San Casciano dei Bagni: i bronzi rinvenuti nel ‘Santuario ritrovato’ hanno lasciato Roma dove erano esposti al Quirinale e sono stati portati al Museo Archeologico di Napoli
I bronzi rinvenuti nel ‘Santuario ritrovato’ di San Casciano dei Bagni hanno lasciato Roma, dove erano stati esposti al Quirinale, e sono arrivati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli scortati dalle funzionarie della Soprintendenza di Siena, Arezzo e Grosseto Ada Salvi e Gabriella Carpentiero. Durante le varie campagne di scavo nell’area del “Bagno Grande” a San Casciano dei Bagni, nel 2022, è avvenuta infatti l’importante scoperta del deposito etrusco-romano di statue in bronzo proprio nelle acque termali del bagno, poi esposte l’anno scorso al Palazzo del Quirinale a Roma. Nel 2023 dallo stesso santuario è riemersa anche una statua di Apollo in marmo. Un luogo questo molto importante perché i reperti parlano di convivenza di lingue e culture diverse che trovano nella vasca sacra del tempio del “Bagno Grande” il loro centro di ritualità permanente. Tra l’altro Il Ministero dell’Università ha finanziato un progetto con 3.000.000 di euro in cinque anni per la costituzione di un Centro di Archeologia per le Diversità e le Mobilità preromane presso l’Università per Stranieri di Siena che vede coinvolto anche il Comune di San Casciano dei Bagni. La sindaca Agnese Carletti precisò allora che nel comune sarà attivata la sede universitaria in ambito archeologico, oltre ad un laboratorio permanente legato allo scavo del ‘Santuario Ritrovato’ e una foresteria per studenti da tutto il mondo per incentivare percorsi internazionali di ricerca e mobilità senza dimenticare l’“archeologia civica”, ovvero il coinvolgimento attivo della cittadinanza, così come è stato fatto sin dalle campagne di scavo del 2019. Inoltre a San Casciano dei Bagni nasceranno anche un museo, già finanziato dal Ministero della Cultura, che ospiterà le statue e un parco archeologico “Questi siti – sottolineò sempre la prima cittadina – potranno essere per noi un vero e proprio motore di sviluppo che andrà ad aggiungersi alla già entusiasmante presenza dei giovani archeologi provenienti da tutto il mondo che ripopolano il paese ormai per molti mesi all’anno”.