Toscana: stop cessione crediti superbonus; assessore regionale Marras, “danno enorme per piccole imprese e famiglie”. Consigliere regionale Gazzetti (Pd),”da governo posizione incredibile e spregiudicata”. Presidente Ance Siena Marchettini: “fermando l’acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza una soluzione strutturale alternativa ci sarà una grave crisi sociale ed economica per le famiglie e le imprese senesi”

 Un danno enorme per tante imprese e famiglie e la richiesta, diretta a Roma, di rivedere la situazione ed adottare strumenti per consentire a Regioni ed Enti locali di acquistare i crediti fiscali. L’assessore alle attività produttive Marras commenta così la scelta fatta dal governo attraverso l’approvazione del decreto che impone lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura relativo al superbonus. Decreto che stabilisce anche il divieto per le pubbliche amministrazioni ad acquistare i crediti derivanti dai bonus edilizi. Per i nuovi interventi edilizi (ad eccezione di quelli già avviati) resta solo la strada della detrazione d’imposta.“Con questa decisione – spiega Marras – il governo rischia di mettere sul lastrico piccole imprese e famiglie italiane. Insieme ad altre Regioni, proprio in questi giorni, avevamo chiesto linee guida che consentissero, con adeguate garanzie, di sbloccare la situazione ed aiutare imprese e privati che si trovano in una situazione oggettivamente difficile e dalle possibili pesanti ripercussioni, economiche e sociali. Oggi invece tutto è bloccato”. Quindi gli appelli al “Parlamento affinché riapra la partita della cessione dei crediti fiscali anche concedendo strumenti e garanzie a Regioni ed enti locali per poterli acquistare”, ed ai consiglieri regionali del centrodestra che, “invece di ritirare in tutta fretta mozioni ed interrogazioni che ci chiedevano di attivarsi per l’acquisto dei crediti, cosa che stavamo appunto facendo, ci aiutino ora a far cambiare idea al governo”. Per il  consigliere regione Pd, Francesco Gazzetti,  «lo stop improvviso, da parte del Governo, della cessione dei crediti per i bonus edilizi è una vicenda incredibile, spregiudicata che fa tremare imprese e famiglie. Come gruppo consiliare del Partito Democratico, in queste ore, abbiamo lavorato a una proposta che troviamo chiara e percorribile: dare alle pubbliche amministrazioni la possibilità di acquistare i crediti di imposta derivanti dagli interventi del superbonus. Abbiamo scritto questa proposta, nero su bianco, in una mozione che ho presentato come primo firmatario. È un atto che rappresenta un’occasione per tutto il Consiglio regionale della Toscana di esprimere una posizione precisa a sostegno dei cittadini e dei territori; un atto che ho voluto consegnare, questa mattina, alle realtà che seguono, con il fiato sospeso, questa sciagurata manovra del Governo, riunite in una conferenza stampa a Firenze. C’è davvero tanto bisogno di chiarezza, soprattutto da parte dell’esecutivo nazionale che ha assunto una posizione che smentisce nei fatti ogni forma di autonomia di Regioni ed enti locali, bloccando decisioni già assunte in molte parti d’Italia. Serve davvero chiarezza anche da parte delle forze del centrodestra in Toscana: nelle scorse ore, il gruppo della Lega, ha ritirato ben due interrogazioni che aveva presentato proprio in merito all’acquisizione di crediti d’imposta da parte della Regione. Una decisione forse presa per evitare un cortocircuito tra le posizioni toscane e quelle nazionali. Altro che prima i toscani! A comandare nella destra è solo Roma! Sui territori guai a chi disturba il manovratore. Che confusione, a discapito di cittadini e imprese. Come gruppo PD, invece, le idee le abbiamo molto chiare, così come la Giunta regionale guidata dal Presidente Giani con l’assessore Marras: per dire la verità avevano idee chiare anche le Regioni e gli enti locali che hanno dovuto invece subire questo incredibile stop da parte del Governo. Alla faccia dell’autonomia!».  Secondo il Presidente Ance Siena Marchettini. “fermando l’acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza una soluzione strutturale alternativa ci sarà una grave crisi sociale ed economica per le famiglie e le imprese senesi. Dall’osservatorio della nostra Cassa edile registriamo già un forte rallentamento delle attività lavorative con una diminuzione delle ore lavorate e la sempre maggiore difficoltà di liquidità delle imprese della provincia di Siena” .  Secondo le stime dell’Associazione nazionale costruttori edili in Italia ci sono oltre 15 miliardi di crediti bloccati e gli effetti macroeconomici potrebbero essere estremamente preoccupanti: 25.000 imprese a rischio fallimento e 130.000 posti persi nel settore delle costruzioni. Una situazione che, anche nel Senese, provocherà problemi su centinaia di cantieri, imprese, lavoratori e famiglie.“Con il blocco dell’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici, che si stavano facendo carico di risolvere un’emergenza sociale ed economica sottovalutata dalle amministrazioni centrali, migliaia di imprese rimarranno definitivamente senza liquidità e i cantieri si fermeranno del tutto con gravi conseguenze per la famiglie”, aggiunge Marchettini. “E’ da ottobre che aspettiamo di capire come si pensa di risolvere una situazione che è diventata drammatica: non ci rendiamo conto delle conseguenze devastanti sul piano economico sociale di una decisione del genere – prosegue ancora il presidente Ance Siena – “Senza un segnale immediato da parte del Governo su una soluzione concreta e strutturale per sbloccare i crediti rischiamo una reazione dura da parte di cittadini e imprese disperati. Abbiamo il dovere di dare risposte e di individuare una soluzione”.