Siena: consigliere comunale Valentini (Pd) critica decisione amministrazione comunale di affidare a Società Siena Parcheggi (denominata Sigerico) i servizi di gestione del Santa Maria della Scala, “lasceranno solo macerie. E’ un soggetto che non sa nulla del nuovo mestiere ma a cui brillano gli occhi per la quantità di assunzioni ed incarichi che potrà dare”

Dal consigliere comunale del Pd di Siena Bruno Valentini riceviamo e pubblichiamo

“Lasceranno solo macerie. L’ennesima decisione improvvida dell’attuale Amministrazione Comunale riguarda il Santa Maria della Scala. Dopo aver snaturato Siena Parcheggi, fatta diventare una società tentacolare che avrà le mani in pasta dappertutto, è ad essa (denominata Sigerico) che saranno affidati i servizi di gestione del Santa Maria della Scala. Invece di rivolgersi al mercato nazionale delle società specializzate nella gestione di musei e siti culturali, a cui si affidano tutte le grandi città italiane, il Comune di Siena vuole fare da sè, appoggiandosi ad un soggetto che non sa nulla del nuovo mestiere ma a cui brillano gli occhi per la quantità di assunzioni ed incarichi che potrà dare. Per giustificare la scelta di rinunciare alla gara pubblica, hanno cercato di giocare coi numeri, tentando di dimostrare una presunta convenienza economica. Ma la previsione di incassi futuri su cui hanno basato il budget è superiore agli incassi 2019, cioè all’epoca pre-Covid. Hanno stimato costi del personale per 26 unità quando finora erano impiegati circa il doppio degli addetti, considerando tutti i servizi. Infatti nella delibera che verrà discussa nel Consiglio Comunale del 30 dicembre ci sono servizi (e relativo personale) che non verranno affidati alla società Sigerico. Innanzitutto l’attività di bookshop, che si vorrebbe attribuire alle “librerie cittadine”, senza spiegare con quali procedure e con quali royalty. In secondo luogo, il bar/cafeteria, per il quale si promettono fantomatiche “soluzioni innovative”. Infine i servizi di incoming turistico, la programmazione mostre, la promozione e le visite guidate che dovrebbero essere assorbiti dalla neonata Fondazione, con costi che ricadranno indirettamente sulle casse comunali. Ci sarà anche da vedere quali garanzie verranno fornite ai sindacati relativamente alla sorte dei dipendenti che verranno licenziati ad inizio 2022 con la cessazione della precedente concessione. La Giunta De Mossi non sta mettendo in atto nessuna efficace programmazione per il Santa Maria della Scala e si è limitata a confezionare un modello suggestivo ma vuoto, perchè la Fondazione SMS non ha dotazione economica, non ha partner finanziatori, non ha un progetto. Non casualmente, nella relazione tecnica che accompagna la delibera si legge l’esortazione a monitorare costantemente l’andamento delle entrate e dei costi reali, per mantenere l’equilibrio economico della gestione. Perchè qui sta il punto chiave: da una gestione esterna che ha efficacemente promosso il Santa Maria della Scala assumendosi ogni rischio finanziario, si passa ad una gestione interna senza competenza alcuna esponendo il bilancio comunale a ricadute negative molto probabili.”