Toscana : sciopero lavoratori Amazon. Cisl, “ adesioni molto alte: 82% a Firenze e 71% a Pisa”

“In Toscana lo sciopero di Amazon ha avuto successo e circa 800 lavoratori dei due hub di Firenze e Pisa stamani hanno incrociato le braccia per l’iniziativa di Fit-Cisl, Filt-Cgil e Uiltrasporti”. A riferirlo è il segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni. “Le percentuali di adesione – aggiunge Boni – sono alte, l’82% a Firenze, il 71% a Pisa, per uno sciopero nazionale che coinvolge anche la filiera di trasporto, andando a interessare sia i lavoratori diretti che quelli degli appalti, i precari che risultano l’anello più debole e di cui da tempo, come sindacato chiediamo la stabilizzazione. Lo sciopero è una decisione forte, ma  è stato inevitabile di fronte all’atteggiamento dei vertici Amazon anche in Toscana. Stamani una cinquantina di lavoratori ha manifestato davanti al magazzino di Calenzano e circa 30 a Pisa, per rimarcare la necessità di porre maggiore attenzione sulle condizioni di lavoro a partire dalla sicurezza, turni e carichi di lavoro, contratto integrativo di 2° livello a carattere locale, clausola sociale in caso di cambio appalti, etc. Amazon va a gonfie vele, sta traendo vantaggio da una pandemia che ha messo in ginocchio il mondo, il suo proprietario è tra gli uomini più ricchi del mondo: è inaccettabile che una realtà così snobbi i lavoratori, ignori le richieste sindacali, non voglia occuparsi dei propri addetti e riconoscere le loro necessità. Mai come in questa vertenza è in discussione la dignità che la nostra società riconosce alle persone e al lavoro. Proprio l’aumento di volumi determinato dalla pandemia ha aumentato notevolmente i carichi di lavoro degli addetti: i drivers arrivano anche a 44 ore settimanali per tutto il mese, legati ad un algoritmo che non conosce soste e ti fa consegnare mediamente 180/200 pacchi al giorno. Per non parlare degli operai nei magazzini: fino a 9 ore continuate con solo 30 minuti di pausa. Lavoratori che non si sono mai fermati in questo periodo e hanno consentito al Paese e ai cittadini di ricevere a casa merci, in tanti casi anche indispensabili per la vita e il lavoro. Grazie a tutti i lavoratori che con la loro partecipazione hanno chiesto a gran voce di cambiare passo e mettere al centro una nuova stagione dove il lavoro, la sicurezza, la dignità della persona devono tornare al centro; le persone devono essere valorizzate e stabilizzate in base alle proprie professionalità. Ora l’azienda Amazon apra i tavoli e dia risposte alle giuste richieste dei lavoratori.”