Siena: Piano operativo, approvata la variante normativa

Il Consiglio Comunale di Siena, durante la seduta di oggi, venerdì 10 novembre, ha approvato la variante normativa al Piano operativo ai sensi dell’articolo 19 della legge regionale 65 del 2014. Il documento è stato approvato dai ventinove consiglieri presenti con venticinque voti favorevoli e quattro astenuti. L’atto è stato illustrato dal vicesindaco e assessore all’urbanistica ed edilizia Michele Capitani ed è stato emendato d’ufficio dalla commissione consiliare assetto del territorio, così come spiegato all’aula dalla presidente della commissione Francesca Borghi (Fratelli d’Italia). “A distanza di due anni dall’approvazione del vigente Piano operativo – ha dichiarato Capitani – dobbiamo rispondere alla necessità di un aggiornamento normativo del Piano, al fine di meglio chiarire alcune problematiche interpretative e quindi modificare alcuni articoli che necessitavano di un più corretto dettame”.  La variante presentata oggi in Consiglio Comunale si compone di due parti: la prima riguarda la modifica di trentadue articoli (su un totale di centosettantacinque) delle Norme Tecniche di Attuazione (Nta); la seconda è relativa alla modifica della disciplina di intervento su taluni immobili censiti come ubicati sia all’esterno che all’interno del territorio urbanizzato, a seguito dell’avvenuto aggiornamento delle relative schede normative. Quest’ultima comporterà la variazione della disciplina d’intervento di numero venti edifici, di cui quattordici facenti parte dei complessi immobiliari di matrice storica (Bsa) compresi nel territorio rurale, quattro ubicati all’interno del territorio urbanizzato e due di costruzione recente, ricompresi nel territorio aperto. Le discipline d’intervento interessate dalla variante sono quelle ricomprese nelle Nta del Piano operativo agli articoli 29, 30, 31 e 32 e nello specifico per le tipologie di intervento (t2), (t3), (t4) e (t5). All’interno della parte normativa hanno maggior rilievo alcuni aggiornamenti, tra cui l’articolo 12, riguardante il commercio al dettaglio: viene inserita una nuova categoria di media superficie di vendita del settore non alimentare (c2*) in modo che l’amministrazione abbia la possibilità di indicare, nell’ambito della propria programmazione urbanistica, questa particolare categoria ed evitare il proliferare di c2  generico , quindi di ogni settore compreso quello alimentare.L’articolo 35 relativo ad “Interventi per la riduzione dei consumi e l’impiego delle Fer ad eccezione degli edifici del centro storico e dei beni storico-architettonici” viene modificato prevedendo che sia consentita fuori dalle mura l’installazione dei pannelli fotovoltaici in tutti gli edifici e complessi edilizi del territorio comunale senza particolari prescrizioni, fatta eccezione per le propaggini del centro storico, dove dovranno essere previsti ed utilizzati sistemi inseriti in con questo particolare tessuto urbano, con adeguato inserimento nel contesto architettonico e paesaggistico. Riguardo all’articolo 54, “Edifici e resede di matrice storica”, viene consentito anche agli edifici di matrice storica ubicati all’interno dei filamenti agricoli il cambio di destinazione uso a residenziale, eliminando una incongruenza con le possibilità concesse dall’articolo 94 di tale  edificio collocato nei filamenti ma non rientrante all’interno di complessi di edifici e resedi di matrice storica. “Nella redazione della seconda parte della variante – ha spiegato Capitani – siamo ripartiti dalle osservazioni al Piano Operativo che non furono accolte per carenza di adeguata documentazione. Adesso, sfruttando la documentazione integrativa pervenuta agli uffici in merito alla reale consistenza dell’edificato, compreso l’aggiornamento  della schedatura del patrimonio edilizio esistente, ultimato nelle scorse settimane e presentato alla cittadinanza in data 8 novembre 2023 e che sarà utilizzato come quadro conoscitivo per la formazione del nuovo piano strutturale, è stato possibile quindi apportare le modifiche alle discipline di intervento degli edifici che sono state oggi adottate”.