Siena : Aldo Mondino, sempre aperta la grande mostra al Santa Maria della Scala
Sempre aperta durante le festività e i ponti la grande mostra dedicata ad Aldo Mondino “Start. Un incessante inizio”, a cura di Vittoria Coen, che vede al Santa Maria della Scala di Siena una selezione di opere che rappresenta un’occasione unica per ritrovare o riscoprire un protagonista dell’arte contemporanea in grado di stupire con opere così diverse tra loro ma accomunate dalla curiosità verso il Mondo che ha pervaso la vita del maestro torinese. L’esposizione, così come l’intero complesso museale, sarà infatti visitabile il 25 Aprile e Primo Maggio, dando così l’occasione ai visitatori di approfittare delle feste per conoscere da vicino i capolavori del maestro torinese: oltre trenta opere racchiuse in un periodo che va dagli anni Ottanta fino agli anni Duemila. Una mostra da non perdere che racconta la ricerca artistica di Mondino attraverso l’uso di tecniche e materiali diversi: dal ferro al bronzo fino ad approdare alla pittura ad olio su linoleum. Le opere, provenienti da gallerie e collezioni private, variano non sono nello stile ma anche nei soggetti che guardano all’Oriente, al Nord Africa, all’India, alla tradizione ebraica e fanno comparire sulla scena dervisci, sultani, rabbini fino a popolazioni di origine subsahariana. Un racconto intenso che si apre con un omaggio alla città del Palio a cui è dedicata “Siena”, un grande dittico del 1991 che immortala con gli occhi di Mondino il momento della partenza della corsa. Nelle grandi sale del VI livello di Palazzo Squarcialupi ci si imbatte poi in donne algerine, ebrei di Costantina, mercanti e mangiafuoco che ci portano in un mondo e in abitudini di vita completamente diverse dalle nostre. Particolarmente suggestiva la parte della mostra dedicata ai dervisci che danzano in una preghiera collettiva che li porta a levitare nell’aria, in un abbraccio ideale avvolto dalla spiritualità, accanto ai rabbini, i maestri, i saggi, che tanto hanno affascinato l’artista. Ma l’ecletticità e la continua sperimentazione di Mondino vanno anche oltre i luoghi come, ad esempio, accade nel caso di “Iniziazione” una scultura in bronzo di un pesce che cammina su lunghe gambe.