Siena: il gruppo consiliare del Pd  affronta il tema dei ragazzi a casa con la ripresa dei lavori e le scuole chiuse e propone un servizio domiciliare per la ‘famiglie fragili’

Una delle tante questioni che ora assilla i genitori e le famiglie è come seguire i ragazzi con la ripresa dei lavori e le scuole chiuse, ma con la didattica ancora attiva; poi, con le attività estive che probabilmente rimarranno sospese ed una mobilità limitata, soprattutto, se perdura l’isolamento sociale per gli over 65, pilastro del welfare anche nella Città. Questa è una riflessione del gruppo consiliare del Pd di Siena secondo cui “non si tratta semplicemente di chi “guarda i ragazzi”, ma di chi li cura in sicurezza, là dove in famiglia non si conciliano le condizioni per seguirli. La risposta è complessa, perché il progetto ha bisogno di risorse e professionalità che diano garanzia alle famiglie, nelle proprie case.”. Secondo il Pd il Comune può farsi promotore e garante di questo progetto costruendo, con l’apporto professionale delle strutture educative comunali e con il terzo settore, una rete qualificata di operatori ed organizzazioni in grado di assicurare un servizio efficiente e qualificato. Un servizio che i genitori possano attivare rapidamente, senza troppe lungaggini,  e con tariffazioni scaglionate secondo l’ISEE, con una fascia base per chi già accede ai sussidi minimi di reddito e bonus Coronavirus.Accanto a un contributo comunale, non sarebbe insensato, dice sempre il gruppo del Pd guidato da Alesasndro Masi (foto),  poter reindirizzare le risorse regionali previste per agevolare l’utenza  nell’accesso ai servizi per l’infanzia in gestione diretta dei Comuni, attualmente chiusi,  e consentire al Comune di organizzare una rete di servizi domiciliari  per le famiglie fragili con la competenza ed esperienza del proprio personale. “Si tratta di un’idea solo abbozzata, ma questo nuovo bisogno- conclude Masi –  è serio e la risposta va trovata alla svelta.”