Sarteano: annullata Giostra del Saracino del 15 agosto. Rimane la volontà di correre a settembre, ma solo se decadranno i vincoli covid  che, ora, permetterebbero una presenza di appena 500 persone  a sedere contro le 1300 delle edizioni precedenti e  l’azzeramento di quelle in piedi. Mancherebbero quindi  il calore e l’atmosfera della manifestazione storica

La Giostra del Saracino è tale se senza limitazioni. Questa la sintesi delle tre serate di serrato confronto fra i vertici dell’associazione Giostra, le cinque Contrade e il Comune di Sarteano che non cedono all’idea di una manifestazione limitata nei numeri e nel clamore dei contradaioli a causa dei vincoli normativi imposti dal covid e annunciano l’annullamento dell’edizione del 15 di agosto, sperando che le condizioni sanitarie permettano di tornare a correre già da settembre.  “La nostra è una festa di piazza, – commenta il Presidente della Giostra Gianfranco Paolini – di gioia e di spensieratezza. Ho colto negli incontri che ci hanno portato a questa difficile decisione che una parte preponderante del popolo delle contrade non si sentiva in animo di scendere in piazza con questo spirito. L’associazione è un ente aggregativo, dove siamo tutti volontari pur nei diversi ruoli e le decisioni devono essere assunte con la rappresentatività di chi compone il Consiglio, più che mai in un momento in cui la popolazione delle contrade e di tutto il paese sono reduci da momenti dolorosi e complessi. Abbiamo, come giusto, ascoltato la voce di questo popolo ed assunto questa decisione con la ferma volontà di tornare quanto prima a correre, se le cose lo permetteranno fin da settembre.”. Il Consiglio, che si è tenuto ieri sera, in presenza ma all’aperto, nelle tribune del campo sportivo Alberto Salvadori si è a lungo confrontato anche sulle attuali normative relative al distanziamento sociale che permetterebbero una presenza di pubblico non superiore alle 500 persone a sedere contro le 1300 circa delle edizioni pre covid, alle quali si sommavano i posti in piedi, completamente azzerati, invece, dalle norme attualmente in vigore. A risentirne sarebbe, in primis, il calore e l’atmosfera della manifestazione storica che, senza il tifo e gli applausi del pubblico a sottolineare la maestosità del corteo e le gesta dei giostratori, tamburini e sbandieratori, perderebbe quello che è il principale ingrediente della festa sarteanese.A questa riflessione si sommano quelle sulla difficoltà di mettere in moto un cantiere di allestimento del campo di gara ad esclusiva opera di volontari con il timore e le preoccupazioni legate al contagio.  Ma la volontà di rendere giustizia alla festa più sentita dai sarteanesi oltre che la più longeva e che maggiormente caratterizza Sarteano è palpabile e ben presente in ognuno dei protagonisti delle decisioni maturate nelle sere di confronto a partire dai Capitani e dai Rappresentati di Contrada e tutti i membri del Comitato. “Il covid ha fermato momentaneamente la gara, conclude il sindaco Francesco Landi – ma non la Giostra che, nonostante le limitazioni, grazie anche al lavoro di tanti giovani, non ha rinunciato a organizzare spettacoli, a condurre ricerche storiche sulle secolari radici dell’evento, a nominare i componenti della “Commissione Giudicante” e della “Commissione Storica” fino all’importantissima operazione di inserimento dell’associazione nell’elenco dei soggetti destinatari del 5 per mille. Tuttavia l’obiettivo comune è tornare in piazza, sul tufo e al più presto, non appena potremo farlo e, speriamo, già da settembre come altre cittadine sedi di giochi storici stanno ipotizzando, con la necessaria tranquillità per festeggiare nella degna maniera i 40 anni dalla storica ripresa dell’evento risalente al 1982 e, insieme, il ritorno alla normalità”.