Toscana : alle province toscane 260 milioni di euro per interventi sui ponti ma manca personale.I dati emersi durante il convegno da Upi Toscana: “In 9 anni persi 2.200 tecnici e addetti amministrativi per fare i progetti”

Alle province toscane 260 milioni di euro da parte del ministero delle Infrastrutture per interventi sui ponti. E’ uno dei dati emersi dall’incontro organizzato dall’Unione delle province della Toscana, all’Auditorium Sant’Apollonia di Firenze, dal titolo “Studi e azioni per l’applicazione delle linee guida per i ponti esistenti in Toscana”.  I ponti nelle nove province della Toscana sono 4.714, presenti soprattutto nelle province con maggiore estensione territoriale e stradale, vale a dire Siena, Arezzo e Grosseto. Ai 260 milioni di euro di investimenti, assegnati con decreti ministeriali dal 2021 al 2029, si sommano altri 250 milioni di euro per interventi sulla rete stradale e quasi 20 milioni di euro per manutenzioni sulle strade collocate nelle aree interne. Tutta questa mole di risorse richiederebbe la presenza di strutture tecniche e anche amministrative adeguate per poter celermente elaborare progettualità e dare attuazione agli interventi: ad oggi nelle Province ci sono 1.450 addetti rispetto ai 3.700 del periodo prime della riforma Delrio del 2014. Nonostante la riduzione di personale, sulla base dei dati di Upi Toscana, emerge che dei 116 interventi già realizzati (per ponti e strade) sul decreto ministeriale del 2018 per 60 milioni di euro siamo in una forbice tra l’82 e il 70% di somme spese e lavori realizzati. Comprendendo anche il decreto ministeriale 2020, dei 214 interventi previsti, pari a 94 milioni, è stata già spesa la metà nei cinque enti sottoposti a verifica, con punte oltre il 70%. “A seguito della tragedia del Ponte Morandi come province italiane, e quindi anche toscane, presentammo per il biennio 2020/2021 un piano di fabbisogno con 1.500 progetti per due miliardi di euro di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture che stiamo completando in questi mesi – commenta il presidente di Upi Toscana Gianni Lorenzetti -. In quel periodo l’Anas poteva contare su finanziamenti pari a 22.000 euro a chilometro per manutenzioni ordinarie e straordinarie, contro i 2.000 euro a chilometro delle province, pur gestendo noi l’80 per cento della rete viaria nazionale  una situazione non accettabile e che dimostrava la penalizzazione dei nostri enti. Oggi riconosciamo l’impegno degli ultimi Governi e del Parlamento nel riequilibrare la situazione e dare maggiore prospettiva alle province con l’assegnazione di risorse pari a 14 miliardi per gli investimenti stradali e i ponti fino al 2036, consapevoli del fatto che una rete stradale ben mantenuta è essenziale per il progresso e la sicurezza, favorendo la mobilità dei cittadini, stimolando l’economia e lo sviluppo territoriale”. “Mi preme sottolineare inoltre il prezioso supporto e l’aiuto assicurato dalla Regione Toscana in particolare per quanto riguarda i ponti di sua proprietà. Ciò detto molto resta da fare – conclude il presidente di Upi Toscana – ed è sempre più evidente la necessità di una sburocratizzazione ad hoc del settore e un rafforzamento consistente degli enti provinciali in termini di personale specializzato per assicurare la realizzazione dei piani previsti, altrimenti a rischio“.