Siena: elezioni comunali ; ‘SiamoSiena’ saluta e ringrazia il Sindaco Luigi De Mossi rispettando “la sua decisione di non ripresentarsi alle prossime elezioni comunali”

Il sodalizio civico-politico ‘SiamoSiena’, in piena unità d’intenti con il gruppo consiliare, saluta e ringrazia il Sindaco della città avv. Luigi De Mossi.  “Lo saluta con onore- sottolinea una nota – per aver fatto entrare SIENA nella Storia di questo secondo dopoguerra. La nostra  città , dominata in tutte le sue espressioni pubbliche e private, in tutte le sue antiche vocazioni , in primis quella bancaria e finanziaria da un solo ‘partito-sistema’ : il  partito comunista, declinato, dopo l’abbattimento del muro di Berlino nelle varie sigle che poco o  nulla hanno tolto alla vecchia sostanza leninista, quella stessa sostanza che considera gli avversari non soggetti da contrastare sulle idee ma nemici da annientare! Grazie a Luigi De Mossi e al popolo di Siena nel 2018 è stato abbattuto quel “muro di Berlino” e ancora oggi il PD è furente e rabbioso per una sconfitta, lo ripetiamo, storica proprio nel fortino del potere bancario, universitario e sportivo: una Waterloo per l’ex sindaco di Monteriggioni e poi replicante nel palazzo senese che ancora parla come se nulla fosse accaduto. L’amministrazione guidata da Luigi De Mossi – certamente con alcune scosse di assestamento fisiologiche per un tale cambiamento –  ha fatto sintesi con  tutti i partiti del centrodestra e con le forze civiche – quest’ultime determinanti per la vittoria- conseguendo risultati tangibili e riscoprendo una SIENA con nuova forza e nuovo orgoglio per la  ripartenza da protagonista nella Regione e nel Paese. Il primo importante solco è stato tracciato, ora è indispensabile continuare per un cambiamento forte che lasci alle spalle ogni scoria di un passato da consegnare alle cronache. Non avremmo voluto polemizzare direttamente con una forza politica dell’opposizione ma leggere certe dichiarazioni da parte di un personaggio che dovrebbe appartenere all’archeologia della politica senese  grida giustizia anche per ristabilire un minimo equilibrio di verità e per rispetto del popolo di Siena che ha buona memoria. Ricordiamo a questo politico di lungo corso dai canuti capelli già dirigente del partito comunista e oggi esponente di primo piano del partito democratico, che dovrebbe chiedere scusa alla città e ai Senesi per il dissesto della nostra Banca e della Fondazione, guidate a tutti i livelli da uomini del suo partito; che dovrebbe chiedere scusa per il disastro dei bilanci del Comune di Siena per il quale la Corte dei Conti aveva predisposto una formulazione di ‘pre-dissesto’ con tutte le conseguenze del caso. Le sue dichiarazioni se non fossero offensive per la gente di Siena, per i lavoratori, per i giovani in cerca di occupazione avrebbero aspetti di comicità; utilizza questo “smemorato di Collegno” le parole incapacità e fallimento e fa bene, ma sbaglia indirizzo;  non è quello della giunta De Mossi -che ci ha liberati da un passato catastrofico, deve usare queste parole per i suoi compagni, esponenti della consorteria bancaria, che hanno permesso il saccheggio del grande tesoro senese non solo sul piano economico ma anche sul piano sociale e morale. Purtroppo per lui abbiamo buona memoria. Chieda scusa e taccia”