Arezzo:  Giorno della memoria; il 25 gennaio al campus del Pionta iniziativa su “Oltre la memoria. Nuovi approcci alla storia e all’insegnamento delle Shoah”. L’arte e la museologia per rappresentare in modo efficace e rispettoso l’Olocausto

 Oltre la memoria. Nuovi approcci alla storia e all’insegnamento della Shoah” è il titolo dell’iniziativa, dedicata al Giorno della Memoria, che si terrà il 25 gennaio presso il campus universitario del Pionta di Arezzo.L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali, si terrà alle ore 16 presso l’Aula 3 della Palazzina Donne della sede universitaria di Arezzo dell’Università di Siena, viale Cittadini 33. L’appuntamento sarà aperto dai saluti istituzionali di Alessandra Nardini, Assessora regionale all’istruzione, formazione, università e ricerca, impiego, relazioni internazionali e politiche di genere. La rappresentazione museale della storia contemporanea, in particolare nel caso di eventi complessi e drammatici come la Shoah, richiede una riflessione critica e presenta molteplici sfide: come rappresentare accuratamente e rispettosamente la verità storica, mantenendo al contempo un approccio etico e sensibile? Come evitare il rischio di un “abuso della memoria”, che può manifestarsi attraverso la ritualizzazione e la banalizzazione della tragedia? Più in generale, come bilanciare il delicato equilibrio tra la memoria e la storia, mantenendole in costante dialogo per evitarne usi distorti e strumentali? Si tratta di domande al centro del dibattito contemporaneo. La didattica della Shoah, in particolare, richiede un approccio consapevole e adeguato, che sia in grado di coinvolgere emotivamente e razionalmente il pubblico, evitando mere attività rituali per puntare invece su un coinvolgimento reale che equilibri le ragioni della ricerca storica con la necessità di un contatto diretto con il vissuto. L’arte e la museologia si sono interrogate e si interrogano su questo, e propongono oggi, mentre i testimoni diretti diventano sempre più rari, nuovi linguaggi per una testimonianza più efficace e rispettosa della Shoah. L’incontro si propone di esplorare queste sfide e gli approcci innovativi suggeriti dalla riflessione più recente, ponendo un’attenzione particolare sul ruolo delle istituzioni museali nel bilanciamento tra conservazione, commemorazione e educazione. Gli interventi in programma, con il contributo di storici ed esperti di museologia, costituiranno dunque un momento di riflessione su come i musei possano essere, anche in relazioni a temi e problemi della contemporaneità, un efficace strumento educativo e di consapevolezza. Emanuele Ertola, ricercatore e docente di Storia contemporanea all’Università di Siena, introdurrà l’incontro ripercorrendo le fondamenta del razzismo in Italia, la sua evoluzione nel tempo, e il suo impatto nel discorso pubblico contemporaneo. Ivo Biagianti, già docente di Storia moderna e Storia della Toscana moderna e contemporanea dell’Ateneo, delineerà le vicende della persecuzione e deportazione degli ebrei inquadrata nel suo contesto storico, con particolare attenzione al caso toscano. Elisa Bruttini, Università di Siena e ICOM Toscana, affronterà le complessità e le sfide nell’esposizione della storia contemporanea nei musei, non solo come custodi della memoria ma anche come spazi di educazione e riflessione. Enrico Iozzelli, responsabile attività educative della Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato, discuterà di alcuni esempi toscani di approccio museale alla Shoah, offrendo una visione di come la teoria si può trasformare in pratica.