Abbadia S. Salvatore: centrale di Sorgenia; Partito Comunista e Partito Comunista Italiano,”i comunisti rifiutano questa vergogna. PD e Rifondazione contro gli interessi dei cittadini”

Dal Partito Comunista di Siena e dal Partito Comunista Italiano riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato congiunto

“La Società Sorgenia intende realizzare l’ennesima centrale geotermica, la più grande in Amiata a “ciclo binario”, di 10 MW, precisamente nel comune di Abbadia San Salvatore in loc. Val di Paglia, avendone fatto richiesta alla regione Toscana e con il “compiacente avallo” della Giunta Comunale di Abbadia. Ma avendo per la seconda volta ricevuto parere negativo al progetto di costruzione dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Siena in data 29/12/2020, la Giunta Comunale ha deliberato l’affidamento ad un legale per una consulenza circa “l’immwdiata lesività del parere ministeriale” tramite la Soprintendenza, a suo danno. Favorevoli: Pd e Rifondazione Comunista nella figura dell’Assessore esterno Roberto Bechini (non eletto ma ripescato in tale ruolo): dimostrazione della stessa logica capitalistica e privatistica filo – padronale, ma lontana dai bisogni delle classi popolari. Il Partito Comunista ed il Partito Comunista Italiano ritengono invece che ad esser lesi (oltre ai € 5,000.00 già impegnati per la consulenza legale) siano proprio i cittadini di Abbadia e dei comuni della zona, i loro diritti d’informazione e di scelta su tale decisione, il futuro del loro ambiente e del loro territorio, il loro sviluppo….e soprattutto la loro salute! Ad arricchirsi saranno sempre i soliti padroni, nonostante i “contentini” come la sponsorizzazione da parte di Sorgenia per il progetto del plesso scolastico di Abbadia o il ricatto degli scarsi posti di lavoro eventualmente creati. Abbadia non risorge con Sorgenia, ma con nuove forme di sviluppo alternativo allo sfruttamento umano dell’ambiente e del territorio. I Comunisti propongono un uso sociale non privatistico della preziosa risorsa geotermica come fattore di sviluppo diffuso e articolato dell’agricoltura nelle sue varie forme, dell’artigianato e delle varie attività economiche e storico-culturali presenti nelle potenzialità che il territorio esprime, senza ricorrere allo spreco di questa risorsa per il limitato uso elettrico che ne può fare il padrone privato. Specifichiamo che le cinque centrali geotermoelettricheflash di Enel già presenti in Amiata hanno a che fare comunque con alte percentuali d’inquinanti (come si evidenzia dai dati ARPAT:mercurio, arsenico, anidride carbonica, ammoniaca, difatti lo studio richiesto dalla Regione Toscana attesta  l’incremento progressivo dell’arsenico in almeno una delle sorgenti del Fiora, e dunque nell’acquedotto che rifornisce circa 700.000 persone ma ad oggi nessun provvedimento risolutivo è stato preso.….) e detengono a parità di energia prodotta caratteristiche perfino peggiori delle emissioni delle centrali a carbone. Realizzare un vero e proprio polo geotermico è una scelta che i Comunisti respingono fermamente.  Il territorio non si vende. I comunisti del PC e del PCI rifiutano questa vergogna”.