Santa Fiora : il 26 febbraio si festeggia il ‘Carnevale Morto’ a Marroneto

Di Luca Matteoni

È in programma sabato 26 febbraio la tradizionale festa del “Carnevale Morto” a Marroneto, nel comune di Santa Fiora. L’appuntamento è a partire dalle ore 16 in piazza Padella. “Si tratta di una festa davvero particolare che affonda le sue radici nel passato ed ha un forte valore simbolico: – sottolinea l’assessore al Turismo del Comune di Santa Fiora, Azzurra Radicchi – il carnevale muore per lasciare spazio alla Quaresima. La messa in scena di un funerale giocoso e satirico segna la fine degli eccessi della festa per entrare nel rigore del periodo di penitenza quaresimale. Un plauso a tutta la comunità di Marroneto per aver mantenuto in vita questa ricorrenza che è parte integrante dell’identità del territorio”. Ma ecco come si svolge l’evento: i personaggi della storia si riuniscono in piazza Padella alle 16 per fare festa. Il Carnevale, interpretato da un giovane ben vestito, si diverte con la sua combriccola di amici, tra i quali il Gaudente. Ai bordi girano i gobbi, vestiti di stracci logori, che rappresentano la parte più umile del popolo. Il chiassoso corteo si sposta attraverso via della Sabbia, fino a piazza Renaiolo per poi tornare in piazza Padella, dove la festa prosegue fino a quando il Carnevale comincia a sentirsi male e cade a terra agonizzante. A nulla serve l’intervento del dottore: Carnevale è morto. Da qui inizia la farsa tragicomica: l’amico Gaudente si dispera, piange, urla; il prete dà l’estrema unzione e il notaio legge il testamento del Carnevale. Un testamento in cui spesso si fa riferimento ai fatti della vita politica e sociale del paese. Subito dopo inizia il rito del ballo dei gobbi, con i loro grotteschi vestiti, piangono e si disperano intorno al povero Carnevale che, a questo punto, sostituito da un fantoccio, viene adagiato in una bara e portato in giro in una goliardica marcia funebre. Infine, il fantoccio del Carnevale viene bruciato nella piazza.