Radicofani: domani 29 e domenica 30 luglio torna ‘La Posta Letteraria’, giunta alla quinta edizione. “L’aspettativa per questa edizione è provare a sorprendere con il nostro programma e di rimanere sorpresi noi dall’accoglienza del pubblico”, ha commentato  il vicepresidente dell’associazione organizzatrice “Pyramid”  Stefano Magi

Di Giulia Benocci

“La Posta Letteraria” torna  domani 29 e domenica 30 luglio nella suggestiva location del Bosco Isabella di Radicofani, che fa da cornice all’ormai festival, giunto alla sua quinta edizione. L’evento organizzato dall’associazione “Pyramid”, “è un primo piccolo traguardo, cinque anni dell’associazione e cinque anni in cui siamo cresciuti progressivamente in modo organizzativo – ha affermato il Vicepresidente Stefano Magi – ma è stata anche di sicuro un’esperienza personale. E’ molto appagante riconoscere l’interesse che sempre più persone riservano a questo festival. Ed è anche molto bello essere rimasti in amicizia con gli ospiti delle passate edizioni. Molti di loro si sono mostrati disponibili e curiosi verso questo progetto. Credo che influisca molto il fatto che siamo noi giovani ad aver ideato questo tipo di evento culturale”. “Pyramid” è un’associazione culturale, formata da ragazzi giovani e giovanissimi del paese, che ogni anno riescono a portare a Radicofani personaggi di grande spessore della scena culturale italiana e non solo. Il criterio per scegliere gli autori è poter provare a costruire un programma il più variegato possibile, che abbia un’identità, ma che  possa essere una tematica per tutti: gli argomenti spaziano tra saggistica, poesia, letteratura, cinema, musica e per la prima volta quest’anno anche un romanzo giallo internazionale, per riuscire a tastare tutti i gusti del pubblico, con il quale sta lentamente prendendo forma l’idea di costruire un festival dove ci sia uno scambio di idee anche molto ravvicinato tra l’autore e il pubblico e quindi contaminazione fra loro. “L’obiettivo è continuare a lavorare con una certa genuinità delle cose, senza imporre la cultura o senza imporci: credo che questo susciti curiosità nel pubblico che partecipa e nei ragazzi più giovani che stanno entrando a far parte dell’associazione – ha fatto presente il Presidente Edoardo Meloni –, continueremo su questa linea, facendo sì che sia una cosa piacevole di sana discussione e di interesse”. Il primo appuntamento con il festival è domani sabato 29 alle 16 con Ernesto Galli della Loggia (foto) che presenta “Otto vite italiane” edito da Marsilio, un saggio che riporta alla luce figure ed episodi decisivi e trascurati della nostra storia. Lo intervista Maurizio Boldrini. Dopodiché il programma prosegue con Marco Varvello, corrispondente dal Regno Unito per il Tg1 e scrittore: presenta “Londra anni Venti” edito da Bompiani. Lo intervista Simone Innocenti. Fino al ‘giallo’, alle 18, di Antonio Monda, scrittore, giornalista e già direttore artistico della Festa del cinema di Roma che parlerà del suo ultimo romanzo “Il numero è nulla” edito da Mondadori in cui l’autore continua il suo racconto su New York, metropoli dove vive e lavora. Lo intervista Federica Damiani.  La seconda giornata si apre sempre alle 16 con un incontro prima con Silvia Calamandrei e la sua autobiografia, “Attraverso lo specchio. Cina andate-ritorni” (Edizioni Storia e Letteratura): una bambina italiana vissuta in Cina che racconta i suoi rapporti con il paese ed i cambiamenti che ha avuto nel tempo. Poi un incontro su un saggio, “La guerra promessa: La contesa di Taiwan e il Grande Gioco dell’Indo-Pacifico” (Solferino), dell’inviato del Corriere della Sera Danilo Taino che ricostruisce un reportage dalla storia più antica della Cina a come si è evoluta in epoca moderna, riconoscendola come grande potenza mondiale. A seguire, Ferruccio Pinotti, cronista del Corriere della Sera, saggista e già consulente della Commissione Antimafia, presenta il suo ultimo libro di inchiesta “Attacco allo Stato. I misteri delle stragi del 1993 e il codice Matteo Messina Denaro” edito da Solferino, un racconto che scava a fondo sui protagonisti di quella tragica stagione. Lo intervista Antonio Ferrari. L’incontro finale è alle 18 con Gino Castaldo, critico musicale e autore del programma Back2Back in onda su Rai Radio 2, che con il libro “Il cielo bruciava di stelle. La stagione magica dei cantautori italiani” edito da Mondadori omaggerà il mondo del cantautorato italiano, Dalla, De Andrè, De Gregori, Guccini, Battiato, Rino Gaetano e molti altri, con una presentazione- spettacolo in cui lui ne racconterà la storia e l’analisi dei pezzi, attraverso un appassionato storytelling intervallato dai pezzi dei grandi autori della musica italiana, in un momento di unione e di festa tra il palco e il pubblico.Il lavoro certosino che conducono i ragazzi per organizzare il programma del festival sempre più vasto non si ferma mai, “finita un’edizione, iniziamo subito a preparare la successiva” , sottolineano gli organizzatori.  “L’aspettativa di questa edizione è cercare di sorprendere con il nostro programma e di rimanere sorpresi noi dall’accoglienza del pubblico – ha dichiarato  sempre il vicepresidente –, penso possa essere lo stimolo maggiore per continuare a lavorare a questo festival a cui teniamo molto e per cui abbiamo molte idee anche di ampliamento per il futuro”.