Siena: il 24 aprile presentazione del libro di Bartolomeo Carli Piccolomini,’Trattato del perfetto cancelliere e altri scritti’

Mercoledì 24 aprile alle 17.30 nella Sala degli Intronati di  Palazzo Patrizi a Siena Mario Ascheri e Francesco Bausi presentano il libro di Bartolomeo Carli Piccolomini, Trattato del perfetto cancelliere e altri scritti, Torino, Nino Aragno Editore, 2022. Bartolomeo nacque a Siena nel 1503 da una delle famiglie più in vista della città, il ramo Carli dei Piccolomini. In gioventù ebbe un’educazione di eccezione: Francesco da Foligno e Pietro Marino sono stati suoi maestri di lingua e Bernardino Bellanti di greco; inoltre, studiò anche storia, astrologia, cosmografia, matematica, musica e pittura e si dedicò alla filosofia avendo per insegnante Antonio Cataneo. Quando arrivò a Siena Aonio Paleario, che aprì una scuola di studi umanistici, Bartolomeo divenne subito suo allevo. Il Carli figura fra i primi riportati negli elenchi degli ascritti all’Accademia degli Intronati, con il nome di Attaccato. Carli Piccolomini ricoprì la carica di Cancelliere della Repubblica, ad interim per un bimestre nel 1525 e poi per tutto il 1529 e furono molti altri gli incarichi pubblici che gli furono affidati nel corso di quegli anni. I due libri del Trattato del perfetto cancelliere riportano quello che è il pensiero del Carli Piccolomini relativamente alla funzione di questo funzionario chiave nella vita politica di uno Stato rinascimentale; oltre alle interessanti ed originali osservazioni sulla figura del Segretario di una Repubblica e sulle sue funzioni, il trattato presenta un sistema di annotazioni linguistico-filologiche che ci riportano direttamente all’ambiente dell’Accademia degli Intronati. Parlando dell’eloquenza Bartolomeo fa un’interessante riferimento al suo più famoso collega fiorentino: “In tale esercitio si faranno gli huomini esperti di molte cose, maneggiandone infinite, come ha fatto Nicolo Machiavelli nella Fiorentina Segretaria, con haversi acquistata una varia e longa notizia, un profondo e raro discorso delle cose del mondo, onde son nate l’o­pere sue sì pregiate”. Il volume non pubblica soltanto il Trattato, ma contiene anche altri scritti in volgare del Carli Piccolomini, dai quali emerge anche la conoscenza dell’ambiente riformatore dall’opera di Valdès alle predicazioni del suo concittadino Bernardino Ochino.