari”.  Queste le premesse, le quali hanno suscitato la lettera dei privati  dov’è evidenziato il biasimo verso il Comune e sottolineato come, “nell’unica riunione organizzata dall’Amministrazione, fosse stato dichiarato che il teleriscaldamento sarebbe stata una grande opportunità di lavoro per professionisti e ditte del territorio, promettendo una collaborazione ed ulteriori incontri per far si che un’opera così importante fosse realizzata e gestita al meglio, con ricadute locali”. Nella lettera (Lettera Aziende Gennaio 2022 pag 1 e 2), vengono posti diversi quesiti all’Amministrazione Comunale. Riassumendo: come sia stato redatto l’elenco prezzi relativi agli allacci alla rete di teleriscaldamento; se sono comprensivi di fornitura e posa in opera; il perché il costo di opere che dovrebbero essere pubbliche siano poste a carico dei privati cittadini; il perché manchino le lavorazioni di alcune opere obbligatorie e prescritte dalla Regione; il perché non venga indicato la ditta che il Comune di Piancastagnaio ha scelto per conto di GES e che eseguirà le opere. Molte le domande rivolte al Comune ma anche “risentimento” da parte dei professionisti e delle ditte firmate della lettera che si impegnano a parte perché siano state messe da parte avvertendo un senso di sfiducia da parte dell’Amministrazione Comunale che “ci siamo strutturati” anche con ingenti investimenti, per essere pronti ed eseguire gli allacci alla rete del teleriscaldamento”. A tutto questo, dopo circa 24 ore, la risposta  dell’Amministrazione Comunale a firma del Sindaco Luigi Vagaggini in cui spiega il motivo delle scelte . Nel documento  l’Amministrazione Comunale sottolinea di essere “venuta in possesso dei primi trenta preventivi relativi ai costi di allaccio alla rete, presentati ai cittadini per il tramite di GES da alcune ditte locali”, tra cui alcune l ‘altro firmatarie della lettera di cui sopra. “Preso atto dell’elevato importo di detti preventivi la stessa Amministrazione ha inteso verificarne la congruità, interpellando, naturalmente, ditte, sia locali che operanti in altri comuni ove sono presenti reti di teleriscaldamento, diverse da quelle che avevano rimesso i primi preventivi”. Dall’indagine, scrive ancora il Comune, “è emerso che i primi prezzi praticati a Piancastagnaio risultavano essere circa il doppio di quelli proposti dalle nuove ditte interpellate” e, per questo, è stato “ritenuto opportuno formulare un prezzo di riferimento, al quale qualsiasi operatore economico […] può aderire”. In sostanza, si legge ancora è che “avere rilevato che nella nicchia di mercato relativa alla realizzazione degli allacci alla rete di teleriscaldamento si era venuta a una distorsione dei prezzi, probabilmente dovuto all’eccesso di domanda rispetto all’offerta, si è  voluto intervenire sia ampliando la platea delle ditte fornitrici che dando una corretta informazione agli utenti in merito ai prezzi da ritenere equi per la realizzazione degli interventi. Ciò non solo per consentire ai cittadini un immediato risparmio sul costo da sostenere, ma anche per mettere gli stessi al riparo da eventuali conseguenze di natura fiscale. Questa eventualità possibile, secondo l’Amministrazione Comunale, “nel caso di una successiva verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate sulla congruità dei prezzi applicati, con il rischio .La lettera del Comune puntualizza poi di non aver deciso chi eseguirà le opere in casa dei cittadini, scelta che “rimane un sacrosanto diritto di ogni singolo utente”, di aver indicato i prezzi che ritiene equi per gli interventi di allaccio e che GES ha avuto incarico di redigere un elenco dei fornitori che a tali prezzi si conformano, elenco nel quale l’Amministrazione sarebbe ben lieta di vedere inserito tutte le ditte locali. L’Amministrazione Comunale conclude evidenziando come abbia sempre inteso valorizzare le attività economiche locali, tant’è che anche i firmatari, sono stati individuati nel recente passato quali fornitori di beni e servizi per il Comune”. “ Credo che il tutelare i cittadini di Piancastagnaio a cui il Comune ha dato un servizio incredibile come il teleriscaldamento aspettato da 30 anni, sia un dovere morale e istituzionale di un sindaco. Vedremo cosa accadrà; Perché ci sarà ancora più attenzione e provvedimenti del caso ”, ha commentato il Sindaco Vagaggini.