Castel del Piano:  due medici del pronto soccorso  e altro personale sanitario dell’ospedale  indagati dalla Procura di Grosseto per falsificazione di green pass rafforzato. La direzione dell’Asl Toscana SE , che ha aperto una indagine interna, conferma la fiducia nella Magistratura e precisa che si tratta “ di casi isolati”

 Due medici in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Castel del Piano  sono stati interdetti dalla professione nell’ambito di un’inchiesta dei carabinieri coordinata dalla procura di Grosseto. Gli indagati complessivamente sono una decina  fra medici, infermieri e familiari dei sanitari, tutti accusati di aver falsificato la documentazione sanitaria relativa ad alcuni tamponi per la diagnosi del Covid al fine di ottenere il green pass rafforzato pur non avendo effettuato la vaccinazione. I provvedimenti cautelari sono stati assunti al termine di 3 mesi di indagini, durante i quali i militari hanno anche perquisito le abitazioni delle persone coinvolte. Tutti green pass degli indagati sono stati sequestrati dai Ministeri della salute e dell’Economia. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, uno dei due medici, sfruttando la propria posizione dirigenziale, in concorso con gli altri sanitari indagati, avrebbe attestato falsamente vari accessi al pronto soccorso sia di se stesso che dei suoi familiari, nessuno dei quali è vaccinato contro il Covid. La Direzione della Asl Toscana sud est, venuta a conoscenza delle indagini preliminari della Procura della Repubblica e dei Carabinieri a carico di due medici e di altri indagati tra il personale sanitario, ha confermato la sua completa fiducia nella Magistratura a cui ha fornito la massima collaborazione  e continuerà a farlo.” Si tratta – dice una nota – di casi isolati che non devono macchiare la lealtà e il rispetto delle norme che centinaia di professionisti della Asl ogni giorno mettono in campo con grande spirito di sacrificio per garantire la salute di tutti. L’Azienda informa anche che è stata aperta una indagine interna per individuare i risvolti disciplinari a carico del personale coinvolto. L’auspicio della Direzione è che le indagini della Magistratura accertino tutte le eventuali responsabilità nel minor tempo possibile”