Campi Bisenzio: vertenza Qf (ex Gkn); regione Toscana , “Elementi nuovi, ma occorre maggiore chiarezza”

Occorre un maggiore sforzo di chiarezza da parte della proprietà per il rilancio dell’ex Gkn di Campi Bisenzio, in particolare sul ruolo delle aziende che al momento partecipano solo al consorzio e in via generale sul piano industriale. È la principale richiesta formulata dalla Regione Toscana di fronte alla bozza di istanza di contratto di sviluppo per la reindustrializzazione del sito, i cui contorni sono stati esposti dall’ad di Qf Francesco Borgomeo nel corso del tavolo convocato dal Mise a Roma, aggiornato a oggi pomeriggio dopo la sospensione del 31 agosto scorso.
La Regione era rappresentata dal consigliere per il lavoro e le crisi aziendali del presidente, che ha partecipato all’incontro in presenza. Il consigliere era assistito da Arti, dall’Unità di crisi regionale e dal direttore della direzione competitività della Regione Toscana, che invece hanno seguito il confronto in videoconferenza. La Regione ha preso atto dei timidi passi avanti emersi durante la discussione di oggi. Per esempio, la prefigurazione di un accordo di sviluppo può rappresentare un punto di forza che introduce elementi di garanzia per lavoratori e territorio. Allo stesso tempo, chiede la Regione rivolgendosi in primo luogo a Qf, è necessaria una maggiore assunzione di responsabilità da parte dei soggetti che fanno parte del consorzio ma che, a detta dello stesso Borgomeo, avranno un ruolo sull’intero progetto di reindustrializzazione, a partire dalla assicurazione di quote di mercato. Inoltre occorre un chiarimento sull’attivazione degli ammortizzatori sociali. Su questo fronte si auspica che l’ad di Qf ragguagli al più presto istituzioni, organizzazioni sindacali e lavoratori, sull’interlocuzione con il Ministero del Lavoro e con l’Inps.  Nelle prossime ore la Regione affiancherà Mise e Invitalia nelle verifiche necessarie per consentire l’avanzamento dell’iter dell’accordo e del conseguente contratto di sviluppo.