Toscana : alluvione; Giani e Monni, “nuova ordinanza sui rifiuti e cabina di regia con il territorio”.  Ordinanza anche per autorizzare studi medici e strutture sanitarie a trasferirsi per garantire cure

“Abbiamo fatto una corsa contro il tempo per farci trovare pronti a fronte della nuova allerta meteo . Questa notte non ci sono state criticità, ma con il nostro Genio civile, i Consorzi di bonifica ed anche imprese che avevano i mezzi per poterci aiutare, abbiamo lavorato a ritmi frenetici per risistemare gli argini e garantire la sicurezza”. A dirlo il presidente della Regione Toscana e Commissario all’emergenza alluvione Eugenio Giani, che insieme all’assessora regionale alla Protezione civile Monia Monni ha fatto il punto con la stampa sulla gestione dell’emergenza. “Siamo ancora a lottare con la pioggia e con il fango – ha detto – c’è ancora disperazione, ma ci sono anche note positive che mostrano il temperamento dei ‘maledetti toscani’. Proprio questa mattina, infatti, un imprenditore di Prato che ha subito 2 milioni di danni tra prodotti rovinati e macchinari distrutti, mi ha detto di aver allestito una vendita straordinaria per avere liquidità immediata, poter ripartire e guardare avanti. Questo è un esempio di una straordinaria capacità di reazione”. Giani e Monni sono tornati a parlare anche della gestione della criticità rifiuti: “Stiamo lavorando ad una nuova ordinanza, che raccolga e superi le due precedenti. Dovrebbe essere formata oggi stesso e sarà molto coraggiosa perché prevede che tutti i rifiuti delle imprese, che siano delle industrie, delle attività commerciali o di quelle turistiche, vengano considerati ‘rifiuti alluvionati’ e dunque vengano raccolti da Alia, anche attraverso la contrattualizzazione di altri soggetti, e fatturati al Commissario straordinario. Questa norma è stata voluta proprio per aiutare gli imprenditori a ripartire prima. Si tratta di una semplificazione notevole per le imprese ed inoltre garantisce una filiera del trattamento del rifiuto controllabile, che crediamo possa evitare tentativi di infiltrazione”. Riguardo ai costi dell’alluvione ed alle risorse stanziate dal Governo per affrontarla, il presidente ha spiegato di aver avuto con il Governo “ contatti costanti. Lunedì aspettiamo il sopralluogo del ministro della Protezione civile Musumeci e del direttore della Protezione civile Curcio, con loro discuteremo le condizioni per passare dai 5 milioni annunciati ad uno stanziamento maggiore, che ci consenta di far fronte alle prime iniziative di gestione dell’emergenza. Mi auguro che le risorse arrivino il più presto possibile”. Oltre alla ‘cabina di regia’ istituzionale che si occupa dell’emergenza e che mette insieme tutti i soggetti protagonisti della Protezione civile e le aziende di gestione, il Commissario straordinario per la gestione dell’emergenza alluvione ha convocato anche una seconda ‘cabina di regia’, composta dai rappresentanti delle categorie economiche e della società civile e l’Anci.  “Ho voluto anche un secondo comitato – ha spiegato Giani –  per poter mirare gli interventi nel modo più efficace possibile”. Giani ha anche firmato una ordinanza in materia di autorizzazione per studi medici e strutture sanitarie per garantire la continuità di cura e la salute pubblica nei territori colpiti da alluvione: ovvero nei Comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia. Per questo il commissario delegato agli eventi alluvionali, il presidente della Toscana Eugenio Giani, ha firmato un’ordinanza con cui si dispone che gli studi medici o gli ambulatori di struttura sanitaria che non possano garantire l’attività sul territorio – in presenza di comprovate impossibilità all’utilizzo di locali e strumenti –  si trasferiscono in altri studi medici avviati appositamente o studi medici e strutture già autorizzati. “E’ essenziale – afferma Giani – che nei territori colpiti da calamità sia garantita la possibilità per  tutti i cittadini di continuare a curarsi e di accedere tempestivamente a cure e assistenza in territori che sono comunque esposti a rischi per la salute”. Le caratteristiche da rispettare sono le seguenti: il trasferimento temporaneo di studio medico avviato con scia deve avvenire in altro studio avviato a seguito di scia; nel caso di ambulatorio autorizzato è possibile il trasferimento presso altro ambulatorio autorizzato per la disciplina di interesse. Cessate le condizioni di emergenza, la ripresa delle attività presso la sede originaria dovrà essere comunicata al Comune di riferimento per via telematica, così come in tutte le procedure per il trasferimento. L’ordinanza ha validità sei mesi.