Radicofani: il  30 e 31 luglio torna ‘La Posta Letteraria’, giunta alla quarta edizione , nella location del Bosco Isabella. Tra gli ospiti di spicco anche i nomi di Michele Serra e Antonio Padellaro

Di Giulia Benocci

Nella suggestiva location del Bosco Isabella di Radicofani, il 30 e 31 luglio prossimi ,torna “La Posta Letteraria” giunta alla sua quarta edizione. L’evento organizzato dall’associazione ‘Pyramid’: ragazzi giovanissimi che ogni anno riescono a portare a Radicofani personaggi di grande spessore della scena culturale italiana; tra gli ospiti di quest’anno spiccano anche i nomi di Michele Serra e Antonio Padellaro (foto). “Il Bosco Isabella, affascina tutti, è un posto particolare e un po’ insolito per questo tipo di eventi, si può dire quasi bucolico ed è più affascinante presentare lì un libro piuttosto che una classica sala per conferenze – ha dichiarato il Presidente dell’associazione Edoardo Meloni –. Il bosco dà l’idea di relax e quando lo abbiamo pensato come location, volevamo infondere proprio questo senso di relax sia agli ospiti che al pubblico, si crea come un salotto ma in un ambiente naturale. Inoltre il nome della nostra associazione richiama quello che è uno dei simboli del bosco, la piramide, quindi è un luogo caro in cui fare i nostri eventi”. La manifestazione sta crescendo di anno in anno per delineare una sua identità ben precisa, sempre più strutturato e dettagliato, tanto che i ragazzi è da gennaio che stanno preparando il tutto per fare di un piccolo paese della Val d’Orcia come Radicofani, un grande laboratorio culturale che cerca di promuovere i libri e la cultura. Quest’anno il Festival è patrocinano oltre che dal Comune di Radicofani, sempre presente, anche dal Ministero della Cultura, dalla Regione Toscana e da Il Parco della Val d’Orcia.  “Ci teniamo  ad accrescere la qualità degli ospiti e curare i vari dettagli – ha ribadito il Vicepresidente Stefano Magi –;abbiamo nomi importanti tra cui Michele Serra, Antonio Padellaro, ma tornano anche vecchi amici come Sergio Rizzo e anche la varietà dei libri presentati è notevole: si tratteranno molti temi, tra cui anche di cinema con un libro su Sergio Leone”. Il primo libro che verrà presentato è di Simone Innocenti, un giornalista de “Il Corriere”, il quale ha scritto un romanzo, “L’anno capovolto”.Successivamente interverrà Sergio Rizzo che torna nel ruolo di ospite per presentare il suo nuovo libro, dopo che l’anno scorso è intervenuto nel ruolo di intervistatore per presentare Rino Rappuoli. Il libro è un’inchiesta sul potere della magistratura in Italia dal titolo “Potere assoluto: i cento magistrati che comandano in Italia”. Per concludere la prima giornata sarà presente Michele Serra, il quale presenterà un romanzo, stile graphic novel a fumetti, “Osso.Anche i cani sognano”, edito da Feltrinelli. La domenica si aprirà con Lorenza Foschini, una giornalista, RAI per presentare un libro indagine su Renato Caccioppoli, un matematico napoletano con una carriera straordinaria, intitolato “L’attrito della vita”.Di seguito un omaggio a Sergio Leone con un libro di Piero Negri Scaglione “Che hai fatto in tutti questi anni. Sergio Leone e l’avventura di ‘C’era una volta in America”, ripercorre i quasi 30 anni che il regista ci ha messo per scrivere la sceneggiatura del film.Sarà intervistato da Giancarlo Governi, amico di lunga data di Leone che  ha collaborato con lui. Per il gran finale del festival sarà ospite Padellaro, ex direttore de “l’Unità”, tra i fondatori de “Il Fatto Quotidiano”, presenta “7 cose di cui vergognarsi. Ora e allora”, un saggio che ripercorre le tappe clou degli ultimi anni di storia della politica italiana ed è presentato dal capo redattore  della ‘Nazione’ di Siena Pino Di Blasi. “Volevamo un programma vasto e di alta qualità, con l’obiettivo di far conoscere tramite questo festival il paese, il bosco Isabella e la nostra storia. Alcuni degli ospiti ormai sono amici del Festival, con noi da più edizioni e affezionati all’iniziativa che un gruppo di ragazzi giovanissimiriescono a portare avanti da ormai 4 anni – ha affermato ancora il Vice presidente –.  Rimane sempre un bel rapporto, un’amicizia con i nostri ospiti, ed è la cosa che volevamo noi quando inizialmente abbiamo pensato di creare questo festival: una cosa informale ma di valore. I vari autori talvolta ritornano per presentare nuovi libri o come intervistatori, e chiunque dei nostri ospiti rimane affascinato dal paese e dalbosco”.

La Val d’Orcia come territorio si presta benissimo a manifestazioni del genere, un territorio che per la sua storia, ha sempre visto grandi letterati e uomini di cultura transitare e soggiornare a Radicofani presso la Posta Medicea, da cui il nome del festival, per omaggiare e ricordare  cosa era stato quel luogo per la piccola cittadina e per personaggi di spessore che sceglievano di soggiornare in questo affascinante luogo. L’evento dopo solo 4 anni inizia ad avere la sua notorietà, il suo spazio e le persone seguono sempre di più la pagina con un pubblico interessato, da qui l’idea degli organizzatori di pensare anche ad altri incontri, piccoli eventi in inverno che facciano sempre parte de ‘La Posta Letteraria’. “Ci auguriamo che tornino coloro che ci vengono a trovare ogni anno e speriamo di vedere tante nuove facce di coloro che si sono incuriositi del festival – ha concluso il Presidente Meloni –.Noi siamo soddisfatti e non ci arrendiamo per accrescere sempre di più il programma e la qualità dell’evento e degli ospiti”.