San Casciano dei Bagni : sindaca Agnese Carletti , “ nella cittadina sarà attivata  una sede universitaria in ambito archeologico legato allo scavo del ‘Santuario Ritrovato’ e  come proiezione dell’Università per Stranieri di Siena”

Un giovane togato riemerge durante la scoperta di un deposito votivo negli scavi di San Casciano dei Bagni, 8 novembre 2022. ANSA/ JACOPO TABOLLI ++HO – NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

Il Ministero dell’Università ha finanziato un progetto  con 3.000.000 di euro in cinque anni  per la costituzione di un Centro di Archeologia per le Diversità e le Mobilità preromane presso l’Università per Stranieri di Siena che vede coinvolto anche il Comune di San Casciano dei Bagni. A confermarlo la sindaca Agnese Carletti precisando quindi che nel comune “ sarà attivata la sede universitaria in ambito archeologico, oltre ad un laboratorio permanente legato allo scavo del ‘Santuario Ritrovato’ e  una foresteria per studenti da tutto il mondo  per incentivare percorsi internazionali di ricerca e mobilità  senza dimenticare l’“archeologia civica”, ovvero il coinvolgimento attivo della cittadinanza, così come è stato fatto sin dalle campagne di scavo del 2019. Il Comune di San Casciano dei Bagni, in collaborazione con il Centro di Archeologia per le Diversità e le Mobilità preromane (CADMO) dell’Università per Stranieri di Siena, ha organizzato la prima presentazione pubblica del progetto per venerdì 29 dicembre alle ore 16.30, presso la “Casina delle Rose”, Località Terme , a San Casciano dei Bagni. Più che soddisfatta  Agnese Carletti,  ha anche precisato che il finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca, tramite il Consiglio Nazionale delle Ricerche, dedicato alla nascita del Centro CADMO all’interno dell’Università per Stranieri di Siena, prevede quattro azioni principali. La prima è dedicata alla nascita di una sede dell’Università presso San Casciano dei Bagni: “una proiezione dell’Ateneo per Stranieri di Siena sul territorio della provincia, con un laboratorio permanente legato allo scavo e una foresteria che accolga studiosi e studiose che partecipano alle attività di ricerca, ma anche per le famiglie, quando molto spesso la ricerca archeologica è profondamente impari proprio per le difficoltà legate all’accoglienza dei bambini di chi fa ricerca sui cantieri di scavo. La seconda azione sarà dedicata ad incentivare percorsi internazionali di ricerca, di mobilità, per archeologi stranieri che verranno a studiare e a portare avanti i loro progetti connessi con le attività del Centro CADMO nell’Hub di Ricerca di San Casciano dei Bagni. Si tratta di un programma innovativo di Visiting Fellowship volto a fare del Centro un vero incubatore di ricerca internazionale. La terza azione sarà dedicata alle applicazioni multidisciplinari di analisi su scavo (dalle acque termali all’ambiente dell’antichità). La quarta azione recupera la centralità dell’“archeologia civica” così come vissuta a San Casciano dei Bagni fin dall’inizio dello scavo nel 2019. L’obiettivo è quello di consolidare il legame tra la conoscenza e la società in cui si svolge il progetto, fornendo alle comunità locali approcci pratici e politici alla conservazione di beni culturali e paesaggi e all’abitare.”.Il Centro CADMO è nato attorno all’esperienza dello scavo archeologico di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, diretto da Jacopo Tabolli, dell’Università per Stranieri di Siena, il cui scavo è stato concesso dal Ministero della Cultura al Comune di San Casciano dei Bagni. Qui nell’area del “Bagno Grande”, nel 2022, è avvenuta l’importante scoperta del deposito etrusco-romano di statue in bronzo proprio nelle acque termali del bagno, poi esposte quest’anno al Palazzo del Quirinale a Roma; nel 2023 dallo stesso santuario è riemersa anche una statua di Apollo in marmo. Un luogo questo molto importante perché i reperti parlano di convivenza di lingue e culture diverse che trovano nella vasca sacra del tempio del “Bagno Grande” il loro centro di ritualità permanente.