Toscana: Raee 2021; oltre 32 mila tonnellate raccolte. Rispetto al 2020, la raccolta di RAEE nella  regione è cresciuta del 9,5%, uno dei migliori incrementi registrati a livello nazionale e il più alto dell’area del centro Italia

L’acquisto di apparecchi elettrici ed elettronici (AEE) è in continuo aumento, per il più diffuso sviluppo economico su scala globale e la forte spinta verso la digitalizzazione. Questi strumenti agevolano la nostra vita quotidiana ma, per la loro produzione sono necessarie molte risorse naturali e, alla fine del loro ciclo di vita, va gestito lo smaltimento come rifiuti speciali.  Il Centro di coordinamento RAEE rende noto il quantitativo di rifiuti da apparecchi e apparecchiature elettriche ed elettroniche raccolto nel territorio toscano nel 2021: si tratta di oltre 32.000 tonnellate. I maggiori volumi sono composti dai grandi bianchi (R2) (lavatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche), raggruppamento che raggiunge le 13.592 tonnellate, in assoluto si tratta dei quantitativi più alti raccolti in Italia centrale, con un incremento del 6,6%. Al secondo posto troviamo i rifiuti da apparecchiature del freddo e del clima (R1) con 7.224 tonnellate, in crescita del 7,5%. In terza posizione, i rifiuti costituiti da apparecchi di piccole dimensioni (piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo) (R4) con 6.187 tonnellate, in crescita dell’8,8% rispetto al 2020. Seguono TV e apparecchi con schermi (R3) la cui raccolta sale a 5.052 tonnellate, oltre 950 in più rispetto al 2020, che corrisponde a un tasso di crescita positiva del 23,2%, superiore all’andamento nazionale (+22,2%) e dovuto all’alta fruizione dei benefici legati agli incentivi fiscali del bonus TV erogato da agosto 2021. Si riducono, invece, a 98 tonnellate i volumi delle sorgenti luminose (R5) con una contrazione del 15%, i valori raccolti rimangono comunque in linea con l’andamento nazionale. La raccolta pro capite raggiunge 8,71 kg per abitante, ben al di sopra sia della media del centro Italia (6,56 kg/ab) che di quella nazionale (6,46 kg/ab). Per quanto riguarda la raccolta nelle singole province toscane, Firenze si colloca al primo posto con 7.892 tonnellate, in crescita del 7,1% rispetto al 2020; questa provincia avvia a riciclo un quarto della raccolta complessiva effettuata a livello regionale. In seconda posizione la provincia di Lucca che raggiunge le 3.939 tonnellate grazie a una crescita del 15,3%, dovuta all’incremento di R1 (+19,7%), R3 (+24,4%) e R4 (+16,6%). Al terzo posto si posiziona la provincia di Livorno con 3.607 tonnellate, la raccolta registra un tasso di crescita importante (+18,5%) derivante da un incremento dei volumi comune a tutti i raggruppamenti, tra i quali si segnala il +40% per la categoria R3, per un totale di 480 tonnellate. Più contenuto (+9,1%), invece, l’incremento della raccolta della provincia di Pisa che raggiunge le 3.429 tonnellate.  La provincia di Pistoia (con 3.054 tonnellate) si colloca subito dopo quella pisana; Pistoia fa registrare una crescita dell’85,7%, il tasso di crescita più elevato in assoluto a livello nazionale. L’ottima performance è trainata da incrementi a doppia se non addirittura a tripla cifra in tutti i raggruppamenti: R1 registra il +79,6% (per 684 ton totali), R2 il 122,9% (per 1.511 ton totali), R3 il +76,7% (per 533 ton totali), R4 il +14,5% (per 320 ton totali) e R5 il +43,9% (per sei ton totali).  Migliora (+11,5%) anche la raccolta della provincia di Arezzo che sale a 2.725 tonnellate, mentre quella di Prato registra l’unico e pesante tasso di decrescita (-35,6%) che la fa scendere a 2.200 tonnellate. A impattare negativamente sul risultato la riduzione a doppia cifra dei volumi in R1 (-38,5%), in R2 (-47,8%) e in R5 (-15,3%). Superano la soglia delle 2.000 tonnellate le raccolte delle province di Siena e di Grosseto: la prima raggiunge le 2.077 tonnellate, in crescita del 9,1% e concentrata soprattutto in R2 (+14,9%) e in R3 (+8,7%), la seconda tocca quota 2.066 tonnellate, con un incremento dell’8,1%, derivante sempre dall’aumento dei volumi in R2 (+6,9%) e in R3 (+20,2%), oltre che in R4 (+9,8%). Ultima posizione per raccolta della provincia di Massa Carrara con 1.165 tonnellate, in crescita del 7,3%. Per quanto riguarda i valori di raccolta RAEE pro capite, la provincia di Livorno, con un valore di 10,87 kg/ab, in crescita del 18,5% rispetto al 2020, conquista il primato regionale della raccolta pro capite e sale al quinto posto nella classifica nazionale. Molto alti e ben al di sopra della media dell’area (7,28 kg/ab) e di quella nazionale (6,46 kg/ab) i valori di quasi tutte le restanti province: Pistoia sale a 10,47 kg/ab (+76,4%, l’incremento più alto a livello nazionale); Lucca cresce a 10,3 kg/ab (+17,1%), Grosseto a 9,4 kg/ab (+8,8%). La provincia di Prato si contraddistingue per l’unica contrazione in tutta la regione (-37,8%) che fa crollare il dato pro capite da 13,76 kg/ab a 8,56 kg/ab. Salgono invece sopra la media degli otto chili sia la provincia di Pisa con 8,2 kg/ab (+7,9%) sia quella di Arezzo con 8,04 kg/ab. La provincia di Firenze raggiunge i 7,93 kg/ab (+6,2%) e quella di Siena i 7,83 kg/ab (+7,5%). La raccolta pro capite della provincia di Massa Carrara cresce dell’11,6%, ma si ferma a 6,08 kg/ab.