San Miniato :Michele Boscagli confermato presidente dell’Associazione nazionale Città del tartufo

Michele Boscagli è stato riconfermato presidente dell’Associazione nazionale Città del tartufo durante l’assemblea annuale dei soci che si è svolta a San Miniato (Pi), in occasione dell’inaugurazione del MuTart, il Museo del tartufo delle Colline Sanminiatesi. Nella prestigiosa cornice di Palazzo Grifoni, i soci presenti, che hanno anche riconfermato l’Ufficio di presidenza, hanno stabilito assetti associativi e organizzazione che caratterizzeranno l’attività lavorativa fino alla primavera del 2025. Una conferma, dunque, a vantaggio della continuità ma con una rinnovata spinta propulsiva. Durante l’incontro sono state definite le linee guida per un 2024 “denso di occasioni lavorative, progetti e manifestazioni – ha commentato Boscagli – che vedrà protagoniste le Città in un percorso di affermazione del mondo del Tartufo in una visione istituzionale, unica portatrice di interessi generali”. Occasioni turistiche e promozionali da una parte e attenzione all’aspetto normativo, sempre ritenuto centrale da Anct, dall’altra. Durante l’incontro, infatti, viste anche le richieste avanzate al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in data recentissima, sono state ribadite azioni di stimolo costruttivo per la riattivazione del Tavolo di Filiera e la riproposizione di una nuova Legge nazionale sulla Tartuficoltura anche mettendo a confronto le proposte già avanzate, “inquadrando tali scelte strategiche – ha spiegato Boscagli – come soluzione a una stagnazione legislativa e programmatica che favorisce spregiudicati operatori di settore poco interessati a tematiche di importanza universale come la salvaguardia ambientale, il mantenimento della biodiversità italiana, il contrasto ai cambiamenti climatici, le regole commerciali a vantaggio del consumatore e a tutte le azioni che si renderebbero necessarie alla rigenerazione della produzione tartuficola autoctona. Trascurando la visione integrata di una filiera complessa, infatti, si finisce per avvantaggiare un discutibile commercio di prodotti esteri, dati alla mano ormai noti, nobilitati da un bizzarro Made in Italy”. Nel solco e a sostegno di una più complessa azione di tutela del consumatore è stato sottoposto all’attenzione dei soci una bozza di disciplinare di qualità per le mostre mercato che ogni anno vengono promosse e realizzate nei territori associati che potranno, una volta licenziato nella forma definitiva, aderire volontariamente alla sua applicazione.