Abbadia San Salvatore: tutto pronto per appiccare il fuoco alle cataste di legna per la millenaria tradizione delle fiaccole

Nel borgo medioevale di Abbadia S. Salvatore è ormai tutto pronto per appiccare il fuoco alle Fiaccole. È questa una millenaria tradizione che celebra il fuoco. E si sa che proprio quando l’uomo è riuscito a saper produrre, governare e si dir ebbe dominare il fuoco, scriveva la pagina evolutiva più importante della propria storia. E gli amiatini consapevolmente o no celebrano questa ancestrale ritualità appiccando in ogni angolo dello storico borgo delle cataste di legna a forma piramidale che arrivano a sei, sette metri d’altezza. Nel disporre i ciocchi bisogna essere padroni di una vera e propria arte che solo i boscaioli amiatini si tramandano da generazioni. Infatti i tronchi, reperiti con notevole anticipo, vanno sistemati in modo che “crollino” per azione della combustione sempre su se stessi in modo da risultare scenografici fino alla fine e non pericolosi. A questa festa popolare partecipa vivamente tutta la cittadinanza e nella notte della vigilia di Natale, da tutti i paesi vicini, ma anche da fuori regione, numerosi sono i visitatori che partecipano alla kermesse. Si calcola che nel borgo di Abbadia si raggiunga, in quella sera, una presenza di venticinquemila o più visitatori. Questa suggestiva e singolare tradizione pare sia unica nel panorama nazionale. All’ora stabilita quindi, alla sera della Vigilia di Natale, con tutti i crismi dell’ufficialità, si appicca la prima fiaccola, quella posta davanti al comune di Abbadia S. Salvatore e da li tutte le altre fiaccole. I fuochi durano tutta la notte e di sicuro intorno alle fiaccole il freddo dicembrino si dissolve. Inoltre è possibile assaggiare dell’ottimo vin brulé così, se mai ce ne fosse bisogno, anche il cuore si scalda e tutto si intona alla festa mentre negli occhi i bagliori delle fiamme si sciolgono in riverberi che ci portano in tempi arcaici quando il fuoco poteva essere vita o morte.