Candidatura Unesco del ‘sistema delle ville-fattoria nel Chianti Classico’: il 23 novembre  tappa a Castellina in Chianti per sostenere il percorso

È in programma per giovedì 23 novembre la tappa a Castellina in Chianti degli incontri dedicati alla candidatura del “sistema delle ville-fattoria nel Chianti Classico” nella lista del patrimonio mondiale culturale naturale Unesco. L’appuntamento è fissato alle ore 21 nella Casa dei Progetti, in via delle Mura 30, e fa parte del ciclo di incontri di area promossi per coinvolgere attivamente i cittadini nel programma a sostegno della candidatura. L’iniziativa si aprirà con i saluti istituzionali e l’introduzione di Giuseppe Stiaccini, vicesindaco di Castellina in Chianti, seguito da Massimiliano Pescini, consigliere regionale della Toscana, e Tessa Capponi Borawska, della Fondazione Tutela Territorio Chianti Classico Ets. L’appuntamento entrerà nel vivo con la presentazione della candidatura Unesco in compagnia degli architetti che stanno seguendo il percorso come consulenti scientifici: Manuel Roberto Guido, Paola Eugenia Falini e Patrizia Pulcini. L’ultima fase dell’incontro sarà aperta al dibattito con tutti i presenti. Il percorso partecipativo è promosso e organizzato dalla Fondazione Tutela Territorio Chianti Classico Ets in collaborazione con i Comuni chiantigiani e la Regione Toscana.“La candidatura del sistema delle ville-fattoria nel Chianti Classico nella lista del patrimonio mondiale culturale naturale Unesco – afferma Marcello Bonechi, sindaco di Castellina in Chianti – rappresenta una grande opportunità per valorizzare ancora di più la bellezza e la ricchezza paesaggistica, culturale ed enogastronomica conservata nella nostra area. Il percorso avviato dai Comuni ha bisogno del supporto e del contributo di tutti i territori e le comunità interessate e invito tutti a partecipare, dai cittadini alle associazioni, dalle strutture ricettive agli esercizi commerciali fino a tutti coloro che vorranno rafforzare la candidatura e le potenzialità economiche, sociali e culturali che si porta dietro”.