Toscana : sport; mozione Scaramelli (Italia Viva),”la salute è la priorità ma tutti gli sportivi devono avere gli stessi diritti. Serve rimuovere gli ostacoli economici per gli atleti non professionisti”. Il Vicepresidente del Consiglio regionale  chiede la revisione dei tempi a negativizzazione da Covid e la calmierazione dei costi per gli sportivi non agonisti

“Lo sport è un diritto di tutti. Gli atleti non professionisti devono poter tornare a svolgere attività sportiva secondo regole sostenibili sia in termini di tempistiche che economiche”. A dirlo Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana e capogruppo di Italia Viva, che ha depositato una mozione in merito alla semplificazione delle regole sulla ripresa degli allenamenti post contagio Covid nello sport dilettantistico e giovanile.  “È insostenibile che – spiega Scaramelli – i calciatori di Serie A possano tornare sul campo immediatamente dopo la negativizzazione mentre una giovane o un giovane non professionista debba sottoporsi ad una profilassi di tempi e spese onerosi. Con questo atto impegnamo la Giunta – continua Scaramelli – a sollecitare il Ministero della Salute affinché valuti la predisposizione di una nuova Circolare sulla base di un confronto con la Federazione Medico Sportiva Italiana, di concerto con il Dipartimento dello Sport, con il CONI, il Comitato Italiano Paralimpico e con le altre società scientifiche e istituzioni del gruppo di lavoro “Tutela della salute nelle attività sportive”, che vada nella direzione di tutelare da un lato l’atleta non professionista che ha contratto il Covid-19 ed è guarito, e dall’altro permettere un ritorno celere allo svolgimento dello sport in sicurezza”.Non solo una semplificazione dell’iter e delle tempistiche, la mozione di Italia Viva chiede la previsione anche di “convenzioni con le strutture sanitarie” affinché siano garantiti prezzi calmierati per l’esecuzione di tutti quegli esami specifici richiesti per la ripresa degli allenamenti post contagio Covid. “La tutela della salute è la priorità – conclude Scaramelli – ma altrettanto importante è dare a tutti gli stessi diritti e rimuovere gli ostacoli economici”.